Una delle grandi novità della nuova riforma relativa alle regole per la formazione iniziale e continua e per il reclutamento dei docenti voluta dal Ministro dell’Istruzione Bianchi prevede l’introduzione dei 60 CFU. Il decreto legge n. 36 del 30 aprile 2022, fresco di approvazione del Senato (con tanto di voto di fiducia), è ora in discussione alla Camera. La definitiva conversione in legge arriverà entro il 29 giugno. Tanti i cambiamenti previsti. Ma tanta anche la rabbia dei sindacati e le contestazioni delle forze politiche che continuano a chiedere sostanziali modifiche del testo.
I crediti formativi universitari nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche restano imprescindibili. Ma saranno “potenziati”, approfonditi e migliorati. Almeno questa è l’intenzione del Ministro Bianchi. Tuttavia, per partecipare al concorso scuola, fino al 2024 saranno sufficienti 24 o 30 CFU.
Concorso scuola, fino al 2024 saranno sufficienti 24 o 30 CFU
Attuare delle riforme ed innovare un sistema più o meno consolidato, comporta un periodo di transizione e di assestamento. E sarà così anche per il decreto n. 36/2022. Fino al 31 dicembre 2024, infatti, potranno accedere ai concorsi (senza abilitazione) anche coloro che sono in possesso dei ben noti 24 CFU (attuale requisito d’accesso). Purché conseguiti entro ottobre 2022.
Allo stesso modo sarà consentita la partecipazione ai concorsi scuola anche a quanti abbiano conseguito almeno 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione. Fermo restando, in entrambi i casi, il possesso del necessario titolo di studio per la specifica classe di concorso. I restanti crediti dovranno, ad ogni modo, essere conseguiti obbligatoriamente dopo l’eventuale superamento del concorso stesso.
Concorso scuola, fino al 2024 saranno sufficienti 24 o 30 CFU. Come conseguire i 60 CFU?
Sono previste due modalità di acquisizione dei 60 CFU. Sarà, infatti, possibile ottenerli sia all’interno del tradizionale percorso di studio universitario (in aggiunta ai crediti necessari per il conseguimento della laurea), sia dopo la laurea stessa. In pratica, ieri come oggi, chi aspira a diventare insegnante a tutti gli effetti, deve necessariamente fare i conti con i CFU.