Il corso Clil. Tra strategia e innovazione

L’insegnamento che sfrutta la metodologia CLIL, richiede ai docenti la capacità di adattare lo stile di insegnamento alle differenti situazioni didattiche. Il docente CLIL dovrà, anzitutto, proporre ai suoi studenti uno stile di tipo istruttivista, basato sulla facilitazione dell’input. Ma anche uno stile di tipo costruttivista, nel quale l’alunno collabora e lavora

 

collettivamente con altri soggetti, personalizzando i concetti in modo da costituire la propria conoscenza in modo autonomo.

Il docente CLIL deve essere cosciente e capace di attivare le logiche che caratterizzano la sua interazione con gli studenti occupandosi prioritariamente di monitorare le proprie verbalizzazioni. 

 

Strategie da adottare per semplificare un lezione CLIL

Il docente deve, quindi, utilizzare delle strategie verbali e non verbali al fine di rendere più semplice possibile il processo di comprensione dello studente.

Strategie efficaci per facilitare il processo di insegnamento e apprendimento, devono permettere allo studente e al docente di:

  • articolare bene le parole, rallentando il ritmo del discorso, ed esponendo in maniera chiara;
  • porre l’enfasi su alcuni concetti, modulando il tono della voce;
  • assicurarsi che gli studenti abbiano compreso ponendo loro delle domande, o ripetendo i concetti se necessario, anche utilizzando strutture sintattiche diverse;
  • utilizzare gesti, mimica e supporti visivi;
  • usare la lavagna per fornire schemi, parole chiave ed evidenziare concetti fondamentali;
  • fornire annotazioni scritte;
  • formulare esempi;
  • riassumere l’esposizione punto per punto al termine della lezione.

Nel corso della lezione CLIL, in ogni caso vanno combinate e integrate tutte le quattro abilità linguistiche fondamentali:

  1. ascolto, necessario per l’apprendimento della lingua, 
  2. lettura, necessaria sia per la lingua, sia per i contenuti da assimilare,
  3. produzione orale, la quale deve concentrarsi sulla fluenza linguistica e non sull’accuratezza formale, essendo, il fine del CLIL non è l’acquisizione di regole, ma di significati;
  4. produzione scritta che permette di mettere in discussione regole grammaticali e sintattiche, apprese nella fase di studio della lingua.

Per agevolare la progettazione di una lezione con metodologia CLIL è necessario che gli studenti siano a conoscenza di una scaletta della lezione da seguire, prima che questa abbia inizio, indipendentemente dal fatto che gli insegnanti lavorino da soli o abbiano una programmazione congiunta con un insegnante di lingue.

 

Progettazione di una lezione CLIL

Una lezione interamente in lingua straniera necessita diversi accorgimenti per far sì che gli studenti percepiscano bene gli insegnamenti in essa contenuti.

Quindi sarebbe utile: ripetere l’input in modo ridondante, anche fornendo elementi non linguistici. Illustrare gli elementi astratti facendo esempi concreti, far lavorare gli studenti in coppia o in gruppo interrompendo le tipiche sequenze frontali. Chiedere di fare una sintesi a fine lezione prima di passare al punto successivo. Intervenire sugli errori e ripetere la forma corretta. Sarebbe, poi, opportuno applicare attività proprie dell’insegnamento linguistico e che gli studenti riferiscano all’insegnante di lingua straniera quanto appreso. 

Il CLIL è un rischio, ma è direttamente proporzionale al guadagno potenziale. 

Docenti e studenti sono chiamati a mettersi costantemente in discussione. Perciò, è importante che coloro i quali sono chiamati ad agire lo facciano un una certa maturità e consapevolezza.

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