L’organico ATA è tra le tematiche da snocciolare e conoscere se si vuole entrare a far parte del personale ATA 2023. Questa dicitura, infatti, indica il personale amministrativo, tecnico e ausiliario che opera nelle scuole.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, stabilisce la consistenza dell’organico del personale ATA. Tale decisione è stata presa con il parere della Conferenza Unificata e per ogni Ufficio scolastico regionale.
Il decreto interministeriale deve poi essere trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione. L’organico ATA, inoltre, è stato suddiviso in due tronconi: l’organico di diritto e l’organico di fatto.
Coloro che desiderano intraprendere questa carriera sono in attesa del nuovo bando che verrà emesso dal MIM. Per questo motivo, è importante avere una chiara comprensione dell’organico ATA.
Organico di diritto e organico di fatto ATA
L’organico ATA è costituito da due parti: l’organico di diritto e l’organico di fatto. L’organico di diritto è una previsione basata sul numero di studenti iscritti e sulla quantità di classi autorizzate.
Una volta scadute le iscrizioni, l’organico di diritto può subire delle modifiche, dando origine all’organico di fatto. Quest’ultimo è una rappresentazione reale della situazione, che tiene conto del numero effettivo di studenti iscritti e delle classi autorizzate.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito fornisce agli Uffici scolastici regionali delle precise indicazioni per adeguare l’organico di diritto alle situazioni di fatto.
Questo è necessario per garantire e assicurare la funzionalità e l’efficienza dei servizi scolastici. In particolare, si parla di quelli che non sono stati assicurati durante la definizione dell’organico di diritto.
In arrivo il nuovo decreto
Sembra che il Ministero dell’Istruzione e del Merito stia per emanare un decreto riguardante l’organico ATA per gli anni scolastici 2022/2025.
Secondo quanto riportato dal sito della FLC CGIL, durante l’informativa tenutasi il 27 febbraio 2023, sono stati autorizzati 204.449 posti.
Tale decisione rappresenta un importante passo avanti nella gestione del personale scolastico. Il prossimo decreto confermerà che i posti di lavoro messi a disposizione rimarranno sostanzialmente invariati dallo scorso anno.
La ripartizione regionale e provinciale terrà conto della presenza di alunni con disabilità certificata. Si parla anche delle situazioni di disagio locale e dei fenomeni di abbandono scolastico.
Ciò permetterà di prendere in considerazione le esigenze specifiche di ogni territorio. Attendiamo quindi l’uscita del decreto per avere conferma di quanto appena detto.