L’anno scolastico 2021/2022 ha segnato l’ingresso di un grande numero di neo-docenti per i quali è stato previsto il superamento del periodo di prova e formazione.
Tale periodo va trattato con particolare attenzione. Non si tratta di un mera formalità.
Sono tenuti al periodo di prova e formazione tutti gli insegnanti:
- neo-assunti a tempo indeterminato al primo anno di servizio;
- assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti per cui sia stata richiesta una proroga del periodo di formazione o che debbano ancora completarla;
- può trattarsi anche di docenti che abbiano ottenuta valutazione negativa e quindi debbano ripetere il periodo di prova e formazione;
- personale che abbia ottenuto il passaggio di ruolo;
- neo-assunti su posti con prova disciplinare.
Il superamento del periodo di formazione e prova è secondario allo svolgimento del servizio che viene effettivamente prestato per almeno 180 giorni nel corso dell’anno scolastico. Di cui almeno 120 dedicati alle attività didattiche.
In cosa consiste il periodo di formazione
Il percorso di formazione ha una durata di 50 ore e si articola in:
- 6 ore di incontri propedeutici e di restituzione finale e illustrazione di materiali di supporto per la gestione delle attività;
- 12 ore di laboratori formativi.
I laboratori formativi possono essere sostituiti da visite a scuole innovative che si caratterizzano per una consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica finalizzata a favorire il confronto, il dialogo e il reciproco arricchimento;
- 12 ore di attività peer to peer con la figura del tutor che affiancherà il neo-assunto nel percorso di formazione con compito di supervisione professionale, diventando il suo mentore e il collegamento diretto col campo;
- 20 ore di formazione online sulla piattaforma INDIRE.
Questo periodo di formazione e prova serve a:
- verificare le competenze professionali dell’insegnante, osservando l’azione didattica svolta e le attività coordinate ad essa;
- consolidare le competenze previste dal profilo docente e gli standard professionali richiesti;
- verificare il possesso degli standard professionali richiesti da parte dei neoassunti con riferimento a determinati criteri, riguardanti le competenze culturali, disciplinari, linguistiche didattiche e metodologiche, il possesso delle competenze relazionali, organizzative e gestionale, il possesso di competenze di orientamento e ricerca, l’osservanza dello status di dipendente pubblico e la partecipazione alle attività formative e il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Valutazione e conferma in ruolo
Per procedere con la valutazione, il Dirigente scolastico si occuperà di convocare il comitato per la valutazione dei docenti. Che dovrà esprimere il parere sul superamento del periodo di formazione e di prova.
Il docente sosterrà, quindi, un colloquio con il comitato che esaminerà anche la documentazione sulle attività di insegnamento e formazione con le quali ha partecipato. All’esito del colloquio il comitato si riunisce per l’espressione del parere.
Dopodiché, il Dirigente scolastico, attraverso l’istruttoria compiuta, può procedere alla valutazione del periodo di formazione e prova. Che, in caso di giudizio favorevole, porterà all’emissione di un provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neo-assunto.
In caso di esito negativo, invece, il Dirigente scolastico emetterà un provvedimento motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova.
Durante il secondo periodo di formazione e di prova, un dirigente tecnico rilascerà una relazione che sarà, poi, esaminata dal Comitato al termine del secondo periodo di prova.
Il decreto di conferma in ruolo deve essere emesso dal Dirigente scolastico entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento.
La mancata conclusione della procedura entro il termine prescritto o il suo erroneo svolgimento possono determinare profili di responsabilità nei confronti del Dirigente scolastico.