Corsi riconosciuti dal MIUR che danno punteggio

Corsi riconosciuti dal miur che danno punteggio

Oltre ai mesi o agli anni di servizio ciò che fa salire la propria posizione nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono: master universitari, corsi di perfezionamento, corsi di informatica e corsi di lingue che danno punteggio e sono riconosciuti dal MIUR.

Però è necessario fare attenzione, perché non tutti i corsi attribuiscono punteggio nelle graduatorie, infatti è necessario che i corsi siano effettivamente riconosciuti dal MIUR per essere considerati dei titoli validi.

Corsi riconosciuti dal MIUR che danno punteggio

I principali titoli e certificazioni che permettono di aumentare il proprio punteggio nelle graduatorie docenti sono:

  • master universitari di primo e secondo livello, che conferiscono un punto;
  • le certificazioni linguistiche, che conferiscono, secondo il livello raggiunto, rispettivamente:
    • livello B2, punti 3,
    • livello C1, punti 4,
    • livello C2, punti 6;
  • Corsi di perfezionamento, che conferiscono 1 punto;
  • corso CLIL, che conferisce un punto come gli altri corsi di perfezionamento, ma se abbinato ad una certificazione linguistica, esso può conferire anche 3 punti in più;
  • corsi di informatica, che nelle GPS vengono valutate fino a un massimo di 2 punti (ogni certificazione informatica vale 0,50 punti in graduatoria, infatti i docenti possono presentare un massimo di 4 certificazioni informatiche per le GPS).
 
Corsi riconosciuti dal miur che danno punteggio
 

Riguardo alle Certificazioni Informatiche c’è da fare un ulteriore precisazione: se il docente desidera può acquisirne anche più di 4 normalmente, ma per le GPS non se ne possono conteggiare di più per ottenere più punti.

Nelle GPS è stato stabilito dal Ministero che 4 è limite massimo di certificazioni di questo tipo valide e presentabili per aumentare il punteggio.

Master Universitari riconosciuti dal MIUR: quanti punti valgono?

I master universitari riconosciuti dal MIUR rilasciano 60 crediti formativi e vengono valutati 1 punto in più nelle graduatorie GPS.

La differenza tra i master di I e II livello è data deriva dal sistema universitario italiano: il primo livello corrisponde al secondo ciclo, dunque è possibile accedere con il possesso di una laurea triennale, mentre il secondo livello corrisponde al terzo ciclo, quindi diventa necessario come requisito di accesso il possesso di una laurea magistrale o specialistica, oppure del vecchio ordinamento.

I master universitari sono corsi di alta formazione permanente e ricorrente, che permettono di specializzarsi in un ambito ben definito, al fine di ricevere una formazione finalizzata all’inserimento del mondo lavorativo. 

Frequentare un master di primo o secondo livello è un valore aggiunto per la propria formazione e può aumentare il punteggio in concorsi pubblici o selezioni del personale, per questo è una scelta tenuta in gran considerazione da molti docenti, in particolare quando si tratta di acquisire nuove competenze e aumentare il punteggio in graduatoria.

 

Certificazioni linguistiche: quanto valgono in graduatoria?

La conoscenza almeno intermedia di una lingua europea, in particolare l’inglese, è ormai requisito indispensabile per lo studio e per il lavoro.

Il possesso di una certificazione linguistica in particolare è richiesto anche a docenti e aspiranti docenti. 

Le certificazioni linguistiche sono documenti che attestano la competenza in una lingua straniera di una persona, in modo obiettivo e riconosciuto a livello nazionale e/o internazionale.

In Europa i livelli di competenza in una lingua straniera sono definiti dal Quadro Comune europeo di riferimento per le lingue (QCER), che prevede sei livelli di competenza linguistica, dai livelli base ai livelli di padronanza.

Il livello di competenza più richiesto è in genere il livello B2. 

Le certificazioni linguistiche sono necessarie per vivere, studiare o lavorare in diversi paesi del mondo e sono riconosciute a livello internazionale.

È possibile acquisire una certificazione linguistica superando un esame ufficiale, anche seguendo corsi online, come per esempio i numerosi corsi di inglese con certificazione offerti dalla Scuola Moscati.

Corsi di perfezionamento: quanti punti in graduatoria docenti?

corsi di perfezionamento, anche noti come corsi di alta formazione, non richiedono necessariamente una laurea e possono essere promossi da enti pubblici e privati.

Offrono programmi di aggiornamento professionale, scientifico e culturale e possono essere frequentati anche da neodiplomati o professionisti già avviati.

La durata di questi percorsi formativi varia, ma di solito è al massimo di un anno con frequenza obbligatoria.

Non rilasciano un titolo accademico, ma un attestato di partecipazione, che certifica le competenze acquisite durante il corso.

Possono rilasciare dai 10 ai 25 Crediti Formativi Universitari e possono essere seguiti anche online.

L’iscrizione a un corso di perfezionamento è compatibile con l’iscrizione contemporanea a corsi di laurea, laurea magistrale, dottorati e master.

Corso CLIL: la combinazione per ottenere più punti

Il Metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning) prevede l’insegnamento di materie curriculari della scuola secondaria in una lingua straniera, integrando così l’apprendimento della lingua e della disciplina non linguistica.

Questa metodologia didattica sta diventando sempre più diffusa in Europa, come dimostra la Raccomandazione della Commissione Europea del 2012.

Il CLIL  è un approccio didattico che prevede l’insegnamento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera.

Questo metodo mira ad ampliare la conoscenza di un argomento e a costruire una competenza disciplinare più solida, consentendo agli studenti di utilizzare subito la lingua, in modo motivante.

Il CLIL richiede competenze linguistiche avanzate e metodologico-didattiche acquisite attraverso corsi di formazione universitari di 60 CFU per i docenti in formazione iniziale e di 20 CFU per i docenti in servizio.

Il metodo CLIL è finalizzato a sviluppare competenze spendibili in vari contesti al di fuori di quello scolastico, favorendo l’autonomia procedurale dei discenti e basandosi su un’organizzazione attenta delle attività da proporre alla classe.

Certificazione informatiche

Nell’insieme delle certificazioni informatiche per docenti vi sono:

  • LIM, che attesta l’acquisizione delle conoscenze per utilizzare la Lavagna Interattiva Multimediale nelle scuole italiane;
  • Tablet, che attesta le competenze dei docenti nell’uso didattico dei tablet;
  • Coding, che riguarda i linguaggi di programmazione e mira a sviluppare il pensiero logico e computazionale;
  • Strumenti innovativi, noto anche come Google Workspace for Education, mira a sviluppare una vasta gamma di competenze digitali per l’inclusione scolastica e la didattica digitale;
  • EIPASS, European Informatic Passport, è il patentino europeo per l’utilizzo del computer;
  • Pekit, che riguarda anche l’uso del PC.

È importante tenere a mente che, non solo i docenti, ma anche il personale ATA ha bisogno di acquisire certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR per migliorare la propria posizione nelle graduatorie.

Questo può essere utile per aumentare il punteggio sia nelle graduatorie docenti, sia per il personale ATA stesso.

Tra le certificazioni utili per il personale ATA vi sono:

  • il corso di dattilografia, utile agli Assistenti Amministrativi (vale un punto per loro) riguarda la scrittura “alla cieca” tramite la tastiera del computer;
  • il Corso Pekit Expert,
  • il corso EIPASS 7 Moduli.

Attenzione però: le regole relative all’attribuzione dei punti nelle graduatorie ATA sono un po’ più complesse rispetto a quelle dei docenti, infatti i punti attribuiti possono variare a seconda del ruolo occupato dal dipendente.

Cerchiamo di capire meglio questo concetto con un esempio pratico: il corso Pekit e il corso EIPASS possono corrispondere a 0,6 punti in più per gli assistenti amministrativi, gli assistenti tecnici, i cuochi e gli infermieri, ma solo a 0,3 punti in più per i collaboratori scolastici, i guardarobieri e gli addetti alle aziende agrarie.

Come accertarsi che i corsi siano riconosciuti dal MIUR e validi per il punteggio

Il Ministero ha stabilito le procedure per accreditare, qualificare e riconoscere i corsi offerti dagli enti che forniscono formazione al personale scolastico, certificando e garantendo la qualità delle iniziative formative attraverso la Direttiva 170 del 21 marzo 2016.

Cosa significa tutto ciò? Che le organizzazioni interessate (scuole, enti di formazione, accademie, etc) dovranno presentare una richiesta di accreditamento per i singoli corsi seguendo la suddetta direttiva.

Piattaforma SOFIA

Il Ministero ha istituito una piattaforma online per la governance della formazione, chiamata SOFIA, per l’accreditamento, la qualificazione e il riconoscimento dei corsi offerti dai fornitori di formazione e per il matching tra offerta e domanda di formazione.

Dopo aver raccolto ed esaminato le richieste ricevute, il MIUR determina e aggiorna due elenchi contenenti:

  • enti accreditati che intendono offrire formazione per il settore scolastico e associazioni disciplinari collegate a comunità scientifiche,
  • associazioni professionali riconosciute del personale scolastico che intendono collaborare con le scuole, singolarmente o in rete, per offrire formazione al personale in relazione alle specifiche esigenze dell’offerta formativa.

La piattaforma SOFIA è dedicata alla formazione in generale.

Piattaforma Enti Certificatori Lingue Straniere

Per quanto riguarda le lingue straniere, a partire dal 12 aprile 2022, è disponibile una nuova piattaforma, la Piattaforma Enti Certificatori Lingue Straniere, che consente:

  • Al personale scolastico di visualizzare l’elenco degli enti accreditati;
  • Agli enti di presentare l’istanza di accreditamento presso l’elenco ufficiale del Ministero dell’Istruzione.

I requisiti per il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico sono riportati nel Decreto Ministeriale n. 62 del 10 marzo 2022.

Per il riconoscimento delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera, vengono considerati fondamentali i seguenti requisiti:

  • conformità al Quadro comune europeo di riconoscenza delle lingue (QCER) e, in particolare, alla scala dei sei livelli specificati nella Scala Globale e nella Griglia di Autovalutazione;
  • attestazione del livello finale di competenza linguistico-comunicativa del candidato descritto in base ai descrittori del QCER;
  • valutazione dei livelli di competenza raggiunti in ciascuna delle abilità di comprensione, interazione e produzione orale e scritta;
  • presentazione, da parte dell’Ente certificatore, di una tabella di conversione dei livelli di competenza raggiunti nelle varie prove e delle corrispondenti valutazioni assegnate, con quelli previsti dal QCER.
 

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