GPS 2022. Guida pratica alla compilazione dell’istanza

Con la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale n. 112 del 06.05.2022 è ufficialmente partito l’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). Le stesse saranno valide per tutto il biennio 2022/23 e 2023/24. La finestra temporale è iniziata giovedì 12 maggio alle ore 9:00. E si concluderà martedì 31 maggio alle 23:59. Sarà

 

possibile presentare le relative istanze di inserimento, aggiornamento e trasferimento esclusivamente in via telematica. Nello specifico, attraverso la piattaforma del Miur Istanze OnLine (alias POLIS – Presentazione On Line delle IStanze). 

 

Premessa

L’obiettivo è quello di eliminare le lungaggini burocratiche e garantire l’assegnazione delle supplenze in tempi più brevi rispetto al passato. Tuttavia, parliamo di una procedura importante e allo stesso tempo molto delicata. Uno sbaglio o una disattenzione possono risultare determinanti per l’eventuale assegnazione di un incarico di supplenza. O, peggio, compromettere il posizionamento in graduatoria. O, ancora, portare all’esclusione dalla stessa. Ecco perché è fondamentale seguire la procedura con attenzione e inserire solo informazioni corrette, evitando false dichiarazioni relative a titoli non conseguiti o a certificazioni non riconosciute. Così facendo si eviteranno brutte sorprese in caso di convocazione, quali rettifiche di punteggio, cancellazioni e denunce. Da qui l’utilità della nostra “GPS 2022. Guida pratica alla compilazione dell’istanza”.      

 

Da non dimenticare

L’iscrizione alle GPS avviene, per velocizzare il tutto, come già accennato, tramite il portale Servizio Istanze OnLine del Miur. La prima cosa da considerare è che gli aspiranti supplenti possono scegliere una sola provincia. Il punteggio per la redazione della graduatoria viene assegnato sulla base dei titoli (compresi quelli di servizio). L’assunzione a tempo determinato potrà essere possibile solo se le chiamate arriveranno fino alla posizione occupata dal candidato. Cosa che può avvenire anche grazie al rifiuto (per le ragioni più disparate) degli aspiranti supplenti che precedono in graduatoria. Fermo restando l’inasprimento delle sanzioni previste per chi rifiuta l’incarico o abbandona il servizio. Parliamo, ovviamente, di supplenze al 30 giugno o al 31 agosto.

 

Novità GPS 2022

L’ordinanza ministeriale n. 112 ha introdotto la possibilità di accedere con riserva in caso di abilitazione/specializzazione conseguita dopo il termine di presentazione delle domande. La riserva andrà, ad ogni modo, sciolta tassativamente entro il prossimo 20 luglio con apposita ulteriore istanza. Prevista, inoltre, anche la possibilità di dichiarare servizi il cui termine vada oltre il termine di presentazione delle istanze. Questo permette di iscriversi con riserva nelle GPS di seconda fascia di sostegno nel caso in cui detto servizio rappresenti la terza annualità di almeno 180 giorni di servizio sul sostegno.

 

Le fasce

Sulla base dell’ordinanza ministeriale e del relativo emendamento al Decreto Sostegno ter, ecco quella che sarà la composizione delle GPS per il prossimo biennio scolastico 2002/24.

 

Scuola dell’infanzia e primaria

Tramontata la ventilata ipotesi di abolizione della seconda fascia, non ci sarà un’unica fascia riservata agli aspiranti supplenti in possesso dell’abilitazione (che formano la prima fascia). Tutto invariato, quindi, per gli studenti del terzo, quarto e quinto anno del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria rispettivamente con 150, 200 e 250 CFU (Crediti formativi universitari). Erano e resteranno collocati in seconda fascia

 

Scuola secondaria di I e II grado

Per la prima fascia sarà necessario essere in possesso di un titolo di abilitazione. La seconda fascia, invece, comprenderà gli aspiranti supplenti in possesso del solo titolo di studio idoneo alla classe di concorso oltre ai 24 CFU, chi ha il titolo di accesso e l’abilitazione in un’altra classe di concorso o in un altro grado oppure coloro che sono già inseriti nelle graduatorie d’istituto (GI) per la medesima classe di concorso. 

 

Sostegno

In prima fascia troveremo quanti sono in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno nel relativo grado. La seconda fascia, a sua volta, ospiterà chi, pur non essendo abilitato al sostegno, abbia maturato tre annualità di insegnamento su posto di sostegno nel relativo grado (entro l’anno precedente) e che – per quanto concerne tanto la scuola dell’infanzia e primaria quanto quella  secondaria di primo e secondo grado – sia in possesso o dell’abilitazione o del titolo di accesso alla GPS di seconda fascia relativamente a quel grado di istruzione.

 

Come scalare le graduatorie?

Se iscriversi alle GPS, verificando i titoli in proprio possesso, resta un passo fondamentale da compiere, lo è altrettanto attrezzarsi per aumentare il proprio punteggio. E’ un aspetto tutt’altro che da sottovalutare. Si è ancora in tempo? La risposta è sì. Ma come fare? Niente di più facile. In aiuto degli aspiranti docenti arrivano, tra gli altri, le certificazioni informatiche e linguistiche. Che, oltre ad essere importanti strumenti formativi e di aggiornamento, permettono di ottenere punti fondamentali e preziosi. Punti utili per superare altri colleghi e scalare la classifica in modo da raggiungere le posizioni migliori per vedersi assegnati incarichi di supplenza. Stando però attenti a verificare che gli stessi vengano conseguiti presso strutture accreditate dal Miur. In caso contrario si rischia solo di sprecare tempo e denaro. E, soprattutto, di ottenere l’effetto contrario. 

 

GPS 2022. Guida pratica alla compilazione dell’istanza

La compilazione dell’istanza è un’operazione da fare con la massima attenzione. Non ci stancheremo mai di ripeterlo. Ecco perché, prima di procedere con la compilazione dell’istanza, sarà bene dare un’occhiata alla nostra Guida. Cosa fare? Cosa bisogna sapere e, soprattutto, come prepararsi? Troverai lì tutte le risposte di cui hai bisogno. Una volta completato questo passaggio fondamentale, sarai finalmente pronto per tuffarti nella nostra “GPS 2022. Guida pratica alla compilazione dell’istanza”. Che ti prenderà per mano guidandoti, passo passo, fino alla fine del procedimento.  

 

Fase preliminare

Prima di collegarsi al portale Servizio Istanze OnLine del Miur, sono necessarie delle verifiche preliminari. Bisogna, infatti, accertarsi di possedere i requisiti richiesti. In questo caso, il titolo di accesso e i 24 CFU (crediti formativi universitari in discipline socio-psico-pedagogiche e metodologie didattiche da acquisire in forma curricolare o extracurricolare). Servirà, inoltre, avere a portata di mano tutti i documenti necessari, anche ai fini della valutazione dei titoli e del servizio. Un buon consiglio è quello di ripetere più volte il calcolo del proprio punteggio (consultando le tabelle di valutazione), in modo da evitare errori. Fatto questo, si può procedere con le credenziali per accedere al servizio telematico. Per farlo occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta d’Identità Elettronica (CIE). Inoltre, occorre essere abilitati al servizio Istanze Online.

 

Avvertenze

L’aggiornamento delle GPS avviene su base biennale. Si  tratta di uno strumento fondamentale per il futuro lavorativo degli aspiranti docenti. Per cui è meglio prestare la massima attenzione a questa guida. Il rischio, altrimenti, è quello di perdere due anni di opportunità lavorative. Anche se è sempre possibile un ricorso alle MAD (Messe a disposizione). Tuttavia, in caso di ulteriori dubbi o problemi, è sempre preferibile affidarsi ad esperti certificati del settore.  

 

GPS – Guida all’iscrizione 

Per accedere al servizio, basta andare sul sito del Miur e cliccare sull’icona “Graduatorie provinciali e d’istituto per le supplenze 2022/2023 e 2023/2024”. Ben visibile sulla sinistra, sotto il titolo principale. A questo punto bisogna selezionare l’icona “Primi passi”. Una pagina informativa tanto preziosa quanto importante. Una volta verificati tutti i punti presenti, basta cliccare su “Procedere alla compilazione dell’istanza” per accedere alla pagina di presentazione della domanda.     

 

Seconda fascia

 

Provincia e dati personali

Il passo successivo sarà, quindi, quello di scegliere la provincia (una sola!) in cui si vorrebbe insegnare. Cliccando su “Avanti” si verrà reindirizzati su una pagina contenente i propri dati personali. Una volta verificati o modificati, il tasto “Avanti” permette di confermare e di accedere alla pagina da compilare per la vera e propria domanda di iscrizione o aggiornamento. La stessa è composta da diverse sezioni. 

 

Gradi di scuola e classe di concorso

Nella prima, in particolare, cliccando sul quadrante “Azioni disponibili” e subito dopo su “Inserisci”, sarà possibile effettuare la scelta sia tra i vari gradi di scuola, sia tra la prima e la seconda fascia. A seguire, comparirà un menu a tendina relativo a Tipo di posto/Classe di concorso. Qui bisognerà selezionare la classe di concorso di proprio interesse. 

 

Titoli di accesso

Fatto questo, si accederà alla sezione A.1 — Titoli di accesso alla graduatoria e relativo punteggio. Qui vanno inseriti tutti i dati del proprio titolo di accesso. Facendo molta attenzione alla data, alla denominazione e all’università presso la quale si è conseguito il titolo. Cliccando su “Inserisci” si tornerà alla schermata iniziale con tutte le varie sezioni. 

Sarà, quindi possibile, inserire tutti i titoli conseguiti prima della scadenza del bando stesso nella sezione B, Titoli ulteriori rispetto al titolo di accesso. Sarà sufficiente cliccare sul pulsante “Azioni disponibili”, a seguire “Aggiungi” e poi, una volta finito, su “Inserisci”.   

 

Titoli di servizio

La sezione C è riservata ai Titoli di servizio. Anche in questo caso: “Azioni disponibili” e poi “Accedi”. Appariranno due ulteriori sezioni: Servizi presenti nel fascicolo e Servizi inseriti dall’aspirante. Chi ha già fatto delle supplenze, troverà nella prima il riassunto del servizio o dei servizi svolti. Di fianco si troverà il pulsante verde “Importa nella domanda”, che permette l’inserimento automatico di tutti i relativi dati. Nel caso in cui un periodo di supplenza non dovesse essere stato registrato, sarà possibile inserirlo manualmente nella sezione Servizi inseriti dall’aspirante cliccando sul tasto “Aggiungi titoli di servizio” e poi su “Inserisci” per la conferma.    

 

Titoli di riserva e Titoli di preferenza

La quarta sezione (Titoli di riserva), invece, è dedicata all’inserimento di situazioni particolari del candidato, quali eventuali invalidità. Come per le altre sezioni, si clicca prima su “Azioni disponibili” e poi su “Inserisci”. I pulsanti “Azioni disponibili” e “Inserisci” della quinta sezione, invece, consentono l’inserimento di ulteriori titoli di preferenza (medaglia al valore militare o altro). 

 

Altre dichiarazioni

La sesta sezione (“Altre dichiarazioni”), contiene tutte quelle dichiarazioni obbligatorie che solitamente sono previste dai concorsi pubblici. In alcuni casi basta un segno di spunta, in altri bisognerà selezionare l’opzione corrispondente. Con il tasto “Inserisci” si procederà, quindi, alla conferma.  

 

Graduatorie d’Istituto

Anche se non riguarda direttamente le GPS, la sezione destinata a raccogliere le informazioni in merito alle sedi delle Graduatorie d’istituto (GI) va anch’essa compilata. E’ un modo per fornire al Ministero tutti i dati di cui ha bisogno con un’unica domanda, evitando inutili perdite di tempo. Chi decidesse di non indicare alcuna sede, non potrà in alcun modo farlo in un secondo momento. La conseguenza è quella di non avere, pertanto, per tutta la durata delle graduatorie (2 anni), la possibilità di ottenere un’eventuale supplenza tramite le GI. 

 

Autocertificazione e Titoli di studio esteri

La domanda in sé è una vera e propria autocertificazione. Ragion per cui, la sezione Allegati serve unicamente per i documenti e in nessun caso per i titoli dichiarati. Il controllo di questi ultimi, infatti, sarà effettuato solo in caso di assegnazione di supplenza direttamente dalla scuola interessata. Va allegato un solo file di tipo .pdf o .zip che non deve superare i 2MB. E dovrà contenere soltanto l’eventuale titolo di studio conseguito all’estero; la dichiarazione di valore del titolo di studio conseguito all’estero per insegnare conversazione in lingua straniera; oppure la documentazione relativa agli eventuali servizi prestati nei Paesi dell’Unione Europea o in Paesi terzi. Anche in questo la procedura è quella già vista: “Azioni disponibili” e “Inserisci”. Per caricare il file bisognerà selezionarlo e poi cliccare su “Open”. Per confermare, “Inserisci”.   

 

Modifica e/o Invio

A questo punto, tornati nella schermata principale, per trasmettere la domanda al Miur non resterà altro da fare che cliccare sul tasto “Inoltra”. Facendo, invece, clic su “Visualizza PDF” sarà possibile visionare la domanda stessa. E’ importante tenere presente che fino alla data di scadenza sarà sempre possibile modificare la domanda. Sarà sufficiente accedere alla home page del servizio, selezionare “Vai alla compilazione” e cliccare su “Annulla inoltro”. I dati non saranno cancellati, ma sarà possibile modificarli.  

 

Prima fascia

Per la prima fascia, riservata ai docenti abilitati, la procedura è praticamente uguale a quella che abbiamo appena descritto per la seconda fascia. E’ chiaro che, nel momento di scegliere l’opzione relativa alla fascia per la quale inoltrare la domanda, andrà selezionata la prima fascia della propria classe di concorso. Anche per quanto concerne il titolo di accesso non sarà sufficiente indicare la laurea, bensì bisognerà fare riferimento al titolo di abilitazione all’insegnamento (quale, ad esempio, il Tirocinio formativo attivo – TFA – Sostegno). Altre differenze sono presenti nel calcolo del punteggio, per cui occorrerà fare molta attenzione. Per il resto le indicazioni sono le stesse fornite agli aspiranti docenti di seconda fascia.   

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