Le varie forme di supplenze

Le GPS sono state riaperte. Un’ottima opportunità per migliaia di docenti per acquisire una supplenza nelle varie province d’Italia. Gli insegnanti, però, devono tenere conto delle varie forme di supplenze esistenti.

Esse, infatti, si distinguono anche e, soprattutto, per via della loro lunghezza. Quest’ultimo elemento, poi,

 

risulta fondamentale per poter scalare maggiormente le Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Maggiori saranno le supplenze ottenute e maggiore sarà anche il relativo punteggio. Un movimento circolare, dunque, che aiuta i professionisti del settore ad avanzare nella propria carriera.

 

L’importanza delle GPS

Per poter parlare di supplenze bisogna prima comprendere l’importanza delle GPS. L’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022 ne ha sancito la riapertura. Le date utili in tal senso vanno dal 12 maggio fino al 31 maggio. Tale O.M. permette ai docenti di immettersi non solo nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, ma anche all’interno delle Graduatorie d’Istituto (GI).

Questo è chiarito sin dall’articolo 1 dove si legge, per l’appunto, che è previsto «l’aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze e nelle graduatorie di istituto su posto comune e di sostegno nonché l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato del personale docente nelle istituzioni scolastiche statali, su posto comune e di sostegno, e del personale educativo».

Sia le GPS sia le GI, dunque, sono legate a graduatorie stilate su base provinciale. I vari candidati inseriti al loro interno sono coloro che verranno convocati nel momento in cui un docente di ruolo dovesse assentarsi per molto tempo. La differenza tra esse è necessaria per discernere le varie forme di supplenze presenti nella scuola italiana.

 

Le diversità tra supplenze

A tal punto, dunque, è doveroso snocciolare le varie forme di supplenze nonché le diversità tra le tipologie di supplenze. Le GPS servono ad assegnare due forme delle stesse: quelle fino alla fine dell’anno e quelle che arrivano sino al termine delle attività scolastiche.

Le prime hanno come data ultima il 31 agosto. Diverso è il discorso per il secondo tipo di supplenze, quelle fino al termine delle attività didattiche, che hanno come data ultima il 30 giugno. Non è tutto, però, poiché bisogna analizzare anche le supplenze provenienti dalle GI.

Le Graduatorie d’Istituto, infatti, si basano sulla possibilità di assegnare le supplenze brevi. Dato il nome, si comprende perfettamente che esse siano delle sostituzioni temporanee di durata passeggera. Fino ai 15 giorni, però, i dirigenti scolastici hanno la facoltà di coprire le ore con il personale interno alla propria scuola. Superata tale soglia si affidano ai candidati presenti in GI.

Si ricorda, infine, il punteggio che è possibile ottenere grazie alle supplenze ottenute. Dai 16 giorni fino ai 45 si ricevono 2 punti, da 46 giorni fino a 75 si hanno 4 punti e così via fino a un massimo di 12 punti ottenibili da 166 giorni in su.

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