Il Decreto legge PA2, attualmente in fase di conversione in legge, apporterà significativi cambiamenti ai concorsi scolastici. L’obiettivo principale è semplificare le procedure di selezione del personale docente, attraverso modifiche all’articolo 59 del decreto 73/2021, che rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2024.
Il tutto per accelerare il processo di effettuazione dei concorsi, in linea con le necessità di rinnovamento e potenziamento del sistema scolastico. Al fine di migliorare la qualità dell’istruzione e garantire un reclutamento più efficiente dei docenti.
Procedura snella e articolata
I concorsi per gli aspiranti docenti, che verranno banditi entro il 2023 e durante tutto il periodo di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), seguiranno una procedura più snella. E questo vale anche per il Concorso straordinario ter.
La selezione sarà articolata in tre fasi:
- una prova scritta;
- una prova orale;
- un test finale.
La prova scritta computer based
La prova scritta, che sarà computer based e comune a tutte le classi di concorso, sarà composta da una serie di quesiti a risposta multipla. Tale prova avrà l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze dei candidati nell’ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, informatico e linguistico (inglese almeno di livello B2).
La prova orale
La prova orale consiste in un colloquio finalizzato a verificare le conoscenze e le competenze del candidato nella disciplina relativa alla classe di concorso o al tipo di posto per il quale ha partecipato al concorso. Inoltre, la prova orale prevede un test specifico per valutare le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento.
Le Graduatorie di merito
I candidati docenti che superano le prove concorsuali saranno inseriti in una graduatoria in base al punteggio ottenuto nelle prove e ai titoli posseduti. Saranno chiamati a sottoscrivere il contratto i candidati che si trovano in posizione utile, nel limite dei posti messi a concorso.
In caso di rinuncia da parte di qualche candidato, i posti vacanti saranno assegnati ai candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo richiesto per superare le prove concorsuali.
Opportunità per i candidati non abilitati
Una delle innovazioni introdotte dal decreto riguarda i candidati non abilitati. Questi candidati non verranno messi in coda. Saranno, piuttosto, inclusi nella graduatoria in base al punteggio legittimo ottenuto e avranno la possibilità di conseguire l’abilitazione durante l’anno di formazione e prova.
Requisiti per partecipare ai concorsi
Possono partecipare al concorso docenti 2023:
- tutti gli aspiranti insegnanti in possesso del titolo di studio relativo alla classe di concorso e che hanno conseguito almeno 30 CFU/CFA del percorso di formazione universitaria e accademica;
- i docenti ITP che hanno conseguito il diploma e i 24 CFU (fino al 31 dicembre 2024);
Da non dimenticare che tutti i candidati che hanno conseguito i 24 CFU/CFA entro il 31 ottobre 2022 potranno partecipare ai concorsi scuola fino al 31 dicembre 2024.
E anche i docenti ITP, che possiedono il diploma e i 24 CFU, potranno partecipare ai concorsi fino al dicembre del 2024.