Il decreto Concorso Straordinario ter 2023: 30.2016 posti

Il decreto Concorso Straordinario ter 2023 30.2016 posti

Il decreto Concorso Straordinario ter 2023 30.2016 posti_Tutto pronto per il Concorso straordinario ter 2023. È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.211 del 9 settembre 2023 il decreto  3 agosto 2023. Quest’ultimo, promulgato dai Ministri Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), dà il via al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per l’avvio della procedura concorsuale. 

Il decreto dettaglia la disponibilità di 30.216 posizioni per docenti, suddivise in 21.101 per posti comuni e 9.115 destinati a sostegno.

Il contingente di posti autorizzati deriva dalla differenza tra i posti vacanti e disponibili dopo le operazioni di mobilità al netto degli esuberi (81.023) e il numero di immissioni in ruolo stimate per l’anno scolastico 2023/2024, pari a 50.807.

Ad oggi, tuttavia, sono state confermate solo 40.619 posizioni sulle 50.807 previste. Di conseguenza, secondo le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il totale dei posti per il concorso potrebbe raggiungere le 40.000 cattedre.

Del resto il decreto appena pubblicato in GU riporta la data del 3 agosto 2023. E da quella data si sono verificate alcune variazioni, in particolare riguardo alle previsioni delle assunzioni. Il che non permette di escludere ulteriori aggiornamenti relativi ai posti disponibili.

Ad ogni modo, la pubblicazione del bando del Concorso Straordinario ter arriverà entro fine settembre

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Il Concorso Straordinario ter 2023

Non bisogna dimenticare che il Concorso Straordinario ter si inserisce nell’ambito delle misure pianificate dal MIM per raggiungere l’obiettivo delle 70mila immissioni in ruolo entro il 2024 stabilito dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Ricordiamo, inoltre, che la procedura concorsuale è stata comunicata dal MIM il 6 aprile scorso. E sarà la prima della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti.

Il Ministro Giuseppe Valditara aveva originariamente previsto che il bando sarebbe stato rilasciato entro giugno. Permettendo così l’esecuzione degli esami durante i mesi estivi e le assunzioni a partire da settembre, ovvero in tempo per l’anno scolastico 2023-2024.

Ciononostante, il calendario ha subito variazioni e ritardi, differendo così le assunzioni dei candidati selezionati all’anno scolastico 2024-2025.

E questo ritardo non programmato potrebbe influenzare la conformità ai termini del PNRR. Non a caso, il governo ha già avviato le procedure per richiedere una proroga alle autorità europee.

Il decreto Concorso Straordinario ter 2023: requisiti

Lo scarno comunicato stampa con il quale il MIM ha annunciato l’intenzione di bandire il Concorso Straordinario ter 2023 si limitava a pochi dettagli relativi ai requisiti. Nello specifico:

  • “Il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari”.

Ulteriori dettagli sono poi arrivati nei mesi successivi. Quanto basta, tuttavia, per definire quelli che saranno i requisiti di accesso alla procedura concorsuale:

 

  • 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
  • oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Tuttavia, gli aspiranti docenti dovranno essere in possesso anche dei seguenti requisiti:

  • laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione;
  • oppure diploma per ITP;
  • oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno. 

Il bando del Concorso straordinario ter 2023

La pubblicazione del bando per il Concorso Straordinario ter 2023, come dicevamo, arriverà entro settembre, con esami programmati per il periodo autunnale. L’ingresso in servizio dei candidati selezionati è, invece, fissato per l’anno accademico 2024-2025.

A seguito di una serie di posticipazioni e incertezze, corroborate da comunicazioni ambigue e frequentemente smentite, lo scenario sembra ora evolversi in maniera favorevole per gli aspiranti docenti in cerca di un’occupazione stabile.  

La prolungata e stressante attesa per i potenziali partecipanti al Concorso Straordinario ter 2023 sembra destinata a giungere a termine. A meno di ulteriori sviluppi inaspettati.

