Per aspirare al ruolo di insegnante di scuola Primaria, sono necessari criteri e percorsi formativi specifici, essenziali per accedere a questa professione caratterizzata da responsabilità ed opportunità uniche.
Il percorso per diventare maestra elementare è articolato e richiede dedizione, nonché un impegno costante nella preparazione pedagogica e accademica.
La presente trattazione mira a delineare i requisiti fondamentali, le qualifiche necessarie e le competenze indispensabili per intraprendere con successo la carriera di docente nelle scuole Primarie. Verranno, inoltre, forniti spunti operativi per avviarsi efficacemente in questa professione, indirizzati tanto a chi si affaccia per la prima volta al mondo dell’educazione, quanto a coloro che ambiscono a un cambio di carriera.
In quest’ottica, il documento si propone come strumento informativo completo per chiunque intenda approcciarsi alla professione docente, offrendo un quadro chiaro delle tappe da percorrere, delle certificazioni da ottenere e delle abilità da sviluppare, al fine di contribuire positivamente alla crescita e all’educazione delle giovani generazioni.
La maestra o il maestro nella scuola Primaria
L’insegnante di scuola elementare svolge un ruolo cruciale nel processo di crescita e apprendimento dei bambini dai 6 agli 11 anni, gettando le fondamenta per una solida educazione di base.
Questo professionista, la cui attività è stata storicamente predominata dalle donne ma che vede una crescente partecipazione maschile, si occupa di un vasto campo di responsabilità educative, tra queste, il gioco e lo sviluppo psicomotorio nei bambini più piccoli, nonché l’alfabetizzazione e l’insegnamento delle materie chiave come matematica, scienze, lingue straniere e competenze digitali.
A differenza degli insegnanti di scuola dell’infanzia, focalizzati sullo sviluppo sociale e cognitivo attraverso il gioco, gli insegnanti di scuola primaria abbracciano un’area di responsabilità più estesa.
Essi non solo trasmettono conoscenze fondamentali ma anche promuovono l’educazione civica e l’integrazione sociale, ponendo una particolare attenzione all’inclusività e alla valorizzazione delle differenze individuali.
La metodologia didattica nella scuola elementare è progettata per rispondere ai bisogni variabili degli studenti, incentivando un clima scolastico inclusivo e rispettoso delle singolarità.
L’obiettivo degli insegnanti va oltre l’istruzione formale, puntando a sviluppare nei giovani studenti pensiero critico, curiosità e competenze sociali essenziali per il loro futuro in società.
Inoltre, attraverso il loro lavoro quotidiano, gli insegnanti di scuola Primaria diventano veicoli di valori imprescindibili come il rispetto, l’empatia e l’accoglienza, fondamentali per la coesione delle comunità scolastiche e lo sviluppo di cittadini consapevoli e attivi.
Lo stipendio del docente di scuola Primaria
Oltre alle responsabilità didattiche e formative, un aspetto di notevole interesse per chi si avvicina alla professione di insegnante di scuola primaria concerne la retribuzione. Tale elemento, comune a tutte le categorie docenti, dipende significativamente dall’anzianità di servizio accumulata.
Per quanto riguarda gli insegnanti delle scuole primarie, lo stipendio varia in base agli anni di esperienza: all’inizio della carriera, con un’anzianità che va da 0 a 8 anni, lo stipendio lordo mensile è di 1.614,40 euro. Questa cifra cresce progressivamente, raggiungendo i 2.544,74 euro lordi al mese dopo 35 anni di servizio.
Il 18 gennaio è stato, inoltre, ratificato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore Istruzione e Ricerca 2019-2021, che ha previsto incrementi retributivi variabili da un minimo di 15,60 euro a un massimo di 93 euro lordi al mese.
Ecco, nel dettaglio, gli incrementi mensili lordi della retribuzione tabellare sono, nello specifico, i seguenti: (valori in euro da corrispondere per 13 mensilità):
Anzianità di servizio |
Dal 01.01.2019 | Rideterminato dal 01.01.2020 | Rideterminato dal 01.01.2021 |
0-8 | 15,60 | 28,70 | 63,00 |
9-14 | 17,30 | 31,90 | 70,00 |
15-20 | 18,80 | 34,60 | 77,00 |
21-27 | 20,30 | 37,30 | 83,00 |
28-34 | 21,70 | 40,00 | 89,00 |
da 35 | 22,80 | 41,90 | 93,00 |
Da precisare che i valori della tabella soprastante, espressi in euro, sono da corrispondere per 13 mensilità, inoltre il rialzo salariale, entrato in vigore il 1° gennaio 2020, incorpora integralmente l’incremento applicato a partire dal 1° gennaio 2019. Analogamente, l’aumento stipendiale decorrente dal 1° gennaio 2021 ingloba e sostituisce quello assegnato dal 1° gennaio 2020.
