Il mondo della scuola presenta alcune regole che è bene seguire. Tra di esse risulta indispensabile avere determinate competenze, specie in ambito digitale. A tal proposito, sono state messe in campo delle certificazioni informatiche da poter acquisire in varie modalità.
Esse servono per due ragioni: aumentare le proprie
competenze e, contemporaneamente, salire di livello all’interno delle varie graduatorie.
Le certificazioni informatiche, infatti, possono rivelarsi un valido strumento sia nelle mani dei docenti sia nella mani del personale ATA. Nel variegato mondo scolastico, tuttavia, ne esistono di diverse. Tutte loro, però, hanno una propria legittimità ed è per questo che risulta fondamentale analizzarle nei dettagli.
Certificazione EIPASS
Questo tipo di certificazione è probabilmente la più conosciuta all’interno del mondo scolastico e non solo. Essa non è unicamente apprezzata dal MIUR, ma viene spesso ritenuta indispensabile anche in altri ambiti lavorativi.
EIPASS è l’acronimo di European Informatics Passport, in italiano tradotto come Passaporto Europeo di Informatica. La sua importanza deriva dal fatto che essa sia una certificazione a carattere internazionale.
Proprio per tale motivo, viene riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca anche all’interno delle graduatorie scolastiche. Il tutto è valido ai sensi del D.M. 59 del 26 giugno 2008.
Proprio il suo carattere internazionale, inoltre, rende i criteri per ottenere tale certificazione uguali a livello comunitario. Ciò permette, quindi, di aumentare notevolmente il tenore del proprio curriculum vitae anche al di fuori dell’ambito scolastico.
Il fatto di essere valutato positivamente anche in un contesto internazionale, infatti, la rende maggiormente funzionale della certificazione ECDL, che riguarda il contesto europeo.
In particolare, risulta proficuo ottenere la certificazione informatica EIPASS 7 Moduli User. Quest’ultimo è caratterizzata da alcuni moduli, sette per l’appunto, che servono ad analizzare e attestare le competenze effettive del candidato.
I fruitori di tale tipo di certificazione informatica sono studenti, ma anche lavoratori di varia natura. Anche le aziende pubbliche e private, però, possono adoperare tale strumento per verificare le competenze digitali dei propri collaboratori.
Essa, dunque, può essere utilizzata per aumentare i propri crediti formativi e salire sia all’interno delle Graduatorie Provinciali di Supplenza sia nelle Graduatorie d’Istituto.
ECDL/ICDL
Menzionata in precedenza, questo tipo di certificazione informatica è abbastanza conosciuta dagli utenti. ECDL è un acronimo e sta a indicare European Computer Driving Licence.
Anche qui abbiamo un attestato importante non solo in ambito scolastico. Esso, infatti, è ampiamente apprezzato in vari campi lavorativi.
L’ECDL è riconosciuto a livello europeo, ma è suddiviso in vari scompartimenti che vanno ad asserire le competenze digitali dell’utente.
Esiste, infatti, l’ECDL Base rivolto a coloro che hanno le competenze primarie in ambito tecnologico. Poi vi è l’ECDL Standard, rivolto a fruitori più competenti. Esso risulta suddiviso in quattro moduli fissi e altri tre a libera scelta. Infine, vi è l’ECDL Expert che risulta essere il livello massimo di competenze da poter raggiungere con questo tipo di riconoscimento.
Dal 2019, però, tale certificazione informatica ha ricevuto una nuova denominazione. Essa, infatti, attualmente è conosciuta come ICDL, ovvero International Certification of Digital Literacy. Anche in questo caso, quindi, abbiamo la suddivisione in vari livelli a seconda delle capacità dell’utente.
Ecco, dunque, ICDL Essentials, ICDL Base, ICDL Standard e molti altri. Al di là delle differenze, tutti, nel loro grado di competenza, attestano che il fruitore abbia padronanze certificate con i programmi, le applicazioni e il mondo informatico.
