Il sostegno didattico

Il sostegno didatticoIl sostegno didattico rappresenta un sostegno prezioso fornito agli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). Questo supporto può essere offerto da molteplici figure.

Si parla di insegnanti, di assistenti educativi e di specialisti dell’apprendimento, ma anche di altri professionisti nel campo dell’educazione.

Esistono diverse forme di sostegno didattico da considerare. Tra queste, vi sono l’assistenza individuale, le lezioni di gruppo, l’insegnamento di abilità specifiche. Infine, c’è l’utilizzo delle tecnologie educative.

Inoltre, il sostegno didattico può essere fornito in vari modi. I docenti possono elargirlo sia a livello individuale che di gruppo, a seconda delle esigenze degli studenti.

Questo approccio consente agli alunni di acquisire una migliore comprensione dei concetti e di sviluppare le proprie capacità di apprendimento. Pertanto, non sorprende che sia stata istituita una figura professionale specifica per svolgere questo compito: il docente di sostegno.

Tuttavia, per diventare un docente di sostegno, gli aspiranti devono partecipare al TFA Sostegno, che attualmente si trova nella fase di selezione dei candidati.

 

Cos’è il sostegno didattico?

Il ruolo dell’insegnante di sostegno richiede una consapevolezza delle responsabilità coinvolte nel garantire un’istruzione accessibile a tutti gli studenti. Di conseguenza, richiede un adeguato supporto didattico.

Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che tale docente sia in grado di comprendere le esigenze individuali di ciascun alunno. Pertanto, è necessaria una formazione appropriata, come ad esempio il TFA Sostegno.

L’introduzione del ruolo dell’insegnante di sostegno è stata avviata con la Legge n. 517 del 4 agosto 1977. Da allora, sono state introdotte diverse normative volte a migliorare il ruolo e le competenze di questo professionista.

La Nota Ministeriale n. 2215 del 26 novembre 2019 ha sottolineato che il compito dell’insegnante di sostegno non riguarda solo gli studenti con disabilità. Infatti, riguarda l’intera classe, diventando un membro a pieno titolo del corpo insegnante.

Inoltre, la categoria dei Bisogni Educativi Speciali è molto ampia e variegata e include diverse situazioni, come:

  • la disabilità;
  • i disturbi evolutivi specifici;
  • gli svantaggi socio-economici, linguistici e culturali.

 

Tutte queste categorie richiedono un supporto che tenga in considerazione le esigenze individuali. Il sostegno didattico, in definitiva, è una strategia educativa. Essa mette gli alunni al centro del processo di apprendimento.

Non solo per lo sviluppo delle competenze culturali, ma anche per quelle personali. Ciò implica considerare sia le difficoltà che il potenziale di ciascuno studente.

Diventare docente di sostegno

L’importanza di una figura professionale specifica nel campo del sostegno didattico è innegabile. Per intraprendere la carriera di docente di sostegno, tuttavia, è necessario ottenere l’abilitazione nel settore.

Il percorso per raggiungere tale abilitazione viene agevolato attraverso il Tirocinio Formativo Attivo. Attualmente, i candidati stanno affrontando una selezione che determinerà la loro ammissione all’anno formativo del TFA Sostegno.

Il TFA Sostegno si sviluppa nel corso di 8 mesi, durante i quali i partecipanti devono acquisire 60 CFU, da distribuire così:

  • 36 CFU negli insegnamenti;
  • 9 CFU di laboratori;
  • 6 CFU di tirocinio diretto;
  • 3 CFU di tirocinio indiretto;
  • 3 CFU per le nuove Tecnologie per l’apprendimento (T.I.C.);
  • 3 CFU per la prova finale.

 

La conclusione fondamentale è che solo dopo aver superato la prova finale, il concorrente potrà ottenere l’abilitazione nel campo della didattica di sostegno. Questo programma articolato è indispensabile, considerata l’importanza del compito che deve essere svolto.

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