Cos’è l’abilitazione insegnante di sostegno

Abilitazione insegnante di sostegno

L'abilitazione insegnante di sostegnoPer garantire una buona istruzione, è necessario che la scuola abbia personale con l’abilitazione insegnante di sostegno. Questa specializzazione è offerta da alcune università con un numero limitato di posti.

Pertanto, non tutti possono accedervi in quanto è necessario soddisfare determinati requisiti. Chi desidera partecipare al concorso nazionale per il settore preso in esame deve ovviamente essere in possesso dell’abilitazione insegnante di sostegno.

Il TFA Sostegno 2023 rappresenta la via d’accesso alla cattedra a tempo indeterminato nel settore. Quindi è fondamentale che chi intenda partecipare si informi accuratamente sull’argomento. Solo in questo modo sarà possibile avere tutte le informazioni utili per intraprendere questa carriera lavorativa.

 

Come ottenere l’abilitazione insegnante di sostegno

Per ottenere l’abilitazione insegnante di sostegno, i candidati devono iscriversi al TFA Sostegno. Si tratta di un programma di formazione post-laurea che ha una doppia natura.

A suggerirlo è lo stesso acronimo TFA che indica il Tirocinio Formativo Attivo. Oltre alle lezioni, i partecipanti devono seguire dei tirocini presso le istituzioni scolastiche. La teoria, quindi, si unisce alla pratica.

Il TFA Sostegno è un corso che richiede l’approvazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Infatti, il Decreto Ministeriale del 30 settembre 2011 stabilisce i criteri principali per il corso.

Il tutto è basato sugli articoli n. 5 e n. 13 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. In ogni caso, il corso ha una durata di 8 mesi.

Durante tale periodo si prevede l’acquisizione di 60 CFU attraverso diverse attività obbligatorie. Inoltre, i partecipanti devono svolgere una serie di compiti per ottenere l’abilitazione insegnante di sostegno.

I crediti formativi sono così suddivisi:

  • 36 CFU per le lezioni;
  • 9 CFU per i diversi laboratori;
  • 6 CFU per il tirocinio diretto;
  • 3 CFU per il tirocinio indiretto con le TIC;
  • 3 CFU per il tirocinio indiretto;
  • 3 CFU per la prova finale.


Per poter intraprendere questo percorso, i candidati devono prima
superare la fase selettiva. Questa consiste nell’esame dei titoli dei partecipanti. Coloro che risulteranno idonei, potranno poi sostenere i test iniziali.

 

Come accedere al TFA Sostegno 2023

 

Per partecipare al TFA Sostegno 2023 e alle preselettive, è necessario prendere in considerazione il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Il suddetto documento stabilisce i criteri di ammissione.

Gli stessi, si specifica, variano a seconda dell’ordine e grado dell’istituto di riferimento. Per ottenere l’abilitazione insegnante di sostegno, quindi, è fondamentale conoscere i requisiti TFA Sostegno.

Per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, i candidati devono avere uno di questi titoli:

  • l’abilitazione all’insegnamento conseguita attraverso la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, un titolo conforme acquisito all’estero e riconosciuto nel nostro Paese;
  • il diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Però, c’è un dettaglio da tenere in considerazione. Infatti, devono essere stati acquisiti entro l’anno scolastico 2001/2002.

 

Nella scuola secondaria di I e II grado, invece, si necessita di una delle seguenti qualifiche:

  • l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
  • la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, che dia accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.

 

Insegnante di sostegno senza laurea

Per ottenere una cattedra a tempo indeterminato in questo settore, è necessario avere l’abilitazione insegnante di sostegno. Tuttavia, esiste un modo per iniziare a fare esperienza in questo campo senza avere la specializzazione: le supplenze a breve termine.

Per avere le suddette supplenze, è fattibile utilizzare le MAD, ovvero le Messe a Disposizione. È possibile inviare la propria candidatura durante l’intero anno scolastico, ma ci sono periodi più adatti rispetto ad altri.

Per avere maggiori possibilità di essere presi in considerazione per una supplenza di sostegno senza abilitazione, è consigliabile inviare le MAD tra giugno e ottobre o nel periodo natalizio. Se non è possibile inoltrare le MAD, si può invece inviare il proprio curriculum vitae.

In questo documento devono essere riportati con precisione i titoli acquisiti. Infine, devono essere presenti anche il servizio svolto in precedenza e la classe di concorso di riferimento.

 

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