In tanti, fra gli aspiranti docenti, si stanno chiedendo quale sia il loro punteggio Concorso. Ciò, in vista dell’imminente chiusura delle istanze di partecipazione. Ancora pochi giorni, infatti, e non si potrà più presentare domanda di partecipazione al Concorso straordinario ter.
È possibile inviare la propria candidatura entro le ore 23.59 del prossimo 9 gennaio. Restano, dunque, ancora pochi giorni per la compilazione della domanda, in modalità telematica, attraverso il Portale Unico del Reclutamento, InPa. Raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it.
Il Concorso in questione è il primo della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti.
Lo stesso rappresenta una misura di primaria importanza per raggiungere l’obiettivo dell’immissione in ruolo di 70.000 docenti, entro il mese di giugno 2026.
Requisiti di partecipazione al Concorso
Possono avere accesso al Concorso straordinario ter, i docenti che hanno maturato:
- 3 anni di servizio (di cui uno specifico nella classe di concorso per cui ci si candida) negli ultimi 5 anni presso le scuole statali;
- oppure 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
A seconda dell’ordine della scuola cui si fa riferimento, poi, sarà richiesto anche il possesso di uno dei seguenti titoli:
Per la Scuola dell’Infanzia e Primaria:
- laurea abilitante in Scienze della formazione primaria;
- diploma di abilitazione magistrale o diploma sperimentale a indirizzo linguistico (conseguito entro il 2001/2002).
- titolo di specializzazione sul sostegno.
Per la Scuola Secondaria di primo e secondo grado:
- laurea di accesso alla classe di concorso;
- oppure diploma per ITP;
- oppure il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa di riconoscimento) per i posti di sostegno.
Differenza tra servizio specifico e non specifico
Abbiamo a disposizione due diverse tipologie di servizi:
- specifico: quello prestato nella propria classe di concorso;
- non specifico: quello prestato in una CdC diversa rispetto a quella per la quale si è inseriti nelle Graduatorie provinciali per le supplenze.
Una differenza sostanziale tra i due servizi è quella relativa al punteggio Concorso. Il servizio non specifico garantisce, infatti, la metà dei punti rispetto a quello specifico. E lo stesso si applica, ovviamente, anche per il Sostegno.
Servizio specifico:
Giorni di supplenza | Relativo punteggio |
Da 16 a 45 giorni | 2 |
Da 46 a 75 giorni | 4 |
Da 76 a 105 giorni | 6 |
Da 106 a 135 giorni | 8 |
Da 136 a 165 giorni | 10 |
Da 166 giorni in poi | 12 |
Servizio non specifico:
Giorni di supplenza | Relativo punteggio |
Da 16 a 45 giorni | 1 |
Da 46 a 75 giorni | 2 |
Da 76 a 105 giorni | 3 |
Da 106 a 135 giorni | 4 |
Da 136 a 165 giorni | 5 |
Da 166 giorni in poi | 6 |
Occorre, poi, precisare che:
- non si possono sommare tra di loro i giorni di supplenza di due diversi anni scolastici;
- il punteggio annuale massimo di 12 punti può essere raggiunto anche attraverso la somma di più servizi non specifici.
Il servizio specifico
I servizi che permettono di acquisire punteggi sono quelli svolti specificamente in una particolare classe di concorso o per un posto di insegnamento specifico. Questi servizi vengono valutati secondo precisi criteri e assegnano punti ai candidati.
È importante notare che questi servizi possono essere stati svolti sia in scuole statali che paritarie, nei percorsi di istruzione e formazione professionale o in progetti speciali.
Per ottenere questi punti, è necessario aver svolto un servizio per almeno 180 giorni in un anno scolastico o ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio.
Un dettaglio importante è che l’insegnamento prestato in posti di sostegno agli alunni con disabilità è valutato solo all’interno di procedure concorsuali specifiche e solo per il grado specifico. Il servizio prestato su posto comune non è valido per le procedure di sostegno.
Il servizio non specifico
In riferimento al Concorso straordinario ter, il servizio non specifico potrà però essere utile in due casi:
- per accedere al Concorso con il requisito “tre anni di servizio negli ultimi cinque svolti nella scuola statale, anche non continuativi, di cui uno specifico”;
- in merito alla quota di riserva del 30% per docenti che hanno tre anni di servizio negli ultimi dieci, anche non continuativi, nella scuola statale, di cui uno specifico.
Nel primo caso, l’anno di servizio non specifico, svolto anche alla primaria, nella scuola statale negli ultimi cinque anni potrà servire.
Nel secondo caso, lo stesso risulta utile a raggiungere il requisito, fermo restando il possesso dell’annualità di servizio specifico.
Dunque, i servizi nell’ambito dell’istruzione possono essere utilizzati come titoli d’accesso, per ottenere punti aggiuntivi o per accedere a riserve di posti. La chiave per massimizzare l’utilità dei servizi è comprendere i requisiti specifici e assicurarsi che i servizi siano valutati correttamente in base alle proprie esigenze.
Servizi di sostegno: valutazione e utilità
Per quanto riguarda i servizi di sostegno, è importante notare che il loro valore e la loro valutazione variano in base al grado e alla procedura concorsuale specifica.
Ad esempio, il servizio prestato in una scuola di primo grado è valutato solo per concorsi di primo grado e così via. Il punteggio assegnato per questi servizi specifici è di 2 punti per ogni anno scolastico.
Come inserire il servizio di sostegno nella domanda
Se hai prestato servizio di sostegno e hai ottenuto un incarico tramite graduatoria incrociata, è importante dichiararlo correttamente nella tua domanda. Assicurati di selezionare l’opzione corretta relativa alla classe di concorso specifica.
Questo è essenziale perché i servizi di sostegno, indipendentemente dal possesso del titolo di specializzazione, sono considerati importanti per la procedura concorsuale. Possono, inoltre, influenzare l’ingresso a riserve di posti e titoli d’accesso.
In conclusione, i servizi nell’ambito dell’istruzione sono fondamentali per chi desidera intraprendere una carriera nel settore dell’insegnamento.
Comprendere come sfruttarli al meglio è essenziale per ottenere successo nel prossimo Concorso straordinario e quindi nella ricerca di un posto da insegnante.