La differenza tra ASACOM e OSA: cosa cambia?

Gioco che rappresenta figure professionali sanitarie

Le figure professionali dell’Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione e dell’Operatore Socio-Assistenziale sono specializzate nel supporto diretto a persone fragili. Ci sono, però, delle sostanziali differenze tra il ruolo dell’ASACOM e quello dell’OSA che approfondiremo nel corso del nostro articolo.

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Perché ASACOM e OSA non sono la stessa cosa

Dando un primo sguardo superficiale, le figure professionali dell’ASACOM e dell’OSA possono apparire molto simili in quanto a mansioni da svolgere e ruoli da ricoprire all’interno delle strutture in cui operano, ma in realtà sono molto diverse fra loro. Nei fatti, le differenze tra ASACOM e OSA sono molte, poiché questi due professionisti svolgono ruoli distinti e prestano servizio in contesti diversi. 

L’Operatore Socio Assistenziale opera in contesti che richiedono assistenza, come case di cura o a domicilio, e si occupa di fornire assistenza pratica e fisica a persone con difficoltà quotidiane, come anziani o malati.

L’Assistente Specializzato all’Autonomia e alla Comunicazione, invece, è una figura educativa che lavora principalmente nelle scuole, a supporto dell’autonomia e della comunicazione di studenti con disabilità, per favorire la loro integrazione scolastica e sociale. Il lavoro dell’ASACOM si concentra sulle tecniche per facilitare la comunicazione, come il linguaggio dei segni o l’uso di ausili tecnologici. 

Mentre l’ASACOM si focalizza sull’aspetto educativo e inclusivo, l’OSA è specializzato nel soddisfare i bisogni primari e nel migliorare la qualità di vita attraverso il supporto quotidiano.

Cosa vuol dire ASACOM? 

L’acronimo ASACOM – Assistente Specializzato all’Autonomia e alla Comunicazione – indica una figura professionale specializzata nel supportare l’autonomia e la comunicazione di persone con disabilità, soprattutto in ambito scolastico. È un ruolo mirato a favorire l’inclusione di studenti con disabilità sensoriali, fisiche o cognitive.

Questi professionisti operano principalmente nelle scuole – dalle scuole dell’infanzia fino agli istituti superiori – e, di conseguenza, lavorano con bambini e ragazzi affetti da disabilità fisiche, sensoriali (come non vedenti o non udenti) o difficoltà di comunicazione.

Tra i compiti principali che un ASACOM svolge, troviamo:

  • supportare l’autonomia personale degli studenti durante la giornata scolastica (es. accesso alle strutture, movimento autonomo);
  • facilitare la comunicazione tra lo studente, i compagni e gli insegnanti, utilizzando tecniche specifiche come il linguaggio dei segni o altre modalità assistive;
  • favorire l’integrazione scolastica, aiutando gli studenti a partecipare attivamente alla vita scolastica;
  • collaborazione con insegnanti di sostegno e altri professionisti scolastici per creare un ambiente inclusivo.

 

Cosa vuol dire OSA? 

L’OSA – Operatore Socio Assistenziale – fornisce assistenza e supporto a persone con difficoltà come anziani, disabili, o persone malate, sia a domicilio che in strutture sanitarie o assistenziali.

In effetti questa categoria di operatori lavora, principalmente, in strutture sanitarie, residenze per anziani, comunità, oppure a domicilio, svolgendo attività di assistenza alla persona (igiene personale, somministrazione di pasti, aiuto nella mobilità).

Fra le mansioni principali che un OSA svolge, troviamo:

  • assistenza per bisogni primari (alimentazione, vestizione, igiene);
  • supporto psicologico e relazionale;
  • aiuto nel mantenimento dell’autonomia residua;
  • collaborazione con altre figure sanitarie, come infermieri o medici;
  • supporto pratico per migliorare la qualità di vita dei pazienti.

 

Gli sbocchi lavorativi dell’ASACOM e quelli dell’OSA 

Considerando che l’OSA fornisce assistenza fisica e pratica, mentre l’ASACOM si focalizza sulla comunicazione e inclusione scolastica, è di facile intuizione che i due professionisti lavorano, sostanzialmente, in contesti diversi.

Gli sbocchi lavorativi dell’ASACOM e dell’OSA, infatti, riflettono le loro diverse specializzazioni. L’Assistente Specializzato all’Autonomia e alla Comunicazione trova impiego soprattutto in ambito scolastico, ma può operare anche in contesti privati quali: 

  • Centri diurni: strutture che ospitano persone con disabilità per attività educative e ricreative durante il giorno, con lo scopo di sviluppare autonomia e socialità.
  • Case famiglia: qui l’ASACOM lavora a stretto contatto con persone che necessitano di assistenza quotidiana, favorendo il loro coinvolgimento in attività comunitarie e lo sviluppo delle capacità relazionali.
  • Ludoteche: all’interno di questi spazi ricreativi ed educativi per bambini, l’Assistente aiuta i piccoli con disabilità a partecipare alle attività in modo inclusivo e sicuro
  • Cooperative socio-assistenziali: le cooperative offrono vari servizi assistenziali e rappresentano uno dei principali datori di lavoro per gli ASACOM. Queste strutture operano a livello territoriale per promuovere l’integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità. 

