Gps, a giorni l’ordinanza del Ministero

I sette giorni di tempo a disposizione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) per il rilascio del proprio parere relativo alla bozza dell’ordinanza ministeriale sono scaduti. Tutto lascia, però, supporre che – vista la concomitanza con le feste pasquali – sia stato concordato qualche giorno di proroga. Ragion per cui il tanto

 

atteso provvedimento per la riapertura e l’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) potrebbe slittare ancora rispetto alla data inizialmente prevista del 19 aprile. Nel caso in cui il parere del CSPI  – obbligatorio ma non vincolante – dovesse arrivare entro questa settimana, l’ordinanza potrebbe essere pubblicata prima del 25 aprile. E le operazioni legate alle GPS, pertanto, prendere il via già a partire dal 26 aprile. Altrimenti tutto slitterà al 2 maggio, ma non oltre. Del resto sembrerebbe essere prevista anche un’ulteriore convocazione dei sindacati prima della pubblicazione definitiva dell’ordinanza. Le organizzazioni di categoria hanno, infatti, sollevato dubbi sull’assegnazione attraverso il sistema informatico delle supplenze e sollecitato più volte un incontro con il gestore del sistema telematico. Superato quest’ultimo scoglio gli aspiranti docenti potranno finalmente presentare la loro domanda per l’inserimento nelle GPS valide per tutto il prossimo biennio.      

 

Utilità delle GPS

Le Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), fortemente volute dal Ministro Lucia Azzolina, furono istituite con l’ordinanza ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020. E rappresentano uno strumento fondamentale nell’ambito delle assegnazioni delle supplenze. Sia per quelle legate alla fine delle attività didattiche (al 30 giugno) che per quelle annuali (al 31 agosto). Ma è bene ricordare che la precedenza nell’attribuzione delle supplenze spetta alla Graduatorie ad Esaurimento (GaE).

Trattandosi di una graduatoria, è facile intuire come posizionarsi il più in alto possibile nelle GPS aumenti in maniera esponenziale le possibilità di vedersi assegnata una supplenza. Iscriversi e rassegnarsi ad una sterile e snervante attesa, serve a ben poco. La strategia giusta è, piuttosto, quella di attivarsi per incrementare il proprio punteggio e scalare la graduatoria. Ma come fare? Anzitutto, rivolgendosi ad esperti qualificati ed accreditati del settore. Ma, soprattutto, evitando “i signori dei consigli sbagliati” sempre in agguato e pronti ad “estorcere” denaro in cambio di consulenze inutili, fuorvianti e spesso dannose. L’indirizzo giusto in questo caso è rappresentato dalla Scuola di Alta Formazione “San Giuseppe Moscati”. Con tutta una serie di professionisti, esperti e tutor sempre a disposizione per studiare e attuare insieme una strategia personalizzata, efficace e sicura. A partire dalle certificazioni linguistiche ed informatiche in grado di garantire punti preziosi e fondamentali per scalare la classifica. E rendere il sogno di una cattedra a portata di mano.     

 

Come iscriversi alle GPS

E’ possibile iscriversi esclusivamente per via telematica, utilizzando l’apposito portale Servizio Istanze OnLine (alias POLIS – Presentazione On Line delle IStanze) del Miur.  

Sarà possibile scegliere una sola provincia. In caso di aggiornamento, l’aspirante supplente potrà confermare la provincia scelta nel 2020 oppure optare per un’altra. Prevista, inoltre, anche la scelta di venti scuole per ogni classe di concorso nell’ambito delle Graduatorie d’Istituto (GI). 

In attesa dell’ordinanza ministeriale vera e propria, ribadiamo quelle che sono le indicazioni contenute nella bozza. 

Come chiesto dai sindacati, potranno iscriversi con riserva anche i candidati privi del necessario titolo di accesso (TFA Sostegno e laurea in Scienze della Formazione Primaria). Con riserva da sciogliere presumibilmente entro il 20 luglio. Nessuna deroga, invece, per i diplomandi e per i laureandi della sessione estiva. Tra i titoli sarà anche possibile far valere per intero (con riserva) il titolo di servizio relativo all’anno scolastico in corso. Anche in questo caso sarà necessario una conferma successiva. Sebbene non gradite alle organizzazioni sindacali, resta confermato l’inasprimento delle sanzioni previste in caso di rinuncia o abbandono delle supplenze. 

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