TFA Indire: i Requisiti dei Percorsi di Specializzazione per il Sostegno

Docente di Sostegno a scuola

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta lavorando ad un decreto ministeriale di prossima uscita che servirà a disciplinare i percorsi di specializzazione del TFA Sostegno attivati dall’INDIRE, ovvero l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa. Ecco una guida ai requisiti di partecipazione.

Corsi di specializzazione per il sostegno di INDIRE: cosa sono?

I percorsi di specializzazione per il Sostegno offerti dall’INDIRE rappresentano una proposta formativa progettata per rispondere al crescente fabbisogno di docenti qualificati nel supporto a studenti con disabilità. 

I corsi in questione si caratterizzano per un approccio didattico innovativo, l’utilizzo di risorse avanzate e l’integrazione di strumenti digitali aggiornati. L’obiettivo è quello di fornire ai docenti una preparazione teorica e pratica solida per l’adozione di metodologie inclusive.

Il percorso formativo INDIRE prevede l’acquisizione di 30 Crediti Formativi Universitari. Si tratta di una differenza significativa rispetto ai 60 CFU richiesti dai tradizionali percorsi di specializzazione TFA offerti dalle Università. 

Questa caratteristica distintiva ha sollevato giustificate polemiche tra i docenti già qualificati attraverso i corsi TFA, che lamentano una disparità di trattamento

Secondo il parere degli insegnanti già specializzati, infatti, l’impegno necessario per completare il percorso accademico completo non è paragonabile alla facilità dei percorsi con un minor numero di crediti.

Docente di Sostegno a scuola
Partiranno nel 2025 i percorsi di specializzazione del TFA Sostegno attivati dall’INDIRE. Ecco una guida alla scoperta dei requisiti necessari

Tutti i requisiti per accedere al TFA INDIRE

Possono accedere ai percorsi di specializzazione INDIRE, i docenti che soddisfano uno dei seguenti requisiti:

  • Aver svolto almeno tre anni di servizio sul sostegno, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni scolastici;
  • Aver completato un percorso di specializzazione all’estero presso un’università accreditata o un ente autorizzato nel paese di origine, in attesa di riconoscimento, nonostante siano stati superati i termini di legge previsti, ovvero hanno in essere un contenzioso giurisdizionale per mancata conclusione del procedimento entro i termini di legge.

 

Requisiti per i docenti specializzati all’estero

A proposito di docenti che hanno conseguito il titolo di Sostegno all’estero, l’art. 7 della Legge 106/2024 – che disciplina la materia – chiarisce che: 

  • Possono partecipare ai percorsi INDIRE solo coloro che alla data di entrata in vigore del D.L. 69/2024, ossia al 1° giugno 2024, hanno pendente oltre il termine di legge il procedimento amministrativo di riconoscimento (quindi solo se sono decorsi i 120 gg dalla data di protocollazione della domanda di riconoscimento), oppure hanno pendente un contenzioso per mancata conclusione nei termini del procedimento di riconoscimento (dunque solo nel caso in cui si abbia pendente un ricorso avverso il silenzio inadempimento ovvero il conseguente procedimento di ottemperanza in caso di perdurante inerzia della Ministero);
  • All’atto dell’iscrizione al percorso INDIRE l’interessato dovrà rinunciare alla domanda di equipollenza del titolo estero;
  • Con la rinuncia alla domanda di equipollenza si rimane inseriti con riserva nelle GPS, nelle GaE e nelle GM e si mantengono eventuali contratti di supplenza stipulati con riserva, oppure eventuali contratti di ruolo;
  • Con il superamento dei percorsi di formazione si consegue il titolo di specializzazione sul sostegno per il solo grado relativo al percorso di formazione scelto;
  • Conseguita la specializzazione con i corsi INDIRE si consolida la posizione giuridica di chi è stato assunto a tempo determinato o indeterminato e, dunque, si scioglie la riserva.

 

Quando si potrà accedere ai percorsi di INDIRE?