 

Di contro, l’OSA fornisce assistenza a persone anziane, disabili o malate e dunque lavora principalmente in ambito sanitario e assistenziale, in strutture come: 

 

  • Case di riposo.
  • Residenze per anziani. 
  • Ospedali.
  • Centri diurni.
  • A domicilio. 
  • Cooperative sociali o enti del terzo settore che offrono servizi di assistenza e cura.

 

Battito cardiaco
La differenza tra ASACOM e OSA è notevole, poiché questi due professionisti svolgono ruoli distinti e prestano servizio in contesti diversi.

Cosa fa l’ASACOM a scuola? E l’OSA? 

Avere la qualifica di OSA può risultare molto vantaggioso nelle scuole, poiché fornisce 1 punto per la figura di Collaboratore scolastico del personale ATA e, inoltre, suddetta qualifica professionale rappresenta anche un titolo richiesto nei requisiti di accesso del Bando ATA III Fascia per il ruolo di Operatore scolastico.

Per ciò che concerne l’ASACOM, invece, esso svolge un ruolo fondamentale per garantire che gli alunni con disabilità possano seguire il percorso di studi in maniera inclusiva. Tra le sue mansioni rientrano:

  • Supportare l’alunno nelle attività didattiche quotidiane, adattando le metodologie di insegnamento alle sue capacità e necessità.
  • Facilitare la comunicazione tra l’alunno, gli insegnanti e i compagni, soprattutto nel caso di studenti con difficoltà sensoriali o cognitive.​
  • Partecipare alla stesura e all’implementazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), che stabilisce gli obiettivi educativi specifici per ogni alunno con disabilità.

 

La differenza nello stipendio tra ASACOM e OSA

Se guardiamo alle differenze tra ASACOM e OSA, non possiamo non fare riferimento ai diversi trattamenti economici riservati a queste due categorie di professionisti. Lo stipendio per un Assistente alla Comunicazione e un Operatore Socio Assistenziale varia a seconda di diversi fattori tra cui il tipo di contratto, l’area geografica e l’ambito lavorativo.

L’Operatore Socio-Assistenziale ha uno stipendio medio che si aggira sui 1.000-1.200 euro al mese, ma può variare in base all’esperienza e alla specifica area di lavoro. Gli OSA che operano in ambito privato o residenziale possono guadagnare di più, ma in generale il loro salario è spesso leggermente inferiore a quello di un ASACOM.

Lo stipendio di un ASACOM può variare tra i 1.200 e i 1.600 euro al mese, in media anche se questa cifra può essere inferiore se il lavoro è a tempo parziale o in base a contratti precari, molto comuni in questo settore. Per un ASACOM che lavora a tempo pieno nelle scuole, il compenso può raggiungere circa 1.520 euro mensili lordi, corrispondenti a circa 18.240 euro annui.

In definitiva, anche se le differenze non sono estremamente marcate, gli ASACOM tendono a guadagnare di più, specialmente con contratti a tempo pieno o in ambiti specialistici come l’assistenza scolastica.

Diventare ASACOM oppure OSA: la formazione 

Per diventare Assistente Specializzato all’Autonomia e alla Comunicazione bisogna frequentare un Corso di ASACOM, il cui accesso è subordinato al possesso di due requisiti basilari: la maggiore età e il diploma oppure la licenza media + Qualificazione EQF3 come titolo di studio minimo.  

È importante scegliere un Corso riconosciuto che permetta di acquisire le giuste competenze per compensare le difficoltà comunicative e relazionali che sono diretta conseguenza della condizione di disabilità. Un Corso validato dal MIM permette di ottenere un Attestato di qualifica professionale rilasciato ai sensi del D.lgs 13/2013 già art 14 legge 845/78. Inoltre:

  • Vale 1 punto nelle graduatorie scolastiche ATA per il Collaboratore Scolastico (Tabelle Aggiorn.2024).
  • La qualifica Professionale è riconosciuta con 1 Punto per la figura ATA dell’Operatore Scolastico (secondo l’ultima tabella ministeriale).
  • La qualifica risulta spendibile su tutto il territorio nazionale;

 

Per diventare Operatore Socio Assistenziale, basta avere la licenza di scuola secondaria di primo grado e frequentare un Corso OSA che permette di ottenere l’Attestato di qualifica professionale ai sensi del D.lgs 13/2013 già art 14 legge 845/78. Frequentando il Corso, si ottiene 1 punto ATA come Collaboratore scolastico e si rispetta il requisito d’accesso per l’Operatore scolastico nel Bando ATA di III fascia.

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