Il tanto atteso faccia a faccia tra Miur e sindacati previsto per martedì 5 aprile c’è stato, ma non ha prodotto gli esiti sperati. Sul tavolo la bozza dell’ordinanza ministeriale relativa all’aggiornamento delle GPS per il biennio 2022/23 e 2023/24. Tra l’altro già oggetto di critiche e modifiche nel corso delle ultime settimane.
Inserimento di coloro che acquisiranno il titolo di accesso entro luglio, sanzioni per chi rifiuta le supplenze e sistema informatizzato di conferimento degli incarichi sono solo alcuni dei punti più controversi. Rispetto ai quali i sindacati hanno chiesto con forza un intervento che vada nella direzione di una maggiore garanzia degli aspiranti supplenti. Tradotto: la bozza necessita di ulteriori modifiche. La volontà del Miur, manifestata dal direttore generale Filippo Serra, presente al vertice, era quella di far partire le istanze dal 19 aprile fino al 9 maggio. Ma i sindacati non mollano e promettono battaglia. Cosicché è facile supporre uno slittamento rispetto al cronoprogramma proposto dal Miur. Del resto, prima di essere pubblicata, l’ordinanza deve incassare anche il via libera del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Parere che il CSPI, come previsto dal Decreto Riaperture, deve fornire entro sette giorni dal ricevimento del relativo provvedimento.
La bozza dell’ordinanza ministeriale
Ma quali sono, nei dettagli, i contenuti del documento ministeriale che definirà le regole e le modalità dell’aggiornamento delle GPS? Sulla base dei report sindacali e delle indiscrezioni trapelate, è possibile farsi un’idea più che approssimativa. Fermo restando che la stessa è tutt’altro che definitiva. Soprattutto dopo il vertice del 5 aprile. E le modifiche sollecitate dai sindacati.
Come già detto, l’intenzione del Ministero sarebbe quella di aprire la piattaforma online per l’inoltro delle domande a partire da martedì 19 aprile.
Confermata, per il resto, l’impostazione che prevede una divisione in prima e seconda fascia per tutti gli ordini e i gradi di scuola. L’ipotesi di abolizione della seconda fascia, fortemente osteggiata dai sindacati, è definitivamente tramontata. Nella stessa, quindi, verranno inseriti gli iscritti al terzo, quarto o al quinto anno del corso di laurea in Scienze della Formazione primaria. Purché abbiano però acquisito, entro il termine di presentazione della domanda, almeno 150, 200 e 250 CFU.
Inoltre, chi – in caso di assegnazione di una supplenza – non prende servizio in una delle sedi indicate come preferenza, non avrà la possibilità di accedere ad ulteriori incarichi al 30 giugno o al 31 agosto per tutta la durata dell’intero anno scolastico. Nel caso di abbandono del servizio, invece, l’impossibilità di accedere ad altri incarichi sarà estesa a tutto il biennio di vigenza delle graduatorie stesse.
Gli specializzandi del VI ciclo TFA sostegno e i laureandi/abilitandi del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria potranno iscriversi alle GPS con riserva. Tuttavia, qualora il titolo non venga conseguito entro il 15 luglio, la riserva si riterrà sciolta negativamente. E gli stessi verranno inseriti nella fascia corrispondente sulla base dei titoli effettivamente in loro possesso.
Anche per il Sostegno è prevista una seconda fascia. Ne faranno parte tutti coloro che, pur essendo privi dei titoli di specializzazione, abbiano però maturato – entro l’anno scolastico 2021/21 – tre annualità di insegnamento su posto di sostegno nel relativo grado.
Prevista la possibilità di scegliere una sola provincia. Gli iscritti nelle GaE (Graduatorie ad esaurimento), tuttavia, potranno optare anche per una provincia diversa per l’iscrizione delle GPS e nelle Graduatorie d’Istituto (GI).
