Aggiornamento GPS, i motivi del ritardo

La finestra temporale per l’apertura delle domande di inserimento/aggiornamento/trasferimento dovrebbe aprirsi lunedì 9 maggio. Il condizionale, tuttavia, è d’obbligo. Soprattutto alla luce dei vari ritardi e rinvii finora registrati da un provvedimento già annunciato da tempo. Ma che sta incontrando più problemi e resistenze rispetto alle previsioni del

Ministero. In un primo momento si era parlato del 26 aprile, quale data utile per l’avvio delle procedure legate alle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). Poi del 2 maggio. Adesso del 9 maggio. Se non addirittura del 16 maggio. Ma da cosa dipendono questi continui slittamenti? Se lo chiedono in molti. In particolare gli oltre 400 mila aspiranti docenti interessati a questo importante appuntamento. Del resto il parere favorevole del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) è arrivato già da una decina di giorni. Un parere obbligatorio, ma non vincolante. E allora cosa sta succedendo? Cosa c’è dietro questo apparentemente inspiegabile ritardo?

 

Dietro il ritardo 

Se in molti vivono questo momento con trepidante attesa, non manca tuttavia chi in questo stesso ritardo coglie elementi di profondo ottimismo. Se, infatti, il Ministero dell’Istruzione non ha ancora pubblicato il testo definitivo dell’ordinanza ministeriale, ci sarà sicuramente un motivo. Del resto, che ragione ci sarebbe a tenere nel cassetto un provvedimento già bello e pronto? Appunto: nessuno. Ecco perché è lecito supporre che il Ministero stia ancora lavorando al testo definitivo. Tutto merito, in questo caso, del CSPI. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, infatti, unitamente al parere richiesto, aveva presentato anche tutta una serie di osservazioni legate ad alcune presunte criticità della bozza ad esso sottoposta. Gli ottimisti ritengono, pertanto, che il Ministero stia cercando di recepire quelle stesse indicazioni e di inserirle nell’ordinanza, modificando in parte la propria bozza.    

  

Le criticità evidenziate dal CSPI

Vediamo allora quali sono, nello specifico, le criticità evidenziate dal CSPI. A partire dalla durata dei termini a disposizione dei candidati per la presentazione delle istanze. Di contro ai 20 giorni proposti dal Ministero, il CSPI (come già, in precedenza, le organizzazioni sindacali) ha, infatti, suggerito che la finestra temporale sia di almeno 30 giorni. Altro punto è, inoltre, quello legato ad una maggiore chiarezza e trasparenza nell’attribuzione degli incarichi di supplenza. Sotto accusa, neanche a dirlo, il sistema telematico che gestisce l’intero processo. Infine, il Consiglio ha chiesto anche di rivedere l’inasprimento delle sanzioni previsto per chi rifiuta un incarico o per chi abbandona il servizio. 

 

Sanzioni contestate

Del resto, proprio quello legato all’inasprimento delle sanzioni, è uno dei punti maggiormente controversi. Inviso a sindacati, docenti e CSPI. Per chi rinuncia all’eventuale supplenza attribuita o non si presenta per l’assunzione di servizio entro il termine fissato, infatti, la bozza dell’ordinanza ministeriale prevede l’impossibilità di vedersi assegnare ulteriori supplenze sia al 30 giugno che al 31 agosto per tutto il resto dell’anno scolastico in corso. Tanto dalle GaE che dalle GPS e dalle GI. E questo per tutte le classi di concorso e posti di insegnamento di ogni grado d’istruzione cui l’aspirante supplente abbia titolo. 

Per chi, invece, abbandona il servizio la sanzione è praticamente la stessa. Ma con la differenza sostanziale che la validità della stessa sarà estesa a tutto il biennio di validità dell’aggiornamento delle GPS. Per cui lo stesso non potrà conseguire supplenze nè al 30 giugno nè al 31 agosto, tanto dalle GaE che dalle GPS e dalle GI. Anche in questo caso la sanzione vale per tutte le classi di concorso e posti di insegnamento di ogni grado d’istruzione.

 

Modifiche chieste dai sindacati

Accogliendo le istanze delle organizzazioni sindacali, il Ministero ha previsto anche l’inserimento di determinati punteggi con riserva. Gli specializzandi del TFA sostegno VI ciclo e i laureandi in Scienze della formazione primaria potranno, infatti, iscriversi nella prima fascia delle GPS valide per il prossimo biennio. Ma dovranno sciogliere la riserva entro la data indicativa del 20 luglio. O entro il 31 luglio, se dovesse essere accolta anche questa richiesta dei sindacati. Nessuna deroga, invece, per i diplomandi e per i laureandi della sessione estiva. Stando alla bozza dell’ordinanza, infatti, per iscriversi alla seconda fascia delle GPS bisognerà aver conseguito il relativo titolo di accesso entro la data di scadenza della domanda. Sempre con riserva, potranno iscriversi anche coloro che conseguiranno l’abilitazione tramite l’inserimento nella graduatoria di merito del concorso ordinario della scuola secondaria attualmente in corso.

Buone notizie anche per i docenti che, pur avendo stipulato un contratto di supplenza per l’anno scolastico in corso, non hanno ancora acquisito il relativo punteggio. Il timore era quello di dover aspettare il prossimo aggiornamento delle GPS (fra due anni) per poter utilizzare il punteggio completo derivante dal servizio per l’anno scolastico 2021/2022. Accogliendo anche in questo caso le proposte dei sindacati, il Ministero ha assicurato che non bisognerà aspettare l’aggiornamento del prossimo biennio. I docenti con contratto al 30 giugno o al 31 agosto potranno, pertanto, inserire il punteggio pieno, sebbene con riserva. Da sciogliere, ovviamente, al termine delle lezioni stesse. Ognuno a seconda del contratto in essere. 

 

Cosa sta succedendo?

Ebbene, cosa c’è quindi dietro questo ritardo “sospetto”? Perché la bozza dell’ordinanza ministeriale, chiamata a disciplinare l’aggiornamento delle GPS, non è stata pubblicata subito dopo il parere del CSPI? Dicevamo prima che qualcuno, al riguardo, tradisce ottimismo. E, ad essere sinceri, tutto lascia supporre che questo atteggiamento sia ampiamente giustificato nonché suffragato dai fatti. Basta pensare che il Ministero non ha mai fatto mistero di voler accelerare al massimo. L’obiettivo dichiarato è sempre stato quello di chiudere le procedure legate alle Graduatorie provinciali per le supplenze in tempi rapidi. Possibilmente entro maggio. In modo da essere pronti ad affrontare senza affanni le assegnazioni delle supplenze per l’inizio del nuovo anno scolastico. Detto ciò, l’unica spiegazione possibile è, pertanto, quella dei “lavori in corso”. Che, tradotto, significa che il Ministero non ha affatto ignorato o snobbato le indicazioni del CSPI. Piuttosto le ha recepite e – a quanto sembra – si prepara ad includerle nel testo definitivo del provvedimento. Impossibile, tuttavia, sapere se tale inattesa apertura riguardi tutte le criticità evidenziate oppure solo una parte. Per saperlo bisognerà attendere la pubblicazione dell’ordinanza. Attesa ormai da un momento all’altro.         

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