Contrariamente alle recenti speculazioni, il IX ciclo del TFA Sostegno 2024 non segna il termine dei percorsi di specializzazione per il sostegno didattico agli studenti con disabilità, bensì conclude un periodo di programmazione triennale.
Dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni, inclusa quella del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dell’Istruzione e del Merito pianificherà la successiva fase triennale 2024/2027, che includerà i cicli X, XI e XII del TFA Sostegno.
La conferma è stata fornita dall’ispettore scolastico e professore di Legislazione scolastica, Max Bruschi, attraverso un post sul proprio profilo Facebook.
Questo intervento mira a dissipare i timori e l’ansia ingiustificata che si erano diffusi nei giorni scorsi riguardo alla continuità dei percorsi di specializzazione per il sostegno didattico agli studenti con disabilità.
Pertanto, i futuri insegnanti di sostegno possono sentirsi rassicurati: l’attuale IX ciclo del TFA Sostegno, attivato poche settimane, non rappresenta l’ultima possibilità di accedere a questa fondamentale formazione.
Il IX ciclo non è l’ultimo: presto la nuova programmazione triennale
L’ispettore scolastico Bruschi, sommerso da numerosi messaggi che sollecitavano chiarimenti sul TFA Sostegno recentemente attivato, ha voluto frenare una crescente ansietà, descritta da lui come “sindrome da ultima spiaggia davvero preoccupante”.
Questa apprensione era alimentata da voci infondate che si sono diffuse come una “non notizia”. In risposta, ha precisato: “Col bando del IX ciclo si conclude la programmazione triennale del fabbisogno, definita a partire dalla Nota dipartimentale Istruzione 31 marzo 2021. Si tratta, lo ribadisco, di una fake news. Il percorso di specializzazione sul sostegno, come il corso di laurea magistrale in SFP e i percorsi di abilitazione annuali, sono a ordinamento. Il che significa che sono continuativi. Stanno lì e sono svolti, anno per anno, con cadenza regolare”.
“La programmazione si limita a definire i contingenti di accesso ai percorsi – ha poi aggiunto – La prima programmazione triennale dei percorsi SOS, dopo un periodo in cui si procedeva di anno in anno (con relativi ritardi e correlate palpitazioni), fu avviata per il triennio 2018/2021, anni accademici 2018/19, 2019/20, 2020/2021. A partire, se non ricordo male, dal gennaio 2021, fu avviato l’iter per la seconda programmazione, relativa agli anni accademici 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, che ricevette la sua debita autorizzazione a marzo 2021”.
Bruschi ha, quindi, evidenziato un’inconsistenza temporale: per motivi non chiaramente definiti, c’è infatti uno sfasamento di un anno nei programmi. Di conseguenza, il ciclo programmato per il 2023/2024 si terrà, ad esempio, effettivamente nel 2024/2025.
“Tradotto in soldoni – ha concluso – essendo terminata con IX ciclo la programmazione triennale definita nel 2021, l’amministrazione MIM dovrebbe definire il fabbisogno di docenti specializzati per i prossimo triennio (X, XI e XII ciclo), acquisendo le relative autorizzazioni da Funzione Pubblica e dal Mef. Nulla di più e nulla di meno”.