Cosa sono le assegnazioni provvisorie

Per coloro che operano nella scuola italiana vi sono molti cavilli da comprendere per poter adoperare in pieno i propri diritti. Dunque, è fondamentale sapere che cosa siano le assegnazioni provvisorie.

Esse riguardano non solo il corpo docenti, ma anche il personale ATA. Questo strumento può essere adibito per la mobilità interna, ovvero per essere dislocati in un altro plesso scolastico. Conoscere le assegnazioni provvisorie è, quindi, indispensabile.

 

Le assegnazioni provvisorie. Chi ne fa uso?

Le assegnazioni provvisorie hanno una certa rilevanza, ma chi ne fa uso? Come accennato in precedenza, la utilizzano i professionisti della scuola. Dunque, insegnanti e personale ATA. La mobilità interna, infatti, può essere concessa per un anno.

Questa dislocazione, però, non ha alcuna conseguenza sulla sede in cui il lavoratore è titolare. Inoltre, la scuola in cui si verrà trasferiti in maniera momentanea può provenire dalla stessa provincia di appartenenza o da una diversa.

A fare uso delle assegnazioni provvisorie, dunque, è l’intero reparto scolastico. Ciò può avvenire, per esempio, nel momento in cui il dipendente abbia il bisogno di prestare cure adeguate a qualche familiare. In tal modo, si ha la possibilità di avvicinarsi al luogo dell’emergenza in questione.

 

Come fare domanda?

Naturalmente, vi sono delle regole ben precise per le assegnazioni provvisorie ed è opportuno sapere come fare domanda. Per prima cosa, bisogna dire che alcuni soggetti hanno la precedenza rispetto ad altri.

Tra i dipendenti che possono ottenerle vi sono i non vedenti, un genitore di un disabile grave e i lavoratori con disabilità ai sensi dell’articolo 21 della Legge 104/92. Inoltre, possono avviare la richiesta anche coloro che abbiano un coniuge con disabilità fisica e chi si occupa di un genitore affetto da invalidità.

Il Ministro dell’Istruzione pubblica il modello da adoperare per presentare l’istanza in questione. Questo modulo viene elargito di anno in anno e può essere destinato per richiedere l’assegnazione sia provinciale che al di fuori della propria provincia.

Nel primo caso la richiesta va spedita solo al proprio Ufficio territoriale competente di appartenenza. Nel secondo caso, invece, va inoltrato anche all’Ufficio territoriale competente della provincia di destinazione.

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