Come sono strutturate le prove per accedere al TFA Sostegno

Era ormai da un po’ di tempo che gli aspiranti docenti di sostegno attendevano l’uscita del bando relativo al TFA Sostegno VII ciclo. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha emesso il Decreto ministeriale 333 il giorno 31 marzo 2022. Con esso viene sancito il via a questo nuovo percorso formativo.

 

Il Tirocinio Formativo Attivo è stato, dunque, presentato e a breve vedrà la sua messa in atto. Le date della prova preselettiva, infatti, sono alquanto vicine. Dal 24 al 27 maggio si avrà la possibilità di parteciparvi e, solo superandola, si potrà accedere alle verifiche successive.

 

Cos’è il TFA Sostegno

Per  TFA Sostegno si intende uno specifico percorso formativo che ha lo scopo di selezionare e preparare i futuri insegnanti di sostegno. Questi ultimi hanno il compito di affiancare gli studenti affetti da problematiche fisiche e/o mentali.

Proprio per questo motivo, è necessario che gli aspiranti docenti di sostegno vengano istruiti su alcune importanti discipline. Tra di esse si possono annoverare psicologia, pedagogia e didattica speciale. Ma anche legislazione dell’inclusione scolastica.

Inoltre, durante il corso dei mesi, i vari candidati saranno chiamati a svolgere diversi tirocini, sia interni che esterni, e anche alcuni laboratori. Alla fine di questi mesi è prevista una prova finale.

 

Come sono strutturate le prove per accedere al TFA

Prima di tutto questo, però, si devono superare una serie di test per poter scegliere i meritevoli a partecipare a tale percorso di specializzazione. Le prove sono 3: una preselettiva, una scritta e una orale. Naturalmente, sono tutte propedeutiche. E, quindi, per accedere alla fase successiva si deve superare quella precedente.

La verifica preselettiva, che si terrà come detto il mese prossimo, sarà strutturata al computer. Essa prevede un test a risposta multipla spalmato su 60 domande.

I quesiti richiesti sono divisi in maniera specifica. Ben 40 domande verteranno sulle competenze socio-psico-pedagociche, ma anche sulla didattica.Vi sarà anche l’empatia e l’intelligenza emotiva, la creatività e il pensiero divergente oltre che la giurisdizione scolastica.

Le restanti 20 domande, invece, avranno come proprio fulcro le competenze linguistiche dei candidati e la loro comprensione dei testi. Il superamento della preselettiva darà l’accesso al test scritto che ha come argomento le tematiche della preselettiva e che sono espresse dall’articolo 6, comma 1, del Decreto ministeriale del 30 settembre 2011.

Infine, vi è la prova orale che tiene conto del punteggio delle due prove antecedenti, oltre che dei titoli del candidato. Inoltre, il candidato dovrà dimostrare le proprie motivazioni che lo spingono a intraprendere tale percorso.

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