A giugno, il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha presentato l’ambizioso programma noto come Agenda Sud nella città di Catanzaro.
Questo progetto, ideato dal MIM, è rivolto a molteplici Regioni. Si tratta dell’Abruzzo, della Basilicata, della Calabria, della Campania, del Molise, della Puglia, della Sardegna e della Sicilia.
L’obiettivo principale dell’Agenda Sud è quello di ridurre le disparità territoriali esistenti tra il Nord e il Sud dell’Italia. A tale scopo, il progetto mira a promuovere l’uguaglianza delle opportunità nell’ambito dell’istruzione per gli studenti in tutto il Paese.
Una delle sfide più importanti è contrastare la dispersione scolastica fin dalla scuola primaria. Lo stesso avrà una durata di due anni, coprendo gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025. Sarà inizialmente implementato in numerose scuole del Sud, selezionate in collaborazione con l’INVALSI.
Cosa prevede l’Agenda Sud?
L’obiettivo dell’Agenda Sud è evidenziare e affrontare le disparità territoriali presenti in Italia. Il tutto concentrandosi principalmente sull’eliminazione della dispersione scolastica. In questo contesto, gran parte degli istituti monitorati sono situati nelle regioni della Campania e della Sicilia.
Per essere più specifici, dei numerosi istituti presi in esame, ben 76 provengono dalla Campania. Inoltre, 44 di essi situati esclusivamente nella provincia di Napoli.
A tale proposito, è stato recentemente promulgato un decreto che prevede un considerevole investimento di 265,5 milioni di euro per le attività di:
- contrasto alla dispersione scolastica;
- riduzione dei divari negli apprendimenti;
- potenziamento delle competenze di base e trasversali;
- retribuzione delle ore aggiuntive al personale scolastico impegnato nell’attuazione dei progetti didattici;
- attività laboratoriali (sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto, ecc.) per l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico;
- apertura della scuola al territorio;
- prolungamento del tempo scuola al pomeriggio.
In un primo momento, l’Agenda Sud aveva programmato di coinvolgere 150 istituti situati nelle regioni meridionali dell’Italia. Questo piano prevedeva una suddivisione pari tra 50 scuole primarie, 50 scuole medie e 50 scuole superiori.
Tuttavia, in seguito, l’ambito di questa iniziativa è stato esteso a comprendere un totale di 250 istituti scolastici. La selezione di queste scuole è stata basata sui dati forniti dall’INVALSI.
Infine, sono previsti anche:
- 4/5 docenti aggiuntivi per le secondarie di I e II grado;
- accompagnamento e supporto costante da parte del Ministero tramite Indire e INVALSI;
- formazione specifica dei docenti;
- coinvolgimento delle famiglie;
- didattica innovativa e laboratoriale;
- potenziamento delle attività sportive.
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