Nell’epoca dell’innovazione e del progresso, l’istruzione si pone come una priorità fondamentale per garantire il futuro dei giovani. È in questo contesto che il Decreto Ministeriale n. 694/2023, recentemente pubblicato, si candida a segnare un punto di svolta nel sistema educativo italiano.
Il provvedimento, che prevede l’attivazione dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico nell’anno accademico 2022/2023, si presenta come una svolta fondamentale nella preparazione degli insegnanti.
Al fine di ottenere una prospettiva più approfondita sulle implicazioni di questa nuova direttiva, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il Segretario Generale della SNALS (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola), Elvira Serafini. Sin dall’inizio dell’intervista, la Serafini si è mostrata ottimista riguardo all’attuazione di questa importante riforma educativa.
“Confidiamo che le procedure selettive possano concludersi tempestivamente, consentendo agli aspiranti docenti di intraprendere un regolare percorso di studi“, ha dichiarato con tono fiducioso. “Il nostro sistema scolastico necessita urgentemente di docenti specializzati nel sostegno didattico. È cruciale porre fine alla pratica diffusa di impiegare insegnanti non specializzati per coprire i posti vacanti, una situazione che si è protratta per troppo tempo.”
Bando TFA Sostegno 2023, Serafini e la riserva dei posti
Il decreto del TFA Sostegno 2023 VIII ciclo, che sta già facendo discutere, prevede un accesso diretto alla prova scritta per i docenti precari con almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 anni. In particolare, è stata stabilita per questi insegnanti una riserva di posti pari al 35% dei 28.986 totali disponibili.
Il dibattito sulla questione è acceso, ma il Segretario Generale della SNALS, Elvira Serafini, si è mostrata favorevole a questa soluzione, definendola “equilibrata ed accettabile“. Secondo Serafini, è fondamentale prendere in considerazione gli insegnanti precari che, da anni, svolgono con competenza il servizio di insegnamento nelle scuole di sostegno, garantendo un’educazione di qualità agli studenti con disabilità.
“È necessario trovare un modo per integrare gradualmente questi docenti, riconoscendo la loro esperienza pluriennale e consentendo loro di accedere a percorsi di abilitazione riservati“, ha dichiarato Serafini. È chiaro che sia indispensabile individuare meccanismi futuri che garantiscano l’accesso a questi percorsi, in modo che gli insegnanti precari possano formalizzare la loro professionalità acquisita nel corso degli anni.
Bando TFA Sostegno 2023: 24 CFU e abilitazione all’estero. La posizione della SNALS
La Segretaria Generale della SNALS, Elvira Serafini, ha risposto alle nostre domande riguardanti alcune problematiche cruciali nel settore dell’istruzione. In particolare, si è soffermata sulla questione del superamento dei 24 CFU previsto dalla Riforma Bianchi e sulla mancata pubblicazione del DPCM 60 CFU.
Serafini ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’impatto di queste disposizioni, sottolineando come “migliaia di laureati non potranno partecipare ai bandi previsti per l’VIII ciclo TFA Sostegno”. Ha quindi suggerito l’adozione di un provvedimento, anche in via amministrativa, che consenta l’accesso con riserva alle prove selettive in attesa del conseguimento dei CFU richiesti dal DL 36/2022.
La Segretaria ha, inoltre, affrontato la questione degli aspiranti docenti che scelgono di ottenere l’abilitazione all’estero. Ha riferito di un accordo raggiunto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per consentire a coloro che conseguono l’abilitazione all’estero di “poter conseguire una nomina in coda a coloro che sono inseriti nelle GPS a pieno titolo”.
Tuttavia, Serafini ha sottolineato la necessità di individuare una procedura adeguata e trasparente per il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero, che preveda anche percorsi compensativi per garantire una reale equiparazione dei titoli.
SNALS: “Assunzioni da GPS diventino strutturali”
L’assunzione di docenti non specializzati e il ricorso alla I fascia delle GPS sono davvero la soluzione adeguata per affrontare la carenza di insegnanti di sostegno? Le opinioni al riguardo sono diverse e spesso discordanti.
Abbiamo posto questa domanda anche a Elvira Serafini, Segretaria Generale della SNALS, e lei non si è tirata indietro. “Riteniamo che le assunzioni, comprese quelle finalizzate all’immissione in ruolo, abbiano già dimostrato la loro validità“, ha affermato. “Se vogliamo garantire una copertura tempestiva e sostenibile dei posti, chiederemo che questa misura diventi strutturale“.
La posizione della SNALS evidenzia la necessità di adottare misure concrete per far fronte alla carenza di insegnanti specializzati nel sostegno didattico. Se da un lato l’assunzione di docenti non specializzati in deroga può rappresentare una soluzione temporanea, è importante considerare l’impatto a lungo termine e l’efficacia di tali insegnanti nell’offrire un sostegno adeguato agli studenti con bisogni educativi speciali.
Il problema della continuità didattica
Negli ultimi mesi, il Ministro dell’Istruzione Valditara ha affrontato diverse questioni cruciali riguardanti il sostegno didattico. Ha sottolineato alcuni “punti critici”, tra cui la discontinuità nel rapporto tra gli alunni e gli insegnanti di sostegno a causa dei frequenti cambi di insegnanti durante l’anno scolastico. Ma anche la carenza di insegnanti specializzati e la loro formazione ancora limitata.
Secondo i dati forniti dall’Istat, il 59% degli alunni disabili non ha garantita la continuità del percorso didattico, mentre il 66% non partecipa alle gite con pernottamento. Di fronte a queste cifre allarmanti, il Ministro ha annunciato l’intenzione di avviare una riforma nel settore del sostegno didattico.
Considerando questa situazione critica, abbiamo chiesto a Elvira Serafini, Segretaria Generale della SNALS, quali misure ritiene necessarie per garantire la tutela degli alunni.
“Condividiamo le preoccupazioni espresse dal Ministro Valditara”, ha risposto prontamente Serafini. “Per questo motivo, riteniamo fondamentale garantire la continuità didattica, soprattutto per gli alunni con disabilità, attraverso l’inserimento di tutti i posti disponibili nel contingente ordinario. Le necessità che richiedono deroga non possono più essere considerate straordinarie, ma devono diventare parte integrante dell’organico scolastico”.
Bando TFA Sostegno 2023, la SNALS chiede nuove risorse per il Sostegno
La disparità nella distribuzione dei posti tra le regioni del Nord e del Sud è un problema di lunga data nel campo dell’istruzione. È quanto ha sottolineato la Segretaria generale della SNALS, Elvira Serafini, che ha attribuito questa disparità alla diversa domanda di lavoro nel settore dell’istruzione. Un motivo in più, secondo la Serafini, per adeguare il riconoscimento economico del personale docente, valorizzando le loro funzioni e compiti.
La dirigente della SNALS ha anche evidenziato l’importanza dei corsi di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno. Tali corsi hanno dimostrato ampiamente di essere uno strumento valido per formare insegnanti preparati e motivati. La Serafini ha sottolineato la necessità di avviare un confronto con i Ministeri competenti al fine di individuare le migliori strategie per garantire un servizio di insegnamento adeguato, investendo nuove risorse.
Se stai cercando di diventare insegnante di sostegno e vuoi prepararti al meglio per il TFA, il corso di preparazione per il TFA Sostegno è l’opzione giusta per te! Scopri tutte le info sul Corso di preparazione al TFA Sostegno.