Alcuni lavori necessitano di una formazione continua e di un aggiornamento costante. Tale situazione avviene anche all’interno della scuola. I lavoratori di tale ambiente, quindi, sono portati a chiedersi quale sia la differenza tra master e corsi di perfezionamento.
Questi percorsi servono proprio per approfondire alcune branche del sapere. Ci si chiede, però, quale sia il migliore.
Il Master
Dato il contesto, bisogna analizzare le caratteristiche di master e corsi di perfezionamento. Entrambi servono ad acquisire maggiori competenze, ma hanno le loro peculiarità.
Il master universitario, per esempio, è uno dei massimi titoli di formazione che possono essere conquistati. Esso, infatti, è da svolgersi post-laurea. Si distingue in due frazioni:
- master di I livello, da conseguire dopo la laurea triennale;
- master di II livello, aperto solo a coloro che posseggono una laurea magistrale.
Il master, dunque, è un titolo accademico che serve ad attestare l’ottenimento di specifiche conoscenze all’interno di una determinata disciplina.
I corsi in tal caso devono durare almeno un anno. Il tutto per raggiungere un minimo di 60 CFU e 1500 ore di studio.
I master di II livello, invece, possono essere anche della durata di due anni. Quello che lo caratterizza è il fatto che spesso le università, o gli enti organizzativi, siano direttamente collegati a delle aziende private.
Ciò consente agli studenti partecipanti di poter svolgere stage o tirocini direttamente nel campo in cui si stanno specializzando.
I corsi di perfezionamento
L’altra faccia dei master e corsi di perfezionamento sono proprio questi ultimi. Anche nel caso dei corsi di perfezionamento si parla di attività formative da esplicarsi dopo aver conseguito una laurea. La loro esistenza è garantita dalla Legge n. 341 del 19 novembre 1990.
Anche questo tipo di formazione non è elargita solo ed esclusivamente dalle università statali. Infatti, può essere promossa anche da varie tipologie di enti e istituti, sia pubblici che privati.
A differenza dei master, però, qui l’utente non avrà a propria disposizione un titolo accademico. C’è, però, l’opportunità di ottenere un documento ufficiale che attesti la partecipazione alle lezioni e il superamento dei test finali.
Di conseguenza, risulta abbastanza semplice comprendere il motivo per cui non si abbia un numero stabilito di ore da svolgere come per i master.
Caratteristiche di master e corsi di perfezionamento
A questo punto c’è da chiedersi quali siano le caratteristiche peculiari che differenziano i master e corsi di perfezionamento.
Come si è già notato, i master devono essere conseguiti dopo la laurea triennale o magistrale a seconda del proprio livello. Nei corsi di perfezionamento, invece, si seguono le regole delle università o degli enti che possono variare notevolmente.
Entrambi, master e corsi di perfezionamento, hanno però il valore di 1 punto nelle graduatorie docenti.
Ciò che, però, li differisce maggiormente è la quantità di opportunità che si aprono con il primo rispetto al secondo. Un master, infatti, consente ai futuri insegnanti di poter ampliare le proprie occasioni di inserirsi nella scuola.
Ciò è dovuto principalmente al fatto che il master permette di acquisire un’ulteriore classe di concorso. Ciò implica avere più cattedre a disposizione e, quindi, più occasioni di essere scelti come docenti.