Il decreto Concorso Straordinario ter 2023: scuole e classi di concorso interessate

Sebbene il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) abbia divulgato alcune linee guida sui requisiti di partecipazione al Concorso Straordinario ter, molte domande restano aperte. E richiedono conferme che solo la pubblicazione ufficiale del bando potrà offrire. Le uniche certezze fornite a suo tempo con il comunicato stampa del MIM riguardano, infatti, i requisiti di accesso.  

A fare chiarezza in merito alla tipologia di posti ci ha pensato il decreto n. 211 del 9 settembre 2023. Nello stesso viene, infatti, chiarito che su 30.216 posti totali disponibili, 21.101 saranno su posto comune e 9.115 su posto di sostegno.

Tuttavia, la copertura del concorso rispetto ai diversi gradi di istruzione rimane indeterminata. Non è stato specificato se la competizione includerà sia il settore dell’istruzione primaria e dell’infanzia che quello secondario. Tuttavia, le indicazioni correnti sembrano puntare prevalentemente verso una concentrazione sulle scuole secondarie.

Riguardo alle classi di concorso interessate, le informazioni finora filtrate indirizzano l’attenzione verso settori in cui esiste una carenza notevole di personale con le adeguate qualifiche.

Concorso straordinario ter 2023: le prove d’esame

Sebbene in un primo momento sembrava farsi largo l’ipotesi di una prova orale unica, il Concorso straordinario ter 2023 sarà basato su due prove, una scritta e una orale.

Prova scritta

La prova scritta (computer based) costituisce uno dei pilastri essenziali del concorso, richiedendo una particolare attenzione da parte dei candidati. La durata complessiva sarà di 100 minuti, durante i quali verranno proposti 50 quesiti volti a valutare le conoscenze e le competenze dei partecipanti in diverse aree fondamentali: 

  • pedagogia; 
  • psicopedagogia;
  • didattica;
  • metodologie digitali;
  • lingua inglese di livello B2.

Per quanto riguarda i posti comuni, la prova sarà composta da 40 quesiti, suddivisi nel seguente modo:

  • 10 quesiti di natura pedagogica;
  • 10 quesiti di ambito psicopedagogico, compresi gli aspetti legati all’inclusione;
  • 20 quesiti di natura didattica-metodologica, con particolare attenzione alla valutazione.

Per i posti di sostegno, invece, saranno proposti 40 quesiti riguardanti le metodologie didattiche da applicare a diverse tipologie di disabilità. Tali quesiti mireranno ad esaminare le conoscenze e le competenze dei candidati in merito ai contenuti e alle procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.

Infine, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, ci saranno:

  • 5 quesiti riguardanti la competenza linguistica (inglese di livello B2);
  • 5 quesiti sulle competenze digitali.

Ciascun quesito sarà presentato in modo casuale ai candidati e sarà seguito da quattro possibili risposte, di cui soltanto una sarà corretta.

Prova orale

La prova orale presenta, a sua volta, delle differenze tra posti comuni e posti di sostegno.

Posti comuni:

Nel caso dei posti comuni, tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso o nella specifica tipologia di posto richiesta. 

Sarà, inoltre, un’opportunità per verificare le competenze didattiche generali e la capacità di progettare attività didattiche efficaci. Compreso l’utilizzo delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dai programmi scolastici in vigore. 

Durante la prova orale sarà svolto anche un test specifico relativo all’aspetto didattico, ovvero una lezione simulata.

Posti di sostegno:

Per i posti di sostegno, la prova orale avrà lo scopo di valutare la competenza del candidato nelle attività di supporto agli studenti con disabilità. Si focalizzerà sulla creazione di ambienti di apprendimento inclusivi e sulla progettazione didattica e curricolare. Per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle diverse potenzialità e tipologie di disabilità. 

Anche in questo caso, durante la prova orale sarà svolto un test didattico specifico, con una lezione simulata.

I candidati che riusciranno a superare le impegnative prove concorsuali saranno chiamati a sottoscrivere un contratto di supplenza annuale. Durante questo periodo, avranno l’obbligo di integrare i crediti formativi universitari (CFU) mancanti necessari per ottenere l’abilitazione richiesta. E per essere assunti a tempo indeterminato.

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DECRETO 3 agosto 2023 Pubblicato sulla GAZZETTA UFFICIALE N. 211 del 09.09.2023

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