Le Mansioni del Collaboratore Scolastico: Quali e Quante Sono?

Collaboratore scolastico a lavoro
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Guida al profilo professionale e ai compiti dell’ex bidello

Figura cardine del personale ATA, il collaboratore scolastico è un membro insostituibile dello staff scolastico.

Si tratta di un professionista che lavora a supporto di docenti, staff amministrativo e studenti. Il corretto svolgimento dei compiti del collaboratore scolastico garantisce la pulizia e la sicurezza delle strutture scolastiche.

Prima di vedere insieme chi è e quali sono le mansioni di quello che un tempo era chiamato bidello, iniziamo inquadrando a livello normativo questa figura professionale.

Di Quale Categoria di Lavoratori fa Parte il CS?

La posizione del CS è disciplinata dal CCNL: è difatti inquadrato nel comparto del personale ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario).

Appartengono a questa categoria i dipendenti che svolgono attività caratterizzate da:

  • conoscenze di tipo operativo generale (la base teorica di conoscenza è acquisibile con la scuola dell’obbligo) e conoscenze pratiche acquisibili sul campo o attraverso brevi corsi di addestramento;
  • contenuto di tipo ausiliario rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi;
  • problematiche lavorative di tipo semplice, con bassa ampiezza delle soluzioni possibili;
  • relazioni organizzative interne di tipo semplice tra due soggetti interagenti, relazioni esterne di tipo informale o informativo;
  • guida di automezzi che richiedono la patente B.

L’inquadramento normativo: cosa cambia con il nuovo CCNL

In base alle novità introdotte dal nuovo CCNL Scuola, il collaboratore scolastico non fare più parte dell’area A del personale ATA, ma di una nuova area denominata “collaboratori”.

In questa nuova categoria rientrano i lavoratori che eseguono attività caratterizzata da procedure definite, anche in sequenze diversificate, che possono richiedere l’uso di strumentazione.

Ci sono dunque delle specifiche professionali comuni, individuate sempre nel nuovo CCNL Scuola, che accomunano tutti coloro che fanno parte dell’area “collaboratori”:

  • il possesso di almeno un diploma di qualifica triennale;
  • la capacità di utilizzare competenze e conoscenze per svolgere i compiti assegnati all’interno di una gamma definita di variabili di contesto;
  • la responsabilità e la precisione nell’esecuzione di compiti assegnati secondo criteri prestabiliti;
  • la possibilità di agire in certe occasioni in autonomia, ma all’interno di un contesto strutturato e quindi con un numero limitato di situazioni diversificate.

Sarà comunque possibile per i collaboratori ATA cambiare categoria e salire di livello, per entrare nell’area degli “operatori”, che è gerarchicamente sopra a quella dei “collaboratori”.

Per passare da un’area a un’altra il collaboratore scolastico deve seguire una procedura comparativa basata su:
• valutazione positiva negli ultimi 3 anni in servizio,
• assenza di provvedimenti disciplinari,
• possesso di titoli di studio o competenze professionali aggiuntive rispetto a quelle previste per l’accesso all’area per chi partecipa al bando la prima volta,
• valutazione del numero e della tipologia di incarichi ricoperti.

Come diventare collaboratore scolastico: requisiti e percorso

Secondo la normativa italiana, per poter diventare collaboratore scolastico ATA è necessario essere in possesso del Diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale, oppure di un “Certificato di competenze” relativo al primo triennio del percorso di studi, da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione.

Appurato il possesso dei requisiti, per poter svolgere le proprie mansioni, i collaboratori scolastici devono inserirsi nelle graduatorie e, ovviamente, più punteggio si acquisisce, maggiore sarà la possibilità di vedersi assegnare un incarico di supplenza.

Ecco allora la necessità di frequentare corsi per personale ATA, che permettono di aumentare il proprio punteggio e avanzare nelle liste. 

Le mansioni del collaboratore scolastico a scuola

Il collaboratore scolastico è la prima figura ufficiale, rappresentativa della scuola, che si trova entrando nell’edificio, per questo è necessario che abbia un abbigliamento appropriato e che sia riconoscibile immediatamente attraverso il cartellino, con generalità e qualifica.

Le mansioni del collaboratore scolastico sono le seguenti:

  • supporto alle attività di pulizia dei locali scolastici, spazi scoperti e arredi, assegnati individualmente nel piano delle attività ATA redatto dal DSGA e adottato dal DS;
  • assistenza agli studenti con bisogni particolari, infatti Il CCNL afferma che è compito ordinario dei collaboratori scolastici «prestare ausilio agli alunni portatori di handicap»;
  • accoglienza, accompagnamento e sorveglianza degli alunni, dunque vigilare e controllare gli ingressi della scuola, sia per verificare chi entra ma anchi chi esce dall’istituto scolastico;
  • supporto all’attività amministrativa e a quella didattica, sulla base di specifiche istruzioni;
  • approntamento materiali didattici, mansione che include il fare le fotocopie e la consegna o spostamento di fascicoli o circolari;
  • manutenzione e custodia dell’edificio scolastico per garantire la buona conservazione di beni, locali e impianti;
  • accensione e spegnimento riscaldamento ed eventuale impianto di raffrescamento, per un uso efficiente delle risorse energetiche;
  • gestione chiamate telefoniche, per facilitare la comunicazione tra genitori, personale e studenti;
  • tutoraggio dei collaboratori scolastici neoassunti.

