Il TFA Sostegno 2023 si propone di formare i futuri insegnanti specializzati nell’assistenza agli studenti con difficoltà. In tale categoria sono compresi anche coloro che presentano autismo ad alto funzionamento.
Le disabilità possono riguardare diversi settori, come quello fisico, psichico e/o sensoriale. Inoltre, l’approccio didattico inclusivo deve essere esteso anche a coloro che affrontano sfide di natura sociale, economica e culturale.
Dunque, il Tirocinio Formativo Attivo svolge un ruolo essenziale nel preparare i candidati sotto molteplici aspetti pedagogici. Il fine è quello di fornirgli le competenze necessarie per svolgere al meglio i loro compiti.
Il docente di sostegno, in tutto ciò, assume il ruolo di garante del diritto allo studio degli studenti. Pertanto, è di fondamentale importanza che acquisisca una solida conoscenza dell’autismo ad alto funzionamento, oltre ad altre nozioni rilevanti.
Tutto ciò assume un’importanza ancora maggiore considerando le ultime notizie riguardanti la formazione degli insegnanti di sostegno. Infatti, il ministero competente ha pubblicato il bando TFA Sostegno 2023.
Cos’è l’autismo ad alto funzionamento
Per diventare un insegnante di sostegno, è fondamentale acquisire una conoscenza di base sull’autismo ad alto funzionamento. Questo disturbo dello spettro autistico coinvolge una serie di disturbi nello sviluppo cerebrale.
Sebbene le cause precise di questi disturbi neuro-evolutivi non siano ancora completamente chiare, si ritiene che fattori genetici possano influire. Ciò che rende l’autismo ad alto funzionamento particolare è la sua eterogeneità.
Esso si manifesta in vari modi a livello genetico, neurobiologico e comportamentale. A differenza di altre forme di autismo, il bambino in questione è in grado di comunicare verbalmente in modo appropriato. Allo stesso tempo, riesce a mantenere una certa autonomia.
Tale peculiarità può portare a ritardare la diagnosi, poiché l’autismo viene spesso identificato nei primi 3 anni di vita. Tuttavia, è possibile diagnosticarlo anche in seguito, poiché si possono osservare miglioramenti nelle abilità del bambino.
Inoltre, nonostante il linguaggio possa essere fluido, potrebbero esserci difficoltà pragmatiche. Le principali sfide si presentano nell’interazione sociale con gli altri. Ciò avviene nonostante la possibilità di frequentare la scuola o di lavorare.
Il tutto si manifesta anche significativi impedimenti sociali, come:
- l’incapacità di relazionarsi adeguatamente con i coetanei;
- l’ansia e lo stress derivanti dalle interazioni sociali;
- il bisogno di seguire una routine quotidiana;
- i comportamenti ripetitivi.
Gli studenti con autismo ad alto funzionamento desiderano comunicare con gli altri. Nonostante ciò, di frequente incontrano difficoltà nel comprendere la prospettiva degli altri.
Inoltre, qualsiasi cambiamento nelle loro abitudini abituali può causare loro stress, poiché si preferisce mantenere una routine stabile.
Autismo a basso funzionamento
All’interno dello spettro autistico, si possono individuare differenze tra l’autismo a basso funzionamento e l’autismo ad alto funzionamento.
L’autismo a basso funzionamento è caratterizzato da una disabilità intellettiva e significative limitazioni nel linguaggio. Al contrario, nell’autismo ad alto funzionamento si manifestano abilità settoriali e un’intelligenza elevata.
Nei casi di autismo a basso funzionamento, si osserva un’elevata compromissione dell’autonomia dei soggetti.
Questi individui hanno difficoltà evidenti nell’esprimersi adeguatamente e nelle abilità non verbali. Di conseguenza, richiedono un sostegno costante che si estende a tutte le loro attività.
Anche nell’autismo ad alto funzionamento sono presenti sfide sociali. In tal caso, però, l’autonomia personale non è visibilmente compromessa.
Questi bambini possono frequentare la scuola regolare. Necessitano, però, di adeguato supporto per raggiungere gli obiettivi educativi prefissati. In questo contesto, è essenziale la presenza costante dei docenti di sostegno.
Tuttavia, è importante notare che queste etichette possono risultare limitanti e non riescono a catturare pienamente la diversità dell’autismo.
Ogni individuo autistico è unico e può presentare una combinazione di punti di forza e sfide in diverse aree della propria vita.
L’impegno di cura deve coinvolgere sia le famiglie che gli operatori che li assistono, al fine di garantire un ambiente di sostegno adeguato.
SCARICA I SEGUENTI DOCUMENTI:
IL DECRETO MINISTERIALE DI ATTIVAZIONE DEL TFA SOSTEGNO 2023 VIII CICLO
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