La didattica laboratoriale è una metodologia educativa che si basa sull’apprendimento attivo e sull’esperienza diretta. Si tratta di un modo di insegnare diverso da quello frontale tradizionalmente in uso nella scuola.
Esso incoraggia gli studenti a imparare attraverso l’esplorazione, la sperimentazione e la risoluzione di problemi. In questo modo, gli alunni sono al centro di una ricerca continua. Inoltre, non subiscono passivamente la lezione, ma entrano nel vivo della stessa.
Negli ultimi anni, quindi, la didattica laboratoriale è diventata sempre più popolare negli istituti di tutto il mondo. Si tratta di un modo efficace per alimentare le capacità di pensiero critico, di problem solving e di lavoro di gruppo tra discenti. Per tutti i motivi appena elencati, chi voglia diventare docente deve apprendere le basi di questa metodologia.
Cos’è la didattica laboratoriale
La didattica laboratoriale è una forma di istruzione che si basa su competenze e ambienti di apprendimento specifici. Il Programma Operativo Nazionale 2014-2020 per la scuola sottolinea l’importanza di questo tipo di istruzione.
Esso si concentra su quattro aree di ricerca: linguistico-umanistica, matematico-scientifica, artistico-espressiva e strumenti e metodi. Queste aree forniscono una base per lo sviluppo di competenze che possono essere applicate in vari contesti.
Ci sono anche altre precisazioni da dover fare. Infatti, la didattica laboratoriale sta diventando sempre più comune tra gli insegnanti, poiché offre agli studenti l’opportunità di imparare attraverso l’esperienza diretta.
Questo metodo educativo incoraggia gli alunni a riflettere e lavorare insieme. Oltre a ciò, li aiuta a risolvere situazioni problematiche, eseguire incarichi o realizzare progetti di natura differente.
Oltre a ciò, offre un’esperienza più coinvolgente e interattiva rispetto ai metodi tradizionali. La didattica laboratoriale, quindi, fornisce una nuova opportunità di apprendimento per i discenti, indirizzandoli verso un approccio attivo alla conoscenza basato sulla curiosità e sulla sfida.
Tale criterio amplia l’offerta formativa delle scuole e promuove un atteggiamento più attivo nella vita scolastica quotidiana.
Perché la didattica laboratoriale
È chiaro che la didattica laboratoriale sia una metodologia che propone numerosi vantaggi. I discenti possono essere coinvolti in maniera attiva durante le lezioni,
Ciò avviene manipolando i contenuti e facendoli propri anche con l’ausilio di mezzi tecnologici. In questo modo, si può raggiungere una vera e propria acquisizione di competenze, con una riflessione su ciò che si fa e una interiorizzazione del processo di apprendimento.
Inoltre, questo percorso può contribuire al potenziamento dello sviluppo precoce di attitudini vicine al pensiero computazionale. Per questi motivi, la didattica laboratoriale è una scelta da prendere in considerazione.
Le diverse attività
È evidente come la didattica laboratoriale offra un nuovo modo di educare, basato sull’esperienza pratica. Si cerca di identificare modelli e strategie didattiche per la disciplina, l’interdisciplinarità e/o la transdisciplinarità, utilizzando le tecnologie più recenti.
Inoltre, promuove la multidisciplinarietà e fornisce soluzioni a supporto dell’innovazione curricolare. Un esempio di didattica laboratoriale è il Coding, che si concentra sulla creazione di prodotti virtuali come applicazioni e giochi.
Per le scuole dell’infanzia e primarie, sono stati sviluppati percorsi didattici verticali in linea con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo. In tal modo è possibile dotare tutti di una base solida per l’apprendimento di competenze informatiche e di programmazione.