Cosa sono i nuovi monitor touch screen

La scuola tradizionale è ormai un ricordo. Essa, infatti, ha integrato al proprio interno nuove metodologie didattiche che prevedono l’utilizzo della tecnologia. Nella nostra epoca risulta impensabile escludere il digitale dal mondo scolastico.

Proprio in vista di ciò, risultano evidenti i motivi

dell’avanzamento in ambito tecnico per quanto riguarda gli strumenti adoperati in classe.

 

Il nuovo concetto di lavagna

Da qualche anno le enormi lavagne nere con relativi gessetti della nostra infanzia sono divenute obsolete. Le nuove generazioni, infatti, hanno attualmente a propria disposizione le LIM, ovvero le Lavagne Interattive Multimediali.

Questo tipo di strumento permette di creare e modellare un diverso tipo di insegnamento. Su tale superficie interattiva le opportunità offerte sono molteplici. Essa è utile per poter scrivere, ma anche per poter visualizzare immagini, testi e video di varia natura.

Un dispositivo che ha consentito ai docenti di poter rinnovare la propria metodologia di addestramento appassionando sempre di più gli studenti a proprio carico. L’istruzione, dunque, ha visto un ampliamento delle proprie potenzialità attraverso questi oggetti di uso quotidiano.

 

I nuovi monitor touch screen

Il mondo tecnologico, però, è sempre e in continua evoluzione. Anche il suo rapporto con la scuola presenta continuamente dei nuovi paradigmi. In tale ottica rientrano gli schermi touch screen che pare abbiano intenzione di sostituire le seppur recenti LIM.

La scuola italiana, infatti, è stata spesso additata come ritardataria in ambito di digitalizzazione rispetto ad altre realtà europee. La nuova introduzione dei monitor touch screen, quindi, si presenta come un’evoluzione necessaria dell’attuale Lavagna Multimediale.

La voglia di offrire una migliore offerta formativa anche dal punto di vista tecnico passa proprio attraverso la modernizzazione degli strumenti didattici.

Le classi di primo e secondo ciclo sono gli obiettivi primari del Ministero dell’Istruzione. I suddetti monitor dovranno avere una grandezza minima di 65 pollici. Inoltre avranno a propria disposizione dei potenti impianti audio e uno schermo interattivo decisamente più luminoso rispetto alle attuali LIM.

La risoluzione in 4K, infine, dovrebbe essere l’ultimo tassello in grado di ampliare la qualità di questa nuova forma di didattica interattiva. La staticità della LIM, infine, diverrà ben presto un lontano ricordo.

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