Continuità didattica: sì agli stessi supplenti sostegno

Continuità didattica: sì agli stessi supplenti sostegno

Continuità didattica: sì agli stessi supplenti sostegno

Gli stessi supplenti sostegno per l’intero anno scolastico? La risposta è affermativa. Il MIM, infatti, sotto la guida del ministro Valditara e del sottosegretario Frassinetti, sta puntando alla continuità didattica, fondamentale per gli alunni con bisogni educativi speciali

Lo scopo risulta quello di assicurare che gli stessi docenti possano seguire gli studenti per l’intero ciclo di studi. Rispondendo, in questo modo, alle crescenti esigenze di questa parte fondamentale della popolazione scolastica italiana.

Il sottosegretario Frassinetti, in merito, ha ribadito l’importanza di rispondere alle crescenti esigenze degli alunni con difficoltà presentando dati significativi. 

Soltanto nell’anno scolastico 2022-2023, il numero di studenti con disabilità nelle scuole italiane è stato di 337.711, suddivisi tra Infanzia e Primaria e Secondaria di primo grado e secondo grado. 

Specializzazione dei docenti e immissioni in ruolo

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta già lavorando per migliorare la specializzazione dei docenti, attraverso il nuovo ciclo di TFA sostegno, ovvero il IX. Tuttavia, il focus principale è garantire una continuità didattica coerente per ogni studente con disabilità.

Il Ministro Valditara ha dichiarato, infatti, che si sta lavorando alla modifica del regolamento per le supplenze. Ciò, in modo da consentire la conferma dei docenti precari sui posti ricoperti per tutta la durata del ciclo scolastico.

Il nodo da sciogliere circa i supplenti sostegno è particolarmente delicato, anche a causa delle supplenze sui posti in deroga. Le stesse comportano un aumento considerevole del numero di docenti precari in queste cattedre ogni anno. 

Secondo i dati forniti dal Ministero, l’organico di fatto per l’attuale anno scolastico conta 196.605 posti. Nel dettaglio, ci sono 126.170 posti di organico di diritto e 70.435 posti in deroga

È importante notare che i posti in deroga sul sostegno non possono essere utilizzati per nomine in ruolo o per l’assegnazione di personale di ruolo, ma solo per supplenze fino alla fine dell’anno scolastico.

L’importanza della continuità didattica

La proposta di introdurre supplenti sostegno su base ciclica rappresenta un passo significativo verso la garanzia di una continuità didattica per gli alunni con disabilità. Il Ministero dell’Istruzione sta lavorando su questa importante modifica, ma il confronto con le organizzazioni sindacali sarà cruciale per il suo successo. 

Ricordiamo che, per il prossimo ciclo del TFA Sostegno, previsto per l’anno accademico 2023/24, ci sarà un aumento dei posti. Il totale si aggira intorno ai 35.000.

Un numero considerevole, se si pensa che, inizialmente, erano previste 13.000 posizioni. La decisione del ministro Valditara, ad ogni modo, prende il via dalla mancanza di personale con le giuste competenze in questo delicato settore scolastico.

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