TFA Sostegno VII ciclo: cosa fare se si superano le prove, ma i posti sono limitati

Per diventare insegnanti di sostegno è necessario superare un percorso di specializzazione universitario. Quest’ultimo è conosciuto dagli addetti ai lavori come TFA Sostegno. Tale acronimo indica il Tirocinio Formativo Attivo che ormai da anni serve per formare gli esperti del settore.

Il Decreto ministeriale n. 333 del 31 marzo 2022 ha

dato il via al TFA Sostegno VII ciclo. I posti messi a disposizione per questo anno formativo sono 25.874 sparsi lungo il territorio italiano e divisi tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado.

Come sono strutturate le prove di accesso

Per poter avere libero accesso al TFA Sostegno, e dunque specializzarsi in tale ambito, bisogna superare alcune prove di accesso. La prima su tutte è la preselettiva. Che vedrà impegnati i numerosi candidati alla fine di maggio di quest’anno.

Il 24 maggio, infatti, è prevista la preselettiva per la scuola dell’infanzia. Il 25 maggio toccherà agli esaminandi della primaria. Il 26 e il 27 maggio, infine, sarà la volta di secondaria di I grado e secondaria di II grado.

Solo chi sarà in grado di oltrepassare questo tipo di verifica avrà la possibilità di avanzare nelle altre prove di accesso. Dopo la preselettiva, infatti, è previsto un test scritto. Una volta superato il quale si dovrà affrontare una prova orale.

Il materiale su cui verteranno le suddette verifiche riguardano la lingua italiana e la sua comprensione, ma anche le conoscenze didattiche e giuridiche sul sostegno, la psicologia, la pedagogia e le abilità linguistiche.

 

Cosa fare se non vi sono posti

Pur superando tutte le prove di accesso, però, potrebbe capitare che l’università in cui si sono svolti i diversi test possa non avere abbastanza posti disponibili. Cosa fare in tal caso?

Come affermato nel Decreto Ministeriale 92/2019 nell’art. 4, se un ateneo presenta un numero inferiore di candidati può accogliere quelli in eccesso provenienti da un’altra università. Il tutto, naturalmente, sotto specifica richiesta da parte dello studente in questione.

In tal modo, infatti, si darà la possibilità a tutti gli idonei di poter seguire il corso di specializzazione anche qualora il proprio ateneo dovesse risultare saturo.

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