La sindrome di Asperger è un disturbo dello spettro autistico che può avere effetti diversi su ogni persona. Si tratta di una condizione neurologica.
Essa può influenzare la capacità di una persona di interagire con gli altri, nonché la sua capacità di comunicare e comprendere le emozioni.
Parlarne ha bisogno della giusta attenzione poiché la sindrome di Asperger è una condizione complessa. Di conseguenza, può essere difficile da comprendere e da affrontare.
Per questo motivo, è fondamentale che un docente di sostegno abbia informazioni adeguate su tale argomento.
Ciò gli permetterà di fornire un supporto adeguato agli alunni che ne soffrono. In tal modo, sarà possibile garantire loro un’esperienza di apprendimento positiva e di successo.
La sindrome di Asperger
Per diventare docenti di sostegno, i candidati devono essere a conoscenza della sindrome di Asperger. Per questo motivo, è doveroso attendere l’uscita del bando del TFA Sostegno 2023.
Una volta pubblicato, i candidati dovranno prepararsi su alcuni argomenti di grande rilevanza per il loro futuro di insegnanti. Tra di essi non può mancare una conoscenza adeguata sulla sindrome di Asperger. Si tratta di un disturbo pervasivo dello sviluppo che rientra nei disturbi dello spettro autistico.
L’autismo ad alto funzionamento non comporta ritardi nello sviluppo delle capacità linguistiche né disabilità intellettive. Tuttavia, gli individui che ne soffrono possono avere difficoltà nelle interazioni sociali. Inoltre, possono presentare comportamenti schematici, ripetitivi e stereotipati.
Nonostante ciò, l’autismo ad alto funzionamento non deve essere considerato come una disabilità. Piuttosto, deve essere visto come una condizione che richiede una particolare attenzione da parte degli insegnanti.
La sindrome di Asperger può portare a interessi limitati e ristretti. Di conseguenza, ciò può comportare la presenza di comorbilità, ovvero più disturbi in una sola persona.Tali disturbi possono includere ansia, depressione e/o disturbi ossessivo-compulsivi.
Gli studenti con sindrome di Asperger possono essere particolarmente vulnerabili a tutto ciò. Pertanto, i docenti di sostegno e la scuola sono chiamati a essere parte attiva per eliminare ogni possibile ostacolo all’apprendimento.
I sintomi della sindrome di Asperger
Un insegnante di sostegno deve essere consapevole dei possibili sintomi legati alla sindrome di Asperger. Per poter attuare una didattica inclusiva, è necessario conoscere tutte le sfumature di questa situazione.
I sintomi possono variare da alunno ad alunno, ma ci sono anche alcuni tratti comuni che collegano gli allievi con questa sindrome. È importante essere consapevoli di questi sintomi per poter fornire un’adeguata assistenza agli alunni.
Tra i segnali si possono annoverare i seguenti:
- problemi con i cosiddetti indizi sociali, come linguaggio del corpo, tono della voce e espressioni facciali;
- difficoltà a comprendere l’altrui sarcasmo, ironia o umorismo;
- difficoltà a decifrare la sfera emotiva dei propri interlocutori;
- tendenza a copiare i comportamenti degli altri per integrarsi socialmente, senza però comprendere realmente il loro significato.
Il compito del docente di sostegno
È fondamentale che l’insegnante di sostegno sia presente nei contesti scolastici in cui si verificano sintomi legati alla sindrome di Asperger. Tuttavia, anche il resto del corpo docenti deve fare la propria parte per affrontare al meglio queste situazioni.
È importante comprendere come gestire al meglio queste difficoltà durante il corso degli studi. È doveroso, inoltre, pianificare in anticipo gli eventi riguardanti l’alunno con sindrome di Asperger.
Ciò implica fornirgli un’attenzione personalizzata volta a implementare le sue competenze culturali ed emotive. È importante incoraggiarlo a raggiungere i propri traguardi, sfruttando la sua passione per motivarlo a interessarsi allo studio.
Lo sviluppo emotivo deve essere tenuto in grande considerazione per consentire l’integrazione sociale. Pertanto, è fondamentale favorire un costante clima di collaborazione con i compagni di classe.
Le metodologie didattiche per la sindrome di Asperger
I docenti di sostegno devono quindi concentrarsi sulla creazione di un Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con sindrome di Asperger. Tale documento deve essere redatto in base alle esigenze dell’alunno e deve prevedere una serie di interventi mirati.
Questo piano deve essere messo in pratica sin dalla scuola dell’infanzia, quando possibile, per garantire una didattica personalizzata a questi alunni.
I professori devono definire le strategie didattiche da adottare per sostenere gli alunni con sindrome di Asperger e altri studenti. Devono anche stabilire i criteri di valutazione da applicare all’interno dell’istituzione scolastica.
Questo permetterà loro di fornire un ambiente di apprendimento adatto a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro esigenze. Infine, bisogna ricordare gli elementi salienti di cui si compone. Quindi, il PDP è formato da:
- i dati anagrafici dell’alunno;
- la tipologia di disturbo;
- le attività didattiche individualizzate;
- le attività didattiche personalizzate;
- gli strumenti compensativi utilizzati;
- le misure dispensative adottate;
- le forme di verifica e valutazione personalizzate.
Per coloro che desiderano intraprendere la strada del Tirocinio Formativo Attivo, è necessario conoscere alcune informazioni importanti.
Il TFA è un programma di formazione che consente ai laureati di acquisire competenze pratiche e teoriche utili per insegnare nel settore di cui si è parlato finora.