Aggiornamento GPS, tutto quello che c’è da sapere

Da settimane non si parla ormai d’altro. L’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) è, senza dubbio, il tema caldo di questo inizio di primavera. E resterà tale ancora per un po’ di tempo. Tra attese, ritardi, rinvii, polemiche, richieste, scontri e resistenze. Con oltre 400 mila aspiranti docenti interessati a questo importante

appuntamento. Inizialmente previsto per il 26 aprile, poi per il 2 maggio. Ma adesso dovremmo finalmente esserci