Valutazione delle prove e dei titoli al Concorso straordinario ter

la valutazione delle prove e dei titoli

Un nuovo capitolo è stato inaugurato con il bando Concorso Straordinario ter. In un siffatto contesto si inserisce la valutazione delle prove e dei titoli come si vedrà meglio in seguito.

Quest’evento, ufficialmente sancito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito lo scorso 6 aprile, è finalmente diventato una tangibile realtà. Tuttavia, prima di addentrarsi nei dettagli, è cruciale chiarire alcuni punti chiave di questo concorso.

La recente pubblicazione della guida Concorso Straordinario ter è diventata un punto di riferimento fondamentale. Essa si rivolge a coloro che aspirano a partecipare a questa importante selezione.

Il reclutamento si delinea come un concorso regionale, delineando la valutazione delle prove e dei titoli come criterio principale per l’accesso ai ruoli. Qui sono inclusi quelli comuni e di sostegno.

L’obiettivo di questa iniziativa è colmare un totale di 20.575 posizioni vacanti nella scuola secondaria per l’anno accademico 2023/2024. 

Per la scuola dell’infanzia e primaria, invece, si prevedono ben 9.641 posti liberi nello stesso periodo. Tutti i dettagli essenziali sono riportati nell’Allegato 1 dei bandi, costituendo un elemento cruciale del decreto in atto.

È importante sottolineare che, sebbene sia delineato il quadro di questo concorso, si prospetta la possibilità di un ulteriore decreto.

Esso potrebbe ampliare il numero di posizioni disponibili. Tuttavia, tale eventualità dipenderà da un’eventuale autorizzazione aggiuntiva che potrebbe essere concessa successivamente dall’amministrazione.

 

La valutazione delle prove e dei titoli

Il reclutamento dei candidati per il Concorso Straordinario ter ruota attorno alla valutazione delle prove e dei titoli. Un processo cruciale per accedere alla cattedra a tempo indeterminato.

In questa selezione, i partecipanti devono superare sia una prova scritta che una orale, entrambe determinanti per il successo.

Le commissioni giudicatrici operano sulla base di un totale di 250 punti, suddivisi in tre categorie principali:

  • 100 per la prova scritta;    
  • 100 per la prova orale;     
  • 50 per i titoli.

La valutazione della prova scritta, regolamentata dall’articolo 6, consente di ottenere fino a 100 punti. Superare questa prova richiede un punteggio complessivo di almeno 70 punti.

I risultati ottenuti vengono poi inseriti nelle varie fasi di partecipazione del candidato. Ciò adattandosi alle specifiche esigenze di ciascuna posizione a cui si concorre. È un processo dettagliato e essenziale per determinare i migliori aspiranti alla cattedra.

Inoltre, è stato implementato un sistema di valutazione che pone un limite massimo di 100 punti per la valutazione orale. Ciò è definito nell’articolo 7 delle linee guida.

Tale nuovo metodo di valutazione si fonda sui criteri stabiliti dalla Commissione Nazionale. La disposizione è dettagliata nell’articolo 9, paragrafo 4, del Decreto Ministeriale.

Secondo tali linee guida, affinché i candidati superino con successo l’esame orale, dovranno conseguire un punteggio non inferiore a 70 punti.

Inoltre, per quanto concerne i titoli accademici, scientifici e professionali, l’articolo 11 del Decreto Ministeriale prevede un massimo di 50 punti. La Commissione ha il compito di assegnarli.

Ciò serve per valutare approfonditamente e con precisione le competenze e le qualifiche dei candidati. Nel contesto della scuola secondaria, va preso in considerazione un altro aspetto significativo. 

Si verifica nel caso in cui la prova pratica venga inclusa nell’esame orale. In tal caso, la commissione avrà a disposizione 100 punti per la parte pratica e altrettanti per il colloquio.

Documenti e risorse utili

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