PEKIT
Tra le certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR vi è il Pekit. Essa è stato normalizzata grazie al provvedimento A00DGPERS 6235 del 25/06/2010.
Anche questo tipo di attestato serve a confermare le competenze del fruitore in ambito tecnologico e digitale. Proprio per tale motivo, può essere adoperato per accrescere il proprio punteggio all’interno delle graduatorie docenti e ATA.
A tal proposito, è bene ricordare che il punteggio ricevuto tramite tale certificazione è diverso per le due categorie menzionate precedentemente. Per le Graduatorie Provinciali docenti, infatti, esso vale 0,5 punti.
Per quanto riguarda la Graduatoria ATA, invece, esso vale 0,6 punti per gli assistenti amministrativi, mentre 0,3 per i collaboratori scolastici.
LIM
All’interno dell’ambito scolastico è uno dei corsi formativi più conosciuti e viene spesso associato dagli stessi utenti alla certificazione per Tablet. Essa, infatti, è valida all’interno delle GPS. La LIM è la Lavagna Interattiva Multimediale, strumento onnipresente all’interno delle scuole italiane.
Proprio per questo motivo, risulta indispensabile conoscerne tutte le funzionalità. In primo luogo è opportuno riferire che, all’interno delle graduatorie, sia di prima fascia che di seconda fascia, essa vale 0,5 punti.
La LIM è un dispositivo elettronico in grado di raffigurare immagini, diapositive e video su uno schermo, rendendolo visivamente simile ai comuni televisori. Essa, dunque, è uno strumento per ampliare la didattica in classe.
Esistono varie tipologie di LIM come, per esempio, LIM Retroproiettate. Questo risulta un motivo in più per ottenere la certificazione informatica corrispondente.
Infatti, l’utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale favorisce un maggior coinvolgimento degli studenti. Inoltre, il docente, tramite essa, ha la possibilità di strutturare meglio la propria lezione.
Tablet
Come si è potuto vedere in precedenza, tale certificazione informatica viene spesso associata a quella relativa alla LIM. Il Tablet è ormai un dispositivo tecnologico alla portata di tutti e le sue funzionalità sono molteplici. Esso può essere adoperato in modalità touch o con l’apposito pennino.
Il Tablet è talmente adoperato dagli studenti e dai docenti, ma non solo, che spesso sostituisce l’utilizzo dei portatili. In vista di ciò, non è difficile comprendere l’importanza di tale strumento all’interno della didattica scolastica.
Infatti, tale certificazione informatica è riconosciuta dal MIUR all’interno delle varie graduatorie docenti.
In un mondo in cui gli alunni adoperano il Tablet con una certa continuità, risulta fondamentale per gli insegnanti conoscerlo. Inoltre, vi sono numerose applicazioni ai fini didattici e svariati strumenti operativi online.
CODING
Tra le competenze riconosciute dal MIUR vi sono quelle provenienti dal corso Coding. Esso è rivolto all’apprendimento della programmazione informatica e del pensiero computazionale.
Risulta, dunque, indispensabile per abituare le nuove generazioni a comprendere e dominare i linguaggi tecnologici.
Proprio in vista di ciò, è un ottimo strumento nelle mani dei docenti o degli aspiranti tali. La scuola, infatti, si sta digitalizzando ed è importante conoscere le nuove tecnologie per stare al passo con i tempi.
Come tutte le altre certificazioni informatiche, il Coding per le graduatorie docenti vale 0,5 punti. Per il MIUR si possono accumulare in ambito informatico un massimo di 2 punti. Proprio per tale motivo, spesso i vari corsi vengono proposti e svolti insieme ad altri.
Il Coding, in ogni caso, è da considerarsi come un approccio didattico, utile per ogni forma di insegnamento. Altro aspetto, infatti, da ritenere utile è il fatto che esso cerchi di aumentare le capacità di problem solving.