Sarà possibile accedere ai percorsi di specializzazione gestiti dall’INDIRE dal 2025. Ricordiamo che si tratta di una misura transitoria, per cui i corsi in questione saranno validi fino al 31 dicembre 2025.

Il MIM – previo parere del Ministro per le disabilità, del Ministro dell’Università e della Ricerca e dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica – con un decreto ministeriale ancora in fase di elaborazione, stabilirà:

  • Il profilo professionale dei docenti specializzati.
  • I contenuti formativi specifici.
  • I costi massimi per i partecipanti.
  • Le modalità di svolgimento dell’esame finale.
  • I criteri di selezione in caso di domande eccedenti i posti disponibili.

 

Per l’attivazione dei percorsi di specializzazione sul sostegno, il MIM calcola – annualmente – per ciascun grado d’istruzione e sino al 31 dicembre del 2025, il fabbisogno di docenti specializzati per il sostegno didattico degli alunni con disabilità.

Ribadiamo che i percorsi saranno rivolti ai docenti precari con almeno tre anni di servizio, negli ultimi cinque, sul Sostegno nelle scuole statali o paritarie e i docenti che hanno ottenuto il titolo di specializzazione all’estero, a patto che si rispettino i criteri sopracitati.

Quanti crediti valgono?

I partecipanti ai percorsi INDIRE acquisiranno i crediti con costi interamente a loro carico, e dovranno sostenere una prova finale dinanzi a una commissione mista. In caso di domanda eccessiva, un DM del MIM definirà i criteri di selezione, tenendo conto di anzianità e titoli per garantire trasparenza e equità.

Ricordiamo che i percorsi di specializzazione offerti dall’INDIRE prevedono l’acquisizione di 30 CFU, rispetto ai 60 crediti formativi universitari che, invece, si maturano con un percorso tradizionale di formazione specifica, ovvero quello accademico.

Proprio a proposito del numero di crediti notevolmente inferiore rispetto al tradizionale TFA, i docenti già specializzati temono che l’equivalenza formale tra i due percorsi possa ridurre il valore e la qualità riconosciuta al loro titolo, creando disparità e mettendo in discussione la coerenza del sistema formativo.

Tale situazione ha alimentato un dibattito sulla necessità di garantire standard uniformi di formazione e qualificazione per mantenere elevata la preparazione degli insegnanti specializzati nel sostegno scolastico.

Quali sono le alternative al TFA INDIRE per la specializzazione su sostegno? 

I percorsi offerti dall’INDIRE si caratterizzano per una maggiore semplicità rispetto ai corsi attivati dagli Atenei tramite il tradizionale Tirocinio Formativo Attivo (TFA). Questi due percorsi si distinguono notevolmente sotto diversi aspetti, soprattutto per l’impegno richiesto ai candidati.

Il TFA classico, infatti, prevede un percorso formativo di circa nove mesi, con frequenza obbligatoria e lezioni in presenza. 

A differenza dei percorsi INDIRE, che richiedono l’acquisizione di 30 CFU, il TFA sostegno tradizionale comporta il conseguimento di 60 crediti formativi universitari, inclusi 300 ore di tirocinio pratico. Inoltre, è necessario sostenere esami specialistici e affrontare un investimento economico significativo.

In termini di tempo, denaro e impegno personale, i percorsi tradizionali risultano più onerosi rispetto a quelli offerti dall’INDIRE. Tuttavia, tale impegno garantisce una preparazione più solida e riconosciuta su scala nazionale, con una maggiore spendibilità professionale.

Secondo il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, l’introduzione dei percorsi INDIRE potrebbe aggravare ulteriormente la saturazione delle Graduatorie di Sostegno (GPS), già sovraffollate in molte province, in particolare per la classe di concorso ADSS nelle regioni del Centro-Sud. 

Per affrontare questa problematica, i docenti specializzati chiedono l’istituzione di una graduatoria permanente, come previsto dall’articolo 13 del DM 249/2010, che riconosca priorità ai docenti già in possesso di specializzazione.

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