In arrivo un’altra riforma dedicata al reclutamento degli insegnanti che dovrebbe essere approvata entro giugno.
Secondo quanto si legge nel documento (ancora in bozza), i concorsi saranno su base annuale e l’obiettivo è quello di arrivare a 70 mila immissioni in ruolo entro il 2024.
Inoltre, sembra che gli scatti stipendiali non saranno più legati esclusivamente all’anzianità, ma anche ad una formazione continua.
La progressione stipendiale accelerata è uno dei punti previsti dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e prevede un aumento di stipendio in parallelo ad una formazione continua, alla quale dovranno sottoporsi i docenti.
Gli insegnanti che aderiranno a questa formazione continua avranno diritto ad una busta paga più consistente. Si tratta di una specie di premio da conferire agli insegnanti più virtuosi.
Il Percorso di Formazione e Aggiornamento Permanente si articola in cinque livelli, o gradi. Al raggiungimento di ogni livello di formazione, scatta la progressione salariale prevista dal contratto, che ad oggi è legata esclusivamente all’anzianità di servizio.
La formazione sarà legata alla progressione stipendiale che risulterebbe accelerata se gli insegnanti svolgessero con profitto i corsi selezionati e certificati della Scuola di Alta Formazione del Ministero dell’Istruzione.
Il percorso di formazione e aggiornamento permanente è articolato in cinque gradi. Il primo grado è conseguito al termine di un percorso di durata quadriennale. Tutti i gradi successivi hanno durata quinquennale.
Ogni grado si conclude con una verifica finale alla quale viene collegata una valutazione del miglioramento dei risultati scolastici degli studenti degli insegnanti che accedono al percorso di formazione e aggiornamento.
Ad ogni avanzamento di livello scatta la progressione salariale.
Ad ogni modo i corsi saranno su base volontaria e porteranno ad un miglioramento della propria condizione salariale se frequentati con profitto.
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