Quali sono le varie forme di supplenze?

Poter occupare una cattedra per un periodo più o meno lungo è quanto si auspicano diversi docenti. Per poter fare ciò bisogna ottenere una supplenza. Ma quali sono le varie forme di supplenze? Si tratta sicuramente di un elemento da conoscere se si vuole essere integrati nell’universo dell’istruzione.

Con questo mezzo, infatti, il dirigente dell’amministrazione scolastica territorialmente competente ed i dirigenti scolastici cercano di arginare la carenza di professionisti all’interno dei vari istituti. Una buona opportunità da apprendere e tenere in considerazione.

 

Le supplenze docenti. A cosa servono?

Quando in una scuola si rischia di avere una cattedra vacante, il dirigente dell’amministrazione scolastica territorialmente competente corre immediatamente ai ripari. Lo fa attraverso le supplenze docenti che possono avere numerose origini e caratteristiche.

I modi per poter procurarsi gli insegnanti mancanti sono diversi. Le scuole, infatti, possono fare affidamento alle GPS, alle GI, ma anche alle Messe a Disposizione inviate in maniera autonoma dai candidati.

In ogni caso, le supplenze docenti servono a sostituire il professore di ruolo che si assenta per alcuni giorni o anche per svariati mesi. In tal modo, gli studenti non saranno privati della propria istruzione e gli sarà consentito continuare a frequentare le lezioni di una determinata materia.

 

Le varie forme di supplenze. Quali sono?

Risulta ora importante snocciolare le supplenze docenti rispondendo al quesito: quali sono? Tra di esse compare quella che ha il proprio termine con la conclusione dell’anno scolastico, ovvero il 31 agosto. Qui non è presente un insegnante di ruolo e si cerca un vicario per l’intero arco dell’anno scolastico.

Un altro tipo di supplenza molto ambita è quella fino al termine delle attività didattiche. In questo caso, la durata dell’incarico è prevista sino al 30 giugno. Per questa posizione vi è un titolare, ma non può svolgere le proprie mansioni per quello specifico anno scolastico.

Discorso a parte va fatto per gli spezzoni. Queste supplenze sono a breve periodo e, solitamente, vengono espletate attraverso le Graduatorie di Istituto e non con le GPS, come avviene per le precedenti. Gli spezzoni inferiori o pari a 6 ore, in particolare, possono anche essere ricoperti dai docenti interni a quello specifico plesso.

Tutto ciò è fondamentale per poter permettere al docente di acquisire maggiore punteggio nelle graduatorie. Il minimo di punti ottenuti sono 2 per una supplenza dai 16 giorni fino ai 45, mentre il massimo sono 12 punti che si conquistano dai 166 giorni in poi.

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