Nuovi sviluppi nell’ambito dell’istruzione: in agenda una riunione cruciale del Consiglio dei Ministri per l’approvazione di un importante decreto Pubblica Amministrazione bis che riguarda anche il settore scolastico.
Le voci che circolano da fonti attendibili suggeriscono che due articoli del decreto si concentreranno sull’ambito dell’istruzione, introducendo significative modifiche per quanto riguarda il reclutamento del personale scolastico e le procedure concorsuali. Inoltre, si prevedono misure volte a potenziare l’efficienza amministrativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).
Decreto Pubblica Amministrazione: novità prova scritta e orale nel reclutamento del personale scolastico
L’articolo 17 del decreto introduce modifiche significative alle procedure concorsuali, sia per la fase scritta che per quella orale.
Per quanto riguarda la prova scritta, durante l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si prevede l’introduzione di una prova con quesiti a risposta multipla. Tale prova mirerà a valutare le competenze e le conoscenze dei candidati nell’ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, oltre che nelle discipline informatiche e nella lingua inglese (almeno di livello B2).
Al termine del periodo di attuazione del PNRR, sarà possibile optare per una prova scritta con una serie di quesiti a risposta aperta, che valuterà le medesime competenze.
Anche la prova orale subirà significative modifiche, con l’obiettivo di valutare in modo più approfondito le competenze e le conoscenze specifiche del candidato riguardo alla disciplina della classe di concorso o alla tipologia di posto per cui concorre. Inoltre, saranno prese in considerazione le abilità didattiche e l’eccellenza nell’insegnamento, anche attraverso l’impiego di un test specifico.
Graduatorie Concorso ordinario 2020
Il decreto PA bis prevede anche importanti cambiamenti riguardanti le graduatorie dei concorsi ordinari. Le quali diventeranno graduatorie a esaurimento, in conformità con quanto stabilito nel comma 2 dell’articolo 17.
Il provvedimento specifica che queste graduatorie saranno prorogate fino a essere completamente esaurite. A partire dall’anno scolastico 2024/2025, tali graduatorie saranno utilizzate solo per coprire le residue assunzioni necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti dal PNRR. È importante sottolineare che questa disposizione non si applica ai concorsi banditi successivamente all’entrata in vigore del decreto.
Decreto Pubblica Amministrazione: percorso di formazione docenti (60 CFU)
Inoltre, il decreto Pubblica Amministrazione bis introduce modifiche significative anche per il percorso di formazione degli insegnanti. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, i corsi universitari e accademici di formazione iniziale potranno essere svolti in modalità telematica, con un limite massimo del 50% del totale delle attività. Escludendo le attività di tirocinio e di laboratorio.
Questa disposizione rappresenta un significativo adattamento alle esigenze attuali, consentendo una maggiore flessibilità nell’offerta formativa senza compromettere la qualità dell’istruzione.
Un nuovo scenario per i docenti ingabbiati: più flessibilità e nessun limite numerico
Una delle novità introdotte dal decreto PA bis riguarderà le disposizioni relative ai docenti ingabbiati. Infatti, il testo prevede la soppressione del comma 3 che faceva riferimento al decreto legislativo del 13 aprile 2017, il quale stabiliva una quantità numerica di docenti abilitati.
Questa modifica ha un impatto significativo, poiché elimina il collegamento tra il fabbisogno di insegnanti e le cattedre disponibili. In altre parole, si apre la strada a una maggiore flessibilità senza limiti numerici ben definiti, consentendo una gestione più dinamica delle risorse umane nel settore dell’istruzione.
Decreto Pubblica Amministrazione: rafforzamento delle funzioni amministrative del MIM
Un altro aspetto rilevante del decreto PA bis riguarda il potenziamento delle funzioni di controllo e ispezione del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle istituzioni scolastiche. Nonché sull’organizzazione e il funzionamento del sistema di istruzione tecnologica superiore e del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP).
Al fine di garantire un’efficace supervisione e gestione di tali ambiti, l’organico del Ministero è stato incrementato di 2 posizioni dirigenziali di livello generale e di 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale.
Inoltre, il Ministero è stato autorizzato ad effettuare assunzioni di personale con contratto a tempo indeterminato, per un totale di 40 unità, da inserire nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali 2021. Queste nuove assunzioni saranno effettuate tramite concorsi pubblici o lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici. Per l’anno 2023, è stata destinata una spesa di 635.507 euro, che comprende 300.000 euro per la gestione delle procedure concorsuali e 167.754 euro per le spese operative correlate alle nuove assunzioni e alle posizioni dirigenziali.