Può capitare che durante i propri studi si siano svolti numerosi esami con l’intenzione di insegnare una determinata materia. Non sempre, però, il mero titolo può risultare sufficiente. La domanda, quindi, è: come conseguire crediti mancanti? Con un master si può completare la classe di concorso a cui si aspira. Il master, infatti, è un ottimo modo per poter raggiungere i crediti formativi necessari per accedere all’agognata cattedra.
Come conseguire crediti mancanti? Cos’è una classe di concorso?
L’entrata nel mondo dell’istruzione comporta l’acquisizione di molteplici nozioni. Tra di esse vi è la classe di concorso. Con tale denominazione si va a intendere un particolare codice usato per definire con certezza i titoli di studio, ma anche le materie utili per poter insegnare una disciplina.
Una laurea, dunque, deve avere i requisiti giusti come i CFU idonei per poter permettere al candidato di avere il libero accesso all’insegnamento scolastico. Di conseguenza, una laurea in Giurisprudenza non consentirà l’ingresso alla docenza di Chimica e viceversa.
La classe di concorso, inoltre, ha una designazione alfanumerica. Per poter impartire lezioni di Filosofia e Storia, per esempio, si deve appartenere all’A-19. Per rientrare nei canoni richiesti, però, bisogna possedere un piano di studi adeguato. Ciò implica che deve avere al proprio interno tutti i settori scientifici disciplinari sollecitati. Ma come conseguire crediti mancanti?
Master e classe di concorso. Come conseguire crediti mancanti?
Uno dei modi per poter chiudere una classe di concorso è un master. Quest’ultimo è un percorso formativo post-laurea che porta alla specializzazione in un ambito specifico. Ecco perché può rivelarsi utile per poter ottenere i CFU indispensabili per un futuro docente.
Si tratta di un titolo di alta formazione in grado di perfezionare il proprio percorso universitario. E può essere di I livello, da conseguire dopo la laurea triennale, o di II livello, riservato ai laureati magistrali. Lo stesso è composto da un certo numero di crediti formativi e ore di lezioni da svolgere nell’arco di alcuni mesi.
Ecco perché può aiutare gli aspiranti docenti a completare la propria classe di concorso qualora il piano di studi di appartenenza dovesse presentare delle lacune.