Agli aspiranti docenti immessi in ruolo con riserva è data facoltà di presentare domanda di inclusione nelle GPS con riserva. Nel momento in cui il loro contratto a tempo indeterminato dovesse essere risolto, a seguito di un provvedimento giurisdizionale sfavorevole, l’inclusione degli stessi nelle GPS diverrà definitiva. Con la possibilità, quindi, di sottoscrivere nuovi contratti a tempo determinato per eventuali supplenze.
Tutti gli aspiranti supplenti già iscritti nelle GPS per il precedente biennio dovranno, a loro volta:
- confermare l’iscrizione per la stessa tipologia di posto e/o classe di concorso, anche in assenza di eventuali aggiornamenti;
- valutare un eventuale cambio di provincia;
- non dichiarare i titoli già inseriti nel 2020;
- aggiornare il punteggio nel caso in cui abbiano nuovi titoli e/o servizi (conseguiti, cioè, dopo il 6 agosto 2020) da dichiarare.
Infine, per quanto riguarda le Graduatorie d’Istituto (GI) di seconda e terza fascia, sono state reinserite rispetto al biennio precedente le supplenze brevi fino a 10 giorni con convocazioni e presa di servizio particolari e veloci.
Le richieste dei sindacati
All’incontro voluto dal Miur era presente anche Chiara Cozzetto, delegata dell’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori). Che nell’occasione ha proposto un esame attento e minuzioso della bozza dell’ordinanza del Ministero dell’Istruzione, avanzando tutta una serie di proposte di modifiche ed integrazioni. Obiettivo delle “correzioni” suggerite è quello di “favorire la possibilità per tutti i lavoratori di accedere agli incarichi annuali e fino al termine delle attività didattiche senza comprimere i loro diritti o imporre scelte di sede o di incarichi non modificabili a posteriori”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico. “Ogni anno – ha commentato a margine del vertice – i docenti precari si trovano di fronte alla scelta di accettare o meno determinate supplenze. E la bozza che il Miur ci ha presentato conteneva previsioni e sanzioni fin troppo rigide e che inasprivano, senza nessun motivo o necessità, le sanzioni già previste dalla precedente Ordinanza n. 60/2020. E noi, come sindacato, non possiamo accettare in alcun modo che siano sempre i lavoratori a pagarne le conseguenze“. Come già anticipato alla vigilia dell’appuntamento, l’Anief ha, inoltre, insistito sull’opportunità di consentire l’accesso alle GPS anche a coloro che conseguiranno il titolo di accesso entro il mese di luglio. “Non si può continuare a considerare ‘figli di un dio minore’ – ha affermato ancora Pacifico – chi ottiene la laurea o il diploma, necessari per l’accesso alla seconda fascia, da qui a pochi mesi. L’inserimento con riserva è, in questo caso, la scelta più saggia”. Infine, in merito all’intenzione – esplicitamente prevista nella bozza dell’ordinanza – di procedere anche per il nuovo anno scolastico con il sistema informatizzato di conferimento degli incarichi, l’Anief ha opposto un altro fermo no. “Non si possono e non si devono – l’ammonimento del presidente Pacifico – comprimere i diritti dei lavoratori precari del mondo scuola”.
Ma non è tutto. Perché i sindacati invocano anche l’estensione a 30 giorni della finestra temporale per la presentazione delle domande. “Venti giorni – affermano – non sono sufficienti”. Il confronto tra Miur e sigle sindacali, che dovrebbe riprendere già settimana prossima, verterà anche sulle disposizioni relative alle modalità di costituzione delle graduatorie di inserimento/aggiornamento delle GPS. Senza dimenticare che tra le richieste di modifiche avanzate c’è anche quella relativa alle tabelle di valutazione dei titoli. Con particolare attenzione allo strumento musicale. Infine, i sindacati hanno anche chiesto un incontro urgente con il gestore del sistema informatico. Lo scopo dichiarato è quello di verificare il programma di conferimento delle supplenze.