Ecco, invece, lo stipendio netto mensile, per le varie fasce di anzianità, come riportato nella seguente tabella.
Anzianità di servizio |
0-8 | 9-14 | 15-20 | 21-27 | 28-34 | da 35 |
Stipendio mensile netto | 1.262,39 | 1.366,97 | 1.482,40 | 1.571,90 | 1.693,96 | 1.795,43 |
Da precisare che anche i valori di questa tabella, espressi in euro, sono da corrispondere per 13 mensilità.
Alla luce di quanto detto, infine, la nuova retribuzione tabellare annua lorda è la seguente.
Anzianità di servizio |
Dal 01.01.2019 | Dal 01.01.2020 | Dal 01.01.2021 |
0-8 | 20.328,40 | 20.485,60 | 20.987,20 |
9-14 | 22.550,59 | 22.725,79 | 23.182,99 |
15-20 | 24.506,59 | 24.696,19 | 25.204,99 |
21-27 | 26.419,19 | 26.623,19 | 27.171,59 |
28-34 | 28.294,22 | 28.513,82 | 29.101,82 |
da 35 | 29.694,52 | 29.923,72 | 30.536,92 |
Da precisare che i valori della tabella, espressi in euro, sono riferiti a 12 mensilità. Alle quali va aggiunta una 13^ mensilità.
Requisiti d’accesso maestra di scuola elementare
L’incarico di insegnante di scuola elementare si rivela un mestiere di grande responsabilità e al contempo ricco di sfide, che necessita di un insieme specifico di competenze sia personali che professionali per essere svolto al meglio.
Tra le qualità personali essenziali, spiccano le abilità relazionali e comunicative, fondamentali per interagire efficacemente sia con gli studenti che con i loro genitori. A queste si aggiungono una marcata capacità di ascolto e un profondo senso di empatia, qualità indispensabili per comprendere e supportare le esigenze di ciascun alunno. La creatività e la pazienza sono altrettanto cruciali, così come una motivazione costante, per navigare con successo attraverso le complessità giornaliere del ruolo educativo, affrontando le sfide che emergono nel percorso di insegnamento e apprendimento.
Queste caratteristiche personali, integrate con una solida preparazione professionale, sono determinanti per creare un ambiente di apprendimento stimolante e inclusivo, in cui ogni studente possa sentirsi apprezzato e sostenuto nel suo sviluppo individuale.
Per accedere alla professione di insegnante nella scuola primaria, i requisiti accademici e formativi richiesti includono:
- Laurea in Scienze della formazione primaria, ottenuta sia secondo il vecchio che il nuovo ordinamento, rispettivamente come indicato dall’articolo 6 della Legge 169 del 2008 e dall’articolo 6 del Decreto ministeriale 249 del 2010.
- Diploma di Istituto Magistrale o di Scuola Magistrale (valido unicamente per la scuola dell’Infanzia) o di un Diploma di Liceo Socio-psico-pedagogico, acquisiti entro l’anno scolastico 2001-2002, conformemente a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 10 marzo 1997.
Questi percorsi formativi abilitano all’insegnamento, fornendo le competenze didattiche e pedagogiche necessarie per esercitare con efficacia e dedizione il ruolo di educatore nelle scuole elementari.
Insegnare nella scuola Primaria senza laurea
Diventare maestro o maestra nelle scuole Primarie italiane è possibile anche senza una laurea, differenziandosi così dai requisiti richiesti per l’insegnamento nelle scuole Secondarie.
Questa opportunità è concessa a coloro che hanno conseguito un diploma di istituto magistrale o di liceo socio-psico-pedagogico entro l’anno scolastico 2001-2002. La stessa regola vale per chi aspira a diventare insegnante di sostegno, potendo accedere a tale ruolo con le medesime qualifiche.
Ottenere l’abilitazione per insegnare nelle scuole elementari
Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento nella scuola Primaria, è necessario completare un corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria. Questo corso, della durata di cinque anni, include un tirocinio di 600 ore da effettuare a partire dal secondo anno e culmina con un esame finale che conferisce l’abilitazione all’insegnamento.
L’accesso al corso di laurea è regolamentato da un numero programmato e da una prova di selezione. Il tirocinio rappresenta un elemento chiave nella formazione degli insegnanti, combinando esperienze pratiche sul campo con momenti di riflessione teorica, e si conclude con lo sviluppo di un e-Portfolio che documenta il percorso di crescita professionale del futuro insegnante.
Lavorare come maestra o maestro di scuola elementare
Le procedure per lavorare come come docente di scuola Primaria sono tre:
- Concorso a cattedra;
- Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS);
- TFA Sostegno.
Concorso a cattedra per scuola dell’Infanzia e Primaria
Il Concorso straordinario ter, in fase di attuazione e con un’offerta complessiva di 44.654 posti, rappresenta una via privilegiata per chi aspira a diventare docente a tempo indeterminato, inserendosi nell’ambito delle iniziative previste dalla Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti e dalle strategie del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha l’obiettivo di garantire l’assunzione di 70.000 nuovi docenti entro giugno 2026.
Destinato a insegnanti con almeno tre anni di servizio nell’ultimo quinquennio nelle scuole statali, compresa un’annualità specifica nella materia di concorso, e ai candidati in possesso di 24 CFU in ambito didattico-pedagogico acquisiti entro il 31 ottobre 2022, il concorso non prevede fasi preselettive, ma consiste esclusivamente in una prova scritta e una orale.
Tuttavia, questa procedura concorsuale non conferisce l’abilitazione all’insegnamento. I vincitori verranno assunti con un contratto a termine di un anno, nel corso del quale dovranno ottenere i crediti formativi universitari supplementari richiesti dalla cosiddetta Riforma Bianchi per l’abilitazione definitiva.
Le prove scritte si sono svolte tra l’11 e il 19 marzo. Le sessioni orali sono previste per le prossime settimane, e andranno avanti almeno fino a fine luglio, con le prime immissioni in ruolo attese per l’anno scolastico 2024-2025.
Il prossimo bando, che rappresenta l’ultima fase della transizione prevista dalla riforma, sarà pubblicato tra settembre e ottobre. Mantenendo le modalità del concorso straordinario ter, introdurrà la novità relativa ai requisiti di accesso, estendendoli agli aspiranti docenti che avranno accumulato almeno 30 CFU nei percorsi abilitanti.
Graduatorie GPS per scuola dell’Infanzia e Primaria
Le Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) rappresentano un elemento fondamentale nel meccanismo di assegnazione delle supplenze scolastiche, valide sia per incarichi temporanei fino al 30 giugno, sia per quelli estesi fino al 31 agosto dell’anno scolastico in corso.
Si tratta, sostanzialmente, di elenchi, organizzati per provincia, di docenti qualificati per specifiche classi di concorso, pronti a essere convocati per supplenze in assenza di personale docente a tempo indeterminato o di ruolo. In questo contesto, le scuole si rivolgono inizialmente alle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) e, se necessario, alle GPS per soddisfare le proprie esigenze di personale.
L’inserimento in queste graduatorie è pertanto un passaggio chiave per chi ambisce a una carriera nell’insegnamento, puntando a un inserimento stabile nel sistema educativo.
Per l’assegnazione delle supplenze, gli Uffici Scolastici Provinciali gestiscono le nomine basandosi sulle preferenze espresse dai docenti durante la fase di candidatura o aggiornamento delle graduatorie.
Questo processo prevede anche una valutazione dei punteggi accumulati dai candidati, garantendo così un criterio di selezione che combina merito e aderenza ai requisiti espressi da ogni docente.
Le Graduatorie GPS sono organizzate in due distinti livelli di classificazione:
- Prima fascia: è riservata ai candidati che possiedono un’abilitazione all’insegnamento. Questo gruppo include coloro che hanno conseguito una laurea in Scienze della Formazione Primaria, un diploma di scuola magistrale ottenuto non oltre l’anno scolastico 2001/2002, o un titolo equivalente acquisito all’estero e ufficialmente riconosciuto in Italia conformemente alla legislazione attuale.
- Seconda fascia: comprende gli studenti regolarmente iscritti a partire dal terzo anno del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, a condizione che abbiano accumulato almeno 150 crediti formativi universitari (CFU).
TFA Sostegno IX Ciclo per scuola dell’Infanzia e Primaria
Un ulteriore percorso per avviarsi alla professione di insegnante di scuola primaria, che si aggiunge al concorso a cattedra e alle graduatorie GPS già discusse, è il TFA Sostegno. Questa formazione specializzata si concentra sul supporto didattico per studenti con disabilità.
Di recente, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha autorizzato l’avvio dei corsi di TFA Sostegno per il IX ciclo, destinati alla scuola dell’Infanzia, Primaria e alle scuole Secondarie di I e II grado per l’anno accademico 2023/2024, mediante il decreto ministeriale n. 583, datato 29 marzo 2024.
I test preselettivi per accedere ai corsi sono programmati dal 7 al 10 maggio, con un’offerta totale di 32.317 posti, distribuiti come segue:
- Scuola dell’Infanzia: 3.232 posti;
- Scuola Primaria: 7.552 posti;
- Scuola Secondaria di primo grado: 8.944 posti;
- Scuola Secondaria di secondo grado: 12.589 posti.
Il termine ultimo per il completamento del TFA Sostegno IX Ciclo è fissato al 30 giugno 2025. Il corso, della durata minima di 8 mesi, permette di ottenere 60 CFU.
Per quanto riguarda i requisiti di accesso al TFA Sostegno 2024 IX Ciclo per gli aspiranti insegnanti della scuola dell’Infanzia e Primaria, sono necessari:
- una laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria o un titolo equivalente ottenuto all’estero e riconosciuto in Italia;
- un diploma magistrale, conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, che può essere di tipo sperimentale a indirizzo psico-pedagogico o linguistico, rilasciato dagli istituti magistrali o un titolo equivalente ottenuto all’estero e riconosciuto in Italia.
Quali sono i corsi per aumentare il punteggio nella Graduatoria docenti?
Per gli aspiranti insegnanti, posizionarsi in modo vantaggioso nelle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) è fondamentale per aumentare le probabilità di ricevere incarichi di supplenza e, conseguentemente, avvicinarsi alla professione docente con prospettive di maggiore stabilità. Un’efficace strategia per raggiungere questo obiettivo consiste nel migliorare il proprio punteggio, sfruttando i titoli e le certificazioni acquisibili.
All’interno del panorama formativo, i Master costituiscono un’opzione di grande valore, con la possibilità di aggiungere 1 punto al proprio punteggio. Si distingue particolarmente il Master in “Italiano L2 in: Didattica e Promozione della Lingua e Cultura Italiana e Straniera”, che apporta un incremento di 3 punti.
Anche i Corsi di Perfezionamento contribuiscono con 1 punto ciascuno al punteggio. È importante evidenziare, tuttavia, che il Corso di Perfezionamento in Content and Language Integrated Learning (CLIL), abbinato a una certificazione linguistica, può valere fino a un massimo di 9 punti, a seconda del livello di certificazione linguistica raggiunto (B2, C1, C2).
Le Certificazioni informatiche, tra cui quelle relative all’uso di LIM, Tablet, corsi di Coding, strumenti informatici, Corso Pekit Expert ed EIPASS 7 Moduli User, forniscono un apporto di 0,5 punti per ciascuna certificazione. È opportuno notare che, durante l’aggiornamento delle Graduatorie GPS, è consentito inserire un massimo di quattro certificazioni informatiche, raggiungendo un totale di 2 punti.
Infine, le Certificazioni linguistiche, quali quelle in Inglese, Tedesco, Francese e Spagnolo, offrono un contributo significativo al punteggio, con un massimo di 6 punti per il livello C2. Questa varietà di opzioni formativo-certificative rappresenta un asset strategico per migliorare la propria posizione nelle GPS, aprendo la porta a maggiori opportunità nel campo dell’insegnamento.
Ecco, di seguito, una tabella riepilogativa su titoli e punteggio docenti.
Titolo/Certificazione | Punti Possibili |
Master | 1 punto |
Master in italiano L2 | 3 punti |
Corsi di Perfezionamento | 1 punto |
Certificazioni Informatiche | 0,5 punti per certificazione, fino a un massimo di 2 punti |
Certificazioni Linguistiche | Fino a 6 punti, a seconda del livello |
B2 + CLIL | 6 punti (3 punti per B2 + 3 punti per CLIL) |
C1 + CLIL | 7 punti (4 punti per C1 + 3 punti per CLIL) |
C2 + CLIL | 9 punti (6 punti per C2 + 3 punti per CLIL) |
È importante sottolineare che i punteggi menzionati si riferiscono alle tabelle di valutazione dei titoli incluse nell’ordinanza ministeriale numero 112 del 6 maggio 2022, regolamentante l’aggiornamento delle Graduatorie GPS per il biennio 2022-2024: tali punteggi, quindi, sono soggetti a possibili modifiche in vista dell’imminente aggiornamento delle GPS.