Le novità TFA Sostegno 2023

Le novità TFA Sostegno 2023

Novità TFA Sostegno 2023Il TFA Sostegno è una componente fondamentale per ottenere l’abilitazione nel settore. Anche se il bando dell’VIII ciclo non è ancora stato pubblicato, sembra che ci siano delle novità TFA Sostegno 2023.

Tali modifiche sono state introdotte in seguito alle decisioni prese dal governo. In particolare, il tutto è nato con il Decreto-Legge n.44 del 22 aprile 2023, noto anche come Decreto PA.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha recentemente espresso la sua opinione sulle disposizioni urgenti per rafforzare la capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. Il documento ha incluso anche le novità riguardanti il TFA Sostegno 2023.

Infatti, il TFA Sostegno 2023 rappresenta un’opportunità importante per i docenti di sostegno. Il percorso fornirà loro una formazione specifica per svolgere al meglio il proprio lavoro.

 

Le recenti novità TFA Sostegno 2023

Per partecipare al TFA Sostegno 2023, i candidati devono possedere i requisiti necessari. I candidati devono superare la selezione iniziale, composta da una prova preselettiva, una prova orale e una prova scritta.

In seguito, i vincitori delle stesse possono intraprendere l’anno formativo che si concluderà con l’ottenimento dell’abilitazione. Quindi, l’accesso al Tirocinio Formativo Attivo è a numero chiuso.

Ciò significa che ci sarà una selezione iniziale per scegliere i candidati più adatti a diventare i docenti di sostegno della scuola del futuro. 

Tuttavia, il D.L. menzionato offre anche la possibilità di accedere direttamente al TFA, senza dover affrontare le prove preliminari.

Questa è una delle novità TFA Sostegno 2023. In particolare, nella normativa, si può leggere che:

«Fino al termine del periodo transitorio di cui al comma 1, ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità accedono, nei limiti della riserva di posti stabilita con decreto del Ministero dell’Università e della ricerca, di concerto con il Ministero dell’istruzione, coloro, ivi compresi i docenti assunti a tempo indeterminato nei ruoli dello Stato, che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione».

Di conseguenza, i docenti che hanno almeno 3 anni di servizio sul posto di sostegno possono beneficiare di una fase transitoria. Devono essere anni di servizio anche non consecutivi, ma svolti negli ultimi 5 anni.

 

L’accesso diretto

Le novità TFA Sostegno 2023, quindi, sono essenziali per comprendere come ottenere l’abilitazione sul sostegno. L’accesso diretto, però, può prevedere anche un pubblico più ampio.

In merito si era già espresso il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Infatti, nell’articolo n. 4, comma n. 4, si parla di ammessi in soprannumero.

Qui ci sono coloro che nei precedenti cicli del TFA Sostegno:

  • abbiano sospeso il percorso. Quindi, pur trovandosi in posizione utile, non si sono iscritti a proprio tempo al TFA;
  • siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
  • siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito. Nonostante ciò, non sono apparsi in posizione utile.

 

Come si svolgono le prove preselettive TFA

Chi non è incluso nei casi precedentemente menzionati deve affrontare le prove preliminari nonostante la presenza delle novità TFA Sostegno 2023. I test in questione si dividono in:

  • una prova preselettiva;
  • una o più prove scritte;
  • una prova orale.


La
prova preselettiva consiste in 60 domande a risposta multipla da completare entro 2 ore. Di queste, almeno 20 valutano le competenze linguistiche, mentre i restanti verificano la comprensione dei testi in italiano.

Per ogni risposta corretta si otterranno 0,5 punti, mentre non si avrà alcun punteggio per le risposte errate o non date.

La prova scritta, invece, si basa sulle tematiche della precedente, ma in maniera più approfondita. Infatti, in tal caso i candidati devono cimentarsi con delle domande aperte.

Infine, nella prova orale ai concorrenti vengono richieste anche le motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questa carriera lavorativa.

 

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