La società che ci circonda è ormai globalizzata. Il multiculturalismo ha reso il mondo un posto più piccolo in termini di confini, ma decisamente più ricco e vivo. Per questo è importante mantenere saldi i rapporti con gli altri popoli. In virtù di quanto detto, è palese la necessità di conoscere l’inglese a scuola. Questa lingua, infatti, permette di creare un ponte comunicativo con chi proviene da luoghi assai lontani.
Conoscere l’inglese come biglietto da visita
Come appena accennato, è evidente che nella società attuale ci sia il bisogno di comunicare con il mondo intero. In tale ottica, conoscere l’inglese è come un biglietto da visita. Non solo all’interno degli istituti scolastici, ma anche nel restante mondo del lavoro sono necessarie le certificazioni linguistiche.
Queste ultime danno la possibilità ai dipendenti delle aziende di rendere più professionale il proprio curriculum vitae. Le trasferte all’estero, la comunicazione con i partner stranieri, ma anche i compiti interni all’impresa necessitano di conoscere altri idiomi oltre al proprio.
Se si aspira a ricoprire un ruolo nella Pubblica Amministrazione, poi, un attestato di lingua inglese livello B2 è ormai obbligatorio. Questo è stato sancito dalla Riforma Madia volta a rinnovare il pubblico impiego.
L’inglese a scuola
Naturalmente, l’inglese a scuola diviene indispensabile. Ciò è valido non solo per gli alunni che vengono formati, ma anche per gli insegnanti. Questi ultimi, infatti, ne hanno avuto prova durante l’aggiornamento delle GPS.
Nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, infatti, la presenza delle certificazioni linguistiche ha dato una notevole spinta ai loro possessori. I candidati con all’attivo un livello B2 d’inglese, per esempio, hanno ricevuto 3 punti in più. Per il livello C1 e quello C2, invece, sono stati elargiti rispettivamente 4 e 6 punti in più.
Ovviamente, non è pensabile acquisire queste competenze in maniera autonoma. Le certificazioni linguistiche valide sono solo quelle provenienti dagli enti riconosciuti ufficialmente dal MIUR. In tal modo si potrà essere sicuri di aver conseguito le competenze necessarie in maniera oggettiva.