Giornata contro l’omofobia. Scoppia la polemica

“L’unico vero scandalo è chi vorrebbe insegnare la discriminazione”. Lo affermano Pd e M5S in una nota congiunta dopo la levata di scudi di Lega e Fratelli d’Italia contro la circolare diffusa dal Ministero dell’Istruzione in vista della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Gli fa eco il membro della Camera dei

deputati Alessandro Zan. “Diciamoci la verità – il suo tweet – Il putiferio di Lega e Fratelli d’Italia ha un solo nome: omotransfobia”.

 

Il casus belli

In occasione della celebrazione, prevista per il 17 maggio, il dicastero presieduto da Patrizio Bianchi ha, infatti, invitato le scuole ad organizzare momenti “di approfondimento e di riflessione con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Ma il documento non è affatto piaciuto ai partiti di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni. E la polemica non si è fatta attendere.  

  

La circolare

Il testo è stato firmato da Maria Assunta Palermo, direttrice della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico nell’ambito del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione. Inoltrata agli Uffici Scolastici Regionali e agli Istituti di ogni ordine e grado già a partire dal 5 maggio, la circolare ha riacceso un’aspra polemica in realtà mai sopita del tutto.   

 

Il ddl Zan

L’attività di prevenzione della violenza e le occasioni di formazione scolastica erano, tra l’altro, alcune delle misure contenute all’interno del ddl Zan affossato nell’ottobre scorso dal Senato. Ma erano anche gli aspetti del decreto maggiormente contestati sia dalla Lega di Salvini che da Fratelli d’Italia di Meloni. 

 

Scontro tra i partiti. L’accusa

FdI ha annunciato la presentazione di un’interrogazione alla Camera e al Senato e chiesto il ritiro del documento “con il quale si vorrebbero spalancare le porte delle scuole all’ideologia gender”. “Si tratta – ha commentato Meloni – di una circolare sconcertante che rappresenta  un tentativo inaccettabile di far rientrare dalla finestra quello che il Parlamento italiano ha fatto uscire dalla porta: il ddl Zan. Da parte sua, invece, sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso (Lega) afferma: “Un conto è combattere e condannare giustamente ogni tipo di discriminazione, un altro è fare propaganda di genere attraverso attivisti Lgbt ideologizzati. Pd e M5S vogliono fare propaganda gender? La organizzino nelle loro sedi di partito: vedremo quante famiglie ci porteranno i propri bambini”.

 

Scontro tra i partiti. La difesa

“La circolare del ministero dell’Istruzione – replica la coordinatrice del Comitato per le Politiche di Genere e per i Diritti Civili Alessandra Maiorino (M5s) – è la migliore risposta a chi sparge odio e cerca a tutti i costi di tenere l’Italia ostaggio di oscurantismo e arretratezza culturale. Le destre sono insorte, gridando allo scandalo. L’unico vero scandalo è chi vorrebbe insegnare invece la discriminazione ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze. È osceno che protestino verso questa iniziativa del ministero”.

 

Scontro tra i partiti. Ancora accuse

Fortemente preoccupati anche i deputati di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, responsabili del dipartimento Istruzione e della Scuola di FdI. Nonché la senatrice Isabella Rauti, responsabile dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili. “Invitiamo  le famiglie – fanno sapere – a prestare attenzione e a pretendere che qualsiasi iniziativa proposta dagli istituti scolastici preveda il consenso preventivo informato dei genitori”. Non si tira indietro nemmeno il senatore leghista Simone Pillon. “La sacrosanta lotta alle discriminazioni – commenta – è quasi sempre la foglia di fico dietro alla quale nascondere i contenuti dell’agenda Lgbt. Trovo, pertanto, questa circolare ideologica, pretestuosa, lesiva della libertà educativa dei genitori. Che non vengono neppure nominati, nonostante il compito educativo sia espressamente previsto a loro esclusivo carico. Ma anche nociva per l’autonomia scolastica, contraria alla legislazione vigente e idonea a legittimare una forma di odioso indottrinamento degli scolari e degli studenti con assurde e infondate ideologie».

 

Scontro tra i partiti. Ancora difese

Altrettanto puntuale arriva la replica di Manuela Ghizzoni, responsabile Pd Istruzione, Università e Ricerca e di Irene Manzi, responsabile Scuola. “Le polemiche sollevate da Fdi e Lega contro il ministero dell’Istruzione per l’impegno profuso nella battaglia contro le discriminazioni – scrivono in una nota –  lascia esterrefatti. Parlare di propaganda gender come fanno le destre è solo una scusa per nascondere l’idiosincrasia di Fdi e della Lega di fronte alla questione dei diritti umani, del rispetto e della funzione stessa dell’istruzione. Solo con l’educazione è possibile sottrarre il nostro Paese alla cultura della sopraffazione e della discriminazione e al momento dei fatti le destre stanno dalla parte sbagliata del fronte”. 

 

Polemica senza fine

Da parte sua, il M5S puntualizza: “La circolare altro non fa se non invitare le scuole a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Attività fondamentali in un Paese che ogni anno registra centinaia di aggressioni e violenze a sfondo omofobo, spesso nel silenzio di certa politica e di certe istituzioni. Siamo al fianco delle scuole che vorranno aprire un dibattito lucido e serio su questi argomenti, consentendo al nostro Paese di volgere lo sguardo ben oltre il medioevo culturale a cui vorrebbero regalarci taluni“. Infine, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo sentenzia: “Ma cosa è l’ideologia gender chiamata in causa dagli oscurantisti della destra? Solo uno spauracchio inventato per non fare formazione ai giovani contro l’omofobia. Scandalosa è la discriminazione, non la sensibilizzazione dei giovani volta a combatterla”.

Condividi L'articolo

Articoli Correlati

Ecco come
Vincere il concorso Docenti
Ultime ore

La Promo scade tra:

Ore
Minuti
Secondi