Vantaggi di lavorare nella scuola

lavorare nella scuola

lavorare nella scuola

Chiunque decida di addentrarsi nel percorso del mondo scuola, scegliendo la strada dell’insegnamento, lo fa soprattutto per vocazione. L‘insegnamento è un lavoro difficile che la maggior parte delle persone non è in grado di svolgere efficacemente. Diventare un insegnante è un percorso, pieno di cavilli burocratici, spesso incomprensibili, che potrebbe richiedere anche anni e che non tutti sono disposti a fare

Entrare nel mondo scuola è come intraprendere un viaggio fra mille insidie, da non sottovalutare. Perciò è sempre da tenere presente che per superare questo percorso (ed uscirne vivi) servono dedizione e tanta pazienza

Aiutare nella crescita umana ed intellettuale altre persone può essere gratificante. Supportare i ragazzi negli anni più importanti e delicati della loro vita, grazie al proprio lavoro, è una grande soddisfazione. Si tratta di contribuire alla formazione di un individuo che un domani diverrà un adulto.

Il bello di essere insegnante

Diventare un insegnante di ruolo significa assicurarsi un posto di lavoro per tutta la vita, il che porta ad altri innumerevoli vantaggi.

Il principale vantaggio di essere un insegnante è quello di poter fare la differenza nella vita degli studenti.

Anche la giornata più difficile nella vita da insegnante, potrà fornire delle esperienze positive.

Insegnare permette di formare la coscienza e la cultura dei giovani, non soltanto di trasmettere le nozioni legate al programma scolastico. Bensì significa crescere le nuove generazioni trasmettendo loro anche tipi di insegnamenti relativi all’educazione civica, alla convivenza con gli altri e approfondire tematiche di attualità o politica.

Essere un’insegnante obbliga la persona a mettersi continuamente in gioco, a confrontarsi con opinioni e visioni diverse, specialmente dei più giovani. Quindi l’insegnamento stesso è una fonte di arricchimento umano e sociale. 

Gli insegnanti collaborano quotidianamente con i loro studenti, ma c’è anche una grande collaborazione professionale tra le mura scolastiche. 

La professione di insegnante è quella che in particolar modo permette di continuare a studiare. Fra corsi di aggiornamento e preparazione delle lezioni, ogni giorno garantisce nuove scoperte e nuovi apprendimenti. Grazie alla creatività e alla giusta prospettiva, il lavoro non diventerà mai noioso: ogni classe è diversa e può offrire una nuova esperienza

Ci sono sempre nuovi metodi per imparare e provare, nuove tecnologie da integrare nell’azione didattica e maggiori informazioni per conoscere le materie. Sono prontamente disponibili opportunità di sviluppo professionale e maggiore istruzione. L’apprendimento non si ferma mai nel campo dell’educazione.

 Continuando a stare a contatto con i ragazzi si impara a guardare il mondo da una prospettiva diversa, attraverso il loro punto di vista.

Inoltre, un docente contribuisce alla formazione di nuove generazioni, permette di istruire e formare nei giovani una coscienza civica migliore di chi li ha preceduti. Quindi gli insegnanti hanno il potere di cambiare e migliorare il mondo attraverso le nuove generazioni. L’insegnante educa a guardare le cose da una nuova prospettiva, ad andare oltre l’apparenza e a trovare una soluzione là dove nessuno era mai riuscito.

Non è da sottovalutare nemmeno il rapporto che si crea con gli studenti. Osservare e cercare di capire il comportamento può essere molto interessante: ogni allievo è unico, ogni gruppo di studenti è differente. Così ogni rapporto interpersonale che si crea nelle classi è diverso. Rendere i propri studenti la massima priorità per la maggior parte dei mesi dell’anno porta a stringere forti legami con loro, che possono durare anche una vita. I buoni insegnanti incoraggiano i loro studenti e li costruiscono mentre imparano e raggiungono il successo insieme.

Insegnare rimane una missione, ma non bisogna mai dimenticare che quello del docente è comunque un lavoro a tutti gli effetti, con il vantaggio che permette di essere a contatto con le proprie passioni. Grazie al posto di docente, si avrà modo di passare gran parte del tempo con materie oggetto di interesse personale. Incoraggiare gli altri a condividere un interesse può essere molto gratificante come attività.

Vantaggi “materialistici” di un docente

C’è un motivo se il posto di insegnante è anche uno dei ruoli più ambiti al giorno d’oggi.

Si tratta pur sempre di un posto pubblico, con uno stipendio mensile fisso, meno ore lavorative rispetto a tante altre posizioni (un insegnante lavora circa 18 ore a settimana, ovviamente senza contare il tempo da dedicare alle riunioni e ai consigli e il lavoro che fa anche fuori dall’orario scolastico, per preparare le lezioni e fare le verifiche), paga oraria più alta (circa il 6% in più rispetto alla media italiana) e anche lunghi periodi di ferie, cosa che non è per nulla scontata.

Lo stipendio di un insegnante di scuola superiore ancora all’inizio di carriera si aggira intorno ai 1.350 euro. Sale sui 1.500 euro per insegnanti di scuole statali che hanno tra 10 e 15 anni di anzianità, per poi aumentare progressivamente fino ai 1.960 euro circa di fine carriera.

Un docente può godersi, oltre a tutte le cosiddette “feste comandate“, anche delle pause più lunghe per Natale e Pasqua e ancora avere tutto per sé quasi l’intero periodo estivo. Essere docente vuol dire, inoltre, avere la possibilità di programmare gran parte del tempo personale. Per soli nove mesi all’anno si dovrà prestare servizio in aula e, anche se bisognerà svolgere del lavoro fuori da scuola, c’è la possibilità di pianificare in anticipo gran parte degli impegni personali. 

I docenti e il personale scolastico fanno parte della categoria dei dipendenti statali, coloro i quali sono impiegati nelle amministrazioni statali centrali o periferiche.  Essere impiegati nel ramo statale non è soltanto vantaggioso per il contratto a tempo indeterminato, ma anche per una serie di agevolazioni a cui possono accedere questi lavoratori. Gli impiegati statali  possono, ad esempio accedere a numerose borse di studio erogate dall’INPS. Mentre per le  persone non autosufficienti è prevista la possibilità di ricevere un’assistenza domiciliare. 

I docenti statali possono, inoltre, accedere anche ad una particolare categoria di finanziamenti detti cessione del quinto dello stipendio. Si tratta di finanziamenti la cui rata massima applicabile non può essere superiore ad un quinto dello stipendio netto mensile. Tale rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga e versata all’ente creditore dal datore di lavoro.  

Per poter ottenere questi finanziamenti non sono necessarie particolari garanzie patrimoniali o reddituali, quindi l’accesso al credito è molto più facile.

Condividi L'articolo

Articoli Correlati

Ecco come
Vincere il concorso Docenti
Ultime ore

La Promo scade tra:

Ore
Minuti
Secondi