BES svantaggio linguistico

BES svantaggio linguistico

I BES svantaggio linguisticoNella società attuale, è basilare porre la giusta attenzione a ogni tipo di studente, compresi quelli con BES svantaggio linguistico o educativo. La didattica inclusiva, infatti, mira ad accogliere tutti gli studenti con Bisogni Educativi Speciali, non solo quelli con disabilità fisiche o psichiche.

Questo termine si riferisce a coloro che incontrano qualsiasi tipo di difficoltà nell’apprendimento. Tali problemi possono essere causati da fattori socio-economici, culturali o familiari. La didattica inclusiva si impegna a fornire agli alunni gli strumenti utili per superare le loro difficoltà.

Inoltre, deve garantire che ogni studente abbia l’opportunità di raggiungere il proprio potenziale accademico. Tutte queste informazioni risultano basilari per quanti vogliano affrontare il TFA Sostegno 2023.

Infatti, per aiutare i discenti BES svantaggio linguistico, gli insegnanti di sostegno devono avere una solida base su cui poggiare le proprie competenze.

 

La didattica inclusiva e i Bisogni Educativi Speciali

Gli studenti con BES svantaggio linguistico rientrano nella categoria dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Tali difficoltà possono derivare da una serie di fattori.

In queste categorie si possono annoverare le disabilità fisiche, i problemi sociali o economici, nonché fattori psicologici. È importante notare che ogni alunni può presentare tali bisogni in modo continuo o per un periodo limitato della propria carriera scolastica.

L’obiettivo della didattica inclusiva è di fornire a tutti gli studenti un’istruzione di qualità. Questo porta a distinguere le loro differenze e a elargire le risorse necessarie per aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale.

Tutto questo comporta delle precise conseguenze. Infatti, le scuole devono fornire risposte personalizzate e tempestive, anche nel caso dei BES svantaggio linguistico. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale porre al centro del piano educativo ogni allievo.

Tale azione deve essere messa in pratica considerando la loro storia personale e le loro esigenze specifiche. Per questo motivo, gli istituti scolastici devono essere supportati dai Centri Territoriali di Supporto. Così facendo possono tutelare l’educazione inclusiva per tutti i discenti.

In una classe multietnica, per esempio, le differenze culturali possono rappresentare una sfida da affrontare. Da qui, anche la presenza di BES svantaggio linguistico.

È essenziale, pertanto, che la scuola offra un ambiente accogliente e inclusivo sotto ogni aspetto. Le tre principali categorie di BES sono:

  • la disabilità;
  • i disturbi evolutivi specifici;
  • lo svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

 

Gli alunni con BES svantaggio linguistico

Considerando ciò, è importante analizzare con attenzione chi rientra nella categoria degli alunni con BES svantaggio linguistico. Questa categoria risulta essere abbastanza ampia.

Infatti, possono essere considerati alunni con BES svantaggio linguistico coloro che, per esempio, si distinguono da un altro Paese o da una cultura differente. Ciò comporta per questi ragazzi e ragazze avere delle complicazioni a padroneggiare la lingua italiana.

Ma non sono gli unici casi. Gli alunni con BES svantaggio linguistico includono coloro che hanno difficoltà nel padroneggiare la lingua italiana a causa della loro origine educativa o di altre sfide. Questi studenti possono provenire da situazioni di povertà socio-economica o culturale.

Potrebbero, quindi, non avere acquisito le competenze linguistiche di base. Queste difficoltà possono anche influire sulla loro capacità di sviluppare relazioni stabili e durature con gli altri.

Non solo, poiché possono limitare il loro sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. Inoltre, non bisogna dimenticare i disturbi specifici del linguaggio.

In ogni caso, è importante che la scuola fornisca le risposte adeguate per aiutare gli studenti a superare i suddetti ostacoli. Per supportare tali alunni, viene utilizzato un piano personalizzato chiamato, per l’appunto, Piano Didattico Personalizzato.

 

Piano Didattico Personalizzato

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) per BES svantaggio linguistico si basa sulla normativa italiana. In particolare, si poggia sul Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011. Lo stesso è stato emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Questo decreto fornisce indicazioni formative e individua misure educative e didattiche di supporto. Gli insegnanti di sostegno, e non solo, devono applicarle fin dalla scuola dell’infanzia, fornendo criteri di valutazione adeguati.

Il PDP, infatti, è uno strumento fondamentale per tutelare gli alunni con BES svantaggio linguistico. L’obiettivo dichiarato è quello di tutelare il loro diritto allo studio.

Gli elementi salienti di cui si compone sono:

  • i dati anagrafici dell’alunno;
  • la tipologia di disturbo;
  • le attività didattiche individualizzate;
  • le attività didattiche personalizzate;
  • gli strumenti compensativi utilizzati;
  • le misure dispensative adottate;
  • le forme di verifica e valutazione personalizzate.


Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è, quindi, un
documento ufficiale. Al suo interno si possono trovare gli strumenti compensativi e dispensativi utili agli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) svantaggio linguistico.

Inoltre, in esso è possibile riscontrare quello che è definito come un percorso individualizzato e personalizzato. Lo stesso viene formulato dal Consiglio di Classe.

In tale compagine ci sono tutti i docenti dell’allievo, compreso l’insegnante di sostegno. Per essere valido, il PDP deve essere firmato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, dai docenti e dalla famiglia dello studente.

 

 

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