La didattica inclusiva tutela la corretta integrazione degli allievi e richiede il rispetto di precise regole. Un elemento cruciale da considerare è il Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione.
Esso è composto dal team dei docenti titolari o dal Consiglio di Classe. In aggiunta, è prevista anche la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità.
Questo gruppo conta anche sul coinvolgimento di figure professionali specializzate, sia interne che esterne alla scuola. L’obiettivo primario di questo approccio è rendere la scuola un luogo accessibile a tutti.
Infatti, è compito degli istituti assumersi la responsabilità di sostenere il diritto allo studio per ciascun discente. Pertanto, è essenziale che chiunque aspiri a diventare docente sia ben informato su questo argomento.
Cos’è il GLO?
L’inclusione è un valore fondamentale nella società moderna. La sua presenza assicura pari opportunità per tutti i cittadini per costruire una comunità equa e progressista.
Uno degli aspetti chiave del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione è il miglioramento dell’integrazione scolastica. Ciò si traduce in azioni mirate a fornire a tutti gli studenti un’istruzione di qualità. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale utilizzare gli strumenti giusti.
Uno tra tutti è il PEI, ovvero il Piano Educativo Individualizzato. Questo dispositivo è fondamentale per il docente di sostegno nel suo ruolo di supporto ai discenti che presentano Bisogni Educativi Speciali.
Il PEI è un documento ufficiale che deve essere redatto annualmente. Lo scopo è quello di fissare gli obiettivi didattici per l’anno scolastico. Ogni docente deve indicare all’interno del PEI gli standard minimi da insegnare nella sua specifica disciplina.
L’origine del PEI risale alla Legge n. 104 del 5 febbraio 1992, che ha introdotto misure e agevolazioni a favore delle persone con disabilità. L’aggiornamento più recente è stato stabilito dal Decreto Interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020.
La definizione del PEI avviene grazie all’impegno del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO). Lo stesso si occupa di sviluppare il piano personalizzato per ciascun alunno con esigenze particolari fin dalla scuola dell’infanzia.
Il documento è soggetto ad aggiornamenti per affrontare eventuali difficoltà che possono emergere nel corso degli anni.
Da chi è composto il Gruppo Di Lavoro Operativo per l’inclusione?
L’importanza del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione nel PEI è indubbia, soprattutto considerando i diversi ruoli chiave che lo compongono.
Il GLO è costituito da varie figure, ciascuna svolgente un ruolo essenziale nell’ambito dell’inclusione. In primo luogo, appare il team dei docenti titolari o il Consiglio di Classe.
Un altro elemento imprescindibile all’interno del GLO è il docente di sostegno, essenziale per gli studenti con disabilità. Egli offre un supporto specifico e personalizzato, contribuendo al benessere e al successo degli alunni nel percorso educativo.
La presidenza del GLO è affidata al dirigente scolastico o a un suo delegato, il quale si occupa di garantire un coordinamento efficace delle attività del gruppo. Un’adeguata gestione e supervisione sono fondamentali per il buon funzionamento del GLO.
La partecipazione attiva dei genitori degli allievi presi in esame è altrettanto rilevante. Coinvolgere i genitori nel processo decisionale permette di creare un ambiente collaborativo.
Inoltre, il GLO beneficia della presenza di figure professionali specifiche, sia all’interno della scuola che esterne a essa.
Le stesse portano con sé competenze specializzate e contribuiscono a garantire un approccio multidisciplinare all’inclusione.
Infine, l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM) dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) nella zona di residenza dello studente gioca un ruolo vitale.
Essa fornisce valutazioni e indicazioni preziose per definire il PEI, tenendo conto del quadro clinico e delle necessità mediche dello studente. In ogni caso, tra gli elementi che compongono il Gruppo Di Lavoro Operativo per l’inclusione ci sono:
- gli specialisti e i terapisti dell’ASL;
- gli specialisti e i terapisti privati segnalati dalla famiglia;
- gli operatori e le operatrici dell’Ente Locale;
- i componenti del GIT ovvero i Gruppi per l’Inclusione Territoriale.
Quando si riunisce il GLO?
La pianificazione degli incontri del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione è imprescindibile. Tutto ciò prevede una distribuzione ragionata degli incontri lungo l’arco dei mesi, che si articola così:
- inizio dell’anno scolastico. Il primo incontro si focalizza sull’approvazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) per l’anno in corso;
- incontri intermedi di verifica. Tali riunioni sono programmate in periodi intermedi durante l’anno scolastico. Il loro scopo principale è quello di monitorare e valutare i progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel PEI;
- incontro finale entro il mese di giugno. Questo incontro conclusivo serve a valutare i risultati ottenuti durante l’anno scolastico appena trascorso. Inoltre, vengono formalizzate le proposte per l’anno successivo, al fine di continuare a migliorare l’inclusione e il supporto fornito.
Seguire questa progettazione ben strutturata garantisce un’adeguata gestione del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione.