GPS: i 24 CFU come requisito indispensabile

Accedere all’insegnamento può rivelarsi difficoltoso. Uno dei metodi nati negli ultimi anni è rappresentato dalle GPS, ovvero le Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Il loro scopo è quello di assegnare le cattedre annuali ai supplenti.

Le GPS hanno visto la loro nascita nel 2020 e, entro aprile-maggio 2022, ci sarà la riapertura delle

stesse. Ciò consentirà non solo ai presenti di aggiornare il proprio punteggio, ma permetterà anche nuovi inserimenti.

Proprio per tale motivo, entrare a far parte di queste speciali graduatorie può rivelarsi davvero molto utile. Tra i requisiti richiesti per l’accesso, però, vi sono anche i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.

 

Cosa sono le GPS

Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono state realizzate sulla base di due fasce distinte e separate. Esse, infatti, prevedono criteri prestabiliti per potervi essere inserito.

Nella prima fascia, infatti, si trovano i docenti che possiedono un’abilitazione come, per esempio, quella proveniente dal TFA Sostegno. Nella seconda fascia, invece, si possono trovare gli insegnanti non abilitati, ma con i titoli richiesti.

Tale suddivisione, poi, si rafforza a seconda dell’ordine e del grado a cui appartengono gli aspiranti docenti. Per infanzia e primaria nella prima fascia vi sono i docenti abilitati, mentre nella seconda fascia vi sono gli studenti e le studentesse dal terzo anno in poi del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria.

Diverso è il discorso per gli aspiranti docenti appartenenti alla scuola secondaria di I e II grado.  Anche qui, nella prima fascia vi sono gli insegnanti abilitati

Per la seconda fascia, invece, il discorso cambia. Al suo interno si possono trovare coloro che abbiano i titoli d’accesso per la propria classe di concorso e, inoltre, che risultino in possesso dei 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche

 

Cosa sono i 24 CFU

Vista l’importanza ricoperta dai 24 CFU, è bene analizzarli nel dettaglio per  comprenderli al meglio. Nel 2018 sono stati introdotti nell’ambito della formazione docente quelli che vengono comunemente riconosciuti come i 24 CFU per l’insegnamento.

Essi vertono su alcune materie che servono a incrementare le competenze degli aspiranti docenti. Tra le quali: Psicologia dell’educazione, Antropologia culturale, Pedagogia generale e sociale e Metodologie e tecnologie didattiche.

Vi è, al riguardo, una precisazione da fare. Le università, ma anche i vari enti di formazione, danno la possibilità di conseguire i 24 CFU anche a chi detiene una semplice laurea triennale. Ciò, però, non implica che tali persone possano accedere alle GPS che sono, invece, riservate, come si è già visto, ai laureati magistrali o a ciclo unico.

Anche per accedere al TFA Sostegno e al concorso ordinario, inoltre, risulta obbligatorio possedere la certificazione proveniente da tali esami pena l’esclusione dalle prove.

 

Come conseguire i 24 CFU

Data la loro rilevanza, sono ormai tantissimi gli aspiranti docenti che risultano intenzionati ad affrontare questo tipo di percorso formativo.

Naturalmente, come ogni cosa proveniente dal mondo della scuola, per svolgere questo percorso in maniera rilassata bisogna fare una ricerca sul sito del MIUR. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, fornisce una lista degli atenei in cui è possibile frequentare tali corsi, ma non solo. 

Nella suddetta lista è possibile ritrovare anche le scuole di formazione che garantiscono la corretta fruizione e il conseguimento dei 24 CFU. Ciò risulta possibile per via del riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione.

Anche se molti credono di avere già a propria disposizione tali crediti formativi, spesso ciò non risulta veritiero. Infatti, bisogna controllare che gli esami posseduti dall’aspirante docente siano degli ambiti disciplinari indicati dal MIUR.

Essi, infatti, risultano essere Psicologia dell’educazione appartenente al Settore Scientifico Disciplinare M-PSI/04. L’esame di Antropologia Culturale, invece, deve appartenere al SSD M-DEA/01. Nel Settore Scientifico Disciplinare M-PED/01 rientra l’esame di Pedagogia Generale e Sociale e, infine, Metodologie e tecnologie didattiche rientra nel SSD M-PED/03

Ognuno di questi esami, in ogni caso, vale 6 crediti formativi per un totale di 24 CFU.

 

A chi sono rivolti i 24 CFU

Come si è già visto in precedenza, dunque, i 24 CFU per l’insegnamento sono un elemento imprescindibile per tutti gli aspiranti docenti che abbiano intenzione di iscriversi nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS)

Queste ultime, infatti, hanno una cadenza biennale e nel corso di quest’anno vi sarà la possibilità di nuovi inserimenti nelle stesse.

Però, coloro che necessitano di accorpare i 24 CFU al proprio bagaglio culturale sono davvero molti di più. Gli stessi sono, infatti, rivolti anche a tutti quelli che hanno intenzione di partecipare ai concorsi ordinari per insegnanti, ma non solo. 

Anche i diplomati ITP, infatti, sono tra gli obbligati a possedere tali crediti formativi nel momento in cui aspirano a immettersi nella graduatoria di terza fascia.

Per tutti i lavoratori che sono impossibilitati a svolgere tale tipo di formazione in presenza nelle università vi sono, come si è già visto, valide alternative. Il MIUR, infatti, ha dato l’occasione a vari enti riconosciuti ufficialmente di predisporre i corsi atti all’ottenimento dei 24 CFU.

Seguire le lezioni comodamente da casa propria, in modalità telematica, infatti, è un metodo favorevole a tutti gli aspiranti docenti che hanno necessità di ottimizzare il proprio tempo

Gli enti formativi, inoltre, permettono spesso anche di convalidare gli esami già accreditati nelle materie relative a tale percorso di studi. In tal modo, dopo la conferma del piano di studi, si potrà procedere a conseguire solo gli esami restanti e che saranno utili per accedere alle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) e non solo.                                                           

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