Il futuro del TFA Sostegno VIII ciclo, è ancora incerto. Università e Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) stanno, infatti, cercando una soluzione per consentire ai candidati che non soddisfano il requisito dei 24 CFU (crediti formativi universitari) di partecipare alle selezioni.
L’ipotesi al vaglio è quella di una proroga per il conseguimento dei 24 CFU fino al 31 agosto 2023, che potrebbe comportare un ritardo nella pubblicazione del bando.
Questa discussione è strettamente legata all’attuazione della legge 79/2022 (Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti), che riguarda la riforma della formazione e del reclutamento dei docenti e che finora non è stata completamente implementata.
Il problema principale che ostacola la piena attuazione della riforma riguarda l’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) per i 60 CFU. Senza questo decreto attuativo, non è possibile procedere nella definizione del nuovo percorso formativo abilitante. Né completare il passaggio dai 24 ai 60 CFU.
TFA Sostegno 24 CFU: Ministero e Università
Le Università hanno già comunicato il numero di posti disponibili per il TFA Sostegno VIII ciclo, tenendo conto della loro capacità formativa per l’anno accademico 2022/2023.
I responsabili amministrativi delle singole Università hanno, infatti, rispettato le scadenze, caricando il numero dei posti richiesti sulla piattaforma del MIM entro il 31 gennaio 2023. Così come il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha proceduto all’approvazione dell’VIII ciclo del TFA Sostegno.
Tuttavia, il MIM si trova in una situazione di stallo a causa della riforma del reclutamento docenti introdotta dal precedente Ministro Bianchi, che richiede un decreto attuativo fondamentale per procedere. I tempi di emanazione del DPCM sembrano essere stati prolungati, creando un’incertezza sulle tempistiche.
Ecco perché si sta valutando con molta attenzione l’ipotesi di una proroga dei 24 CFU.
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TFA Sostegno 24 CFU: in arrivo ricorso collettivo e proroga
Molti avvocati specializzati nel campo dell’istruzione stanno raccogliendo i nominativi di coloro che non sono riusciti a conseguire i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, in vista di un possibile ricorso collettivo.
Questa situazione priva, difatti, i candidati del loro legittimo diritto all’istruzione e alla formazione. Poiché non possono partecipare alla nuova selezione a causa del mancato avvio del percorso formativo di 60 CFU previsto dalla legge 79/2022 sul reclutamento.
Al momento, il MIM sta valutando la possibilità di svolgere le prove di selezione del TFA Sostegno 2023 solo dopo aver regolarizzato la situazione di tutti i candidati che non hanno conseguito i 24 CFU.
Si teme che questa situazione possa comportare uno slittamento del TFA Sostegno VIII ciclo all’autunno.
Attualmente, l’impasse tra le Università, pronte ad avviare i percorsi di specializzazione, e il Ministero risulta difficile da risolvere. La proposta di proroga dei 24 CFU è solo una delle possibili soluzioni che sono attualmente sul tavolo.
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