Ci sarebbe una mansione extra, ma ovvero il lavaggio di stoviglie e tovagliato relativo al servizio mensa, ma si tratta di un caso molto particolare: ci devono essere degli accordi particolari da istituto scolastico e chi gestisce questo servizio, perché il lavoro per questa mansione va riconosciuto dal punto di vista legale ed economico.

Un caso del genere può capitare in istituti scolastici con mense e scarsità di personale, per cui un collaboratore scolastico potrebbe essere assunto anche per svolgere questa mansione.

Collaboratore e collaboratrice scolastica mentre svolgono le proprie mansioni nell'ufficio del preside
Il collaboratore ricopre diverse mansioni, che non riguardano unicamente la pulizia dei locali.

Orario di lavoro

Solitamente, l’orario di lavoro per un CS è a tempo pieno e ammonta a 36 ore settimanali. Le stesse possono essere articolate in 6 ore per 6 giorni o 7.15 ore per 5 giorni.

Naturalmente il personale ATA che presta servizio al di sopra delle 6 ore, proprio per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, è tenuto a fare una mezz’ora di pausa dopo il completamento delle ore base di lavoro giornaliere.

Per esigenze specifiche interne alla scuola possono esserci delle attività, delle riunioni o delle proposte di offerta formativa che richiedono un’apertura aggiuntiva della scuola, per esempio nella fascia pomeridiana: in questo caso può essere richiesto al collaboratore scolastico di svolgere ore straordinarie.

In una situazione del genere diventa possibile che, ogni qualvolta sia necessario, il collaboratore scolastico possa arrivare a fare fino a 9 ore giornaliere, ma bisogna ricordare che vale sempre il principio della pausa di almeno 30 minuti dopo le 6 ore di lavoro.

Sviluppo professionale per i collaboratori scolastici ATA

Dopo la firma del CCNL Istruzione e Ricerca si sono aperte nuove possibilità di carriera per tutti i profili ATA, compreso quello del collaboratore scolastico. Vediamo insieme quali sono.

Prospettive di crescita e carriera nel ruolo di ex bidello

Come dicevamo, con la recente sottoscrizione del nuovo CCNL, firmato da sindacati scuola e MIM (ex MIUR), si è dato il via alle procedure per passare da un’area inferiore a una immediatamente superiore, per esempio da “collaboratore” a “operatore” scolastico.

Il destinatario di questa novità è tutto il personale ATA, purché siano rispettati determinati requisiti, anche se alcuni possono essere sostituiti da altri: il requisito dell’anzianità, per esempio, non è richiesto a coloro che possiedono il titolo di studio per accedere al profilo di arrivo.

Nel caso specifico del collaboratore scolastico ATA, se in possesso della maturità, può chiedere il passaggio al profilo di assistente amministrativo, anche se ha solo 3 anni di servizio, anziché 5 com’è richiesto a chi non possiede questo titolo di studio.

Per arrivare passare invece ai profili di tecnico e infermerie è comunque necessario possedere il titolo di studio e i requisiti previsti dalla legge.

Opportunità di formazione continua e aggiornamento

Per il collaboratore ATA è sempre possibile arricchire le proprie competenze, tanto per aggiornarsi costantemente e sfruttare le capacità acquisite in ambito lavorativo, quanto per ottenere punteggio ATA ai fini di scalare le graduatorie, nonché per partecipare ai concorsi pubblici.

Il modo più semplice e veloce, per aggiornarsi ed ottenere un avanzamento in graduatoria, riguarda la possibilità di frequentare corsi per il personale ATA riconosciuti dal MIUR.

Ce ne sono diversi e di diverso tipo, anche tra quelli offerti da Scuola Moscati, che è un ente serio e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.

Fra i corsi per aumentare il punteggio ATA più richiesti ricordiamo il corso OSA (Operatore Socio Assistenziale) e il corso ASACOM (Assistente Specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione), il quale fornisce 1 punto spendibile nelle graduatorie.

L’Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione svolge anche attività di assistenza di tipo socio/educative per individui con disabilità sensoriali, supportando gli educatori nella realizzazione di laboratori didattico/creativi, e nella preparazione di materiali educativi e di gioco.

La sua figura ha il compito di facilitare l’integrazione scolastica dell’alunno con disabilità nell’ambito delle attività didattiche, stimolando l’autonomia e la socializzazione con il gruppo classe, al fine di potenziare le loro relazioni.

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