La gestione amministrativa delle scuole italiane è gravata da una serie di pratiche burocratiche di notevole rilevanza. Un esempio tangibile di ciò è rappresentato dal complesso sistema di pagamento supplenze brevi.
Le supplenze temporanee costituiscono un meccanismo cruciale per assicurare la continuità dell’insegnamento agli studenti. Ciò in caso di assenze più o meno prolungate dei docenti titolari e sono soggette a precise disposizioni normative.
Il loro fondamento è rintracciabile nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Strumenti utilizzati per assegnare temporaneamente le cattedre rimaste vacanti.
Da questa pratica, tuttavia, sorge la necessità di approfondire il modo in cui avviene il pagamento delle supplenze brevi.
Informazione di notevole importanza non solo per gli aspiranti docenti. Lo è anche per coloro interessati al funzionamento del sistema educativo.
Pagamento supplenze brevi
La problematica legata al pagamento supplenze brevi si intreccia strettamente con quella dei docenti precari. Gli stessi hanno finalmente visto l’accredito dello stipendio tra il 18 e il 19 gennaio 2024. Il tutto dopo essere stati in servizio dal mese di ottobre 2023 senza alcuna remunerazione.
Questa situazione evidenzia chiaramente l’entità del problema in questione. Il nodo della questione diventa più intricato se si considerano alcuni fattori.
Infatti, nonostante aver svolto il proprio incarico per cinque mesi, in molti casi è si è verificata una situazione. Infatti, i docenti precari hanno ricevuto una retribuzione solamente per due di essi.
La lentezza burocratica nel sistema di pagamento delle supplenze brevi emerge come un fattore aggravante in questo contesto. Un simile scenario non può che generare insoddisfazione tra i docenti e coloro che aspirano a ricoprire tale ruolo.
Per ottenere ulteriori chiarimenti, è necessario fare riferimento a quanto dichiarato nella Nota prot. n. 25954 del 29 settembre 2023.
Nota ministeriale
Per ottenere ulteriori dettagli riguardo al pagamento supplenze brevi, è possibile consultare delle informazioni. Le stesse sono fornite nella precedente comunicazione ministeriale.
Il suo oggetto, infatti, è «A.S. 2023/2024 – Assegnazione integrativa al Programma Annuale 2023 – periodo settembre-dicembre 2023 e comunicazione preventiva del Programma Annuale 2024 – periodo gennaio-agosto 2024».
Qui è presente un paragrafo dedicato alle supplenze brevi e saltuarie. Con l’obiettivo di garantire il corretto rispetto delle disposizioni del DPCM del 31 agosto 2016.
Per ottenere ciò, si richiede all’ente scolastico di fare riferimento alle istruzioni tecniche e operative fornite dalla Direzione Generale. Il tutto come indicato nella Circolare 6 – protocollo n. 16294 del 28 ottobre 2016.
Si vuole è assicurare il tempestivo pagamento delle retribuzioni al personale scolastico supplente a breve e saltuario. Ciò entro un periodo massimo di 30 giorni.
Alla fine del contratto o di ogni mese per contratti più estesi, il DSGA e il DS esaminano attentamente i dati trasmessi. Ciò entro 3 giorni lavorativi dalla fine del mese di riferimento.
Attraverso l’utilizzo del SIDI, concedono rapidamente l’autorizzazione al pagamento. Un passo non richiesto per gli incarichi di religione.
Inoltre, trasmettono questa autorizzazione a NoiPA attraverso il medesimo sistema. Il processo si completa con l’invio del contratto da parte di NoiPA, previamente autorizzato da DSGA e DS.
Il contatto è inviato al Sistema Spese della Ragioneria Generale dello Stato, dove avviene la verifica della capacità finanziaria finale. In caso di esito positivo, vengono generati i cedolini e si procede con la liquidazione delle retribuzioni mensili.
Nel caso di esito negativo, l’ufficio competente della Direzione Generale assegna le risorse finanziarie necessarie ai singoli POS dell’istituzione scolastica.
Il tutto basandosi sul fabbisogno calcolato per ciascuna rata. Ciò nel rispetto dei limiti degli stanziamenti di bilancio previsti dalla normativa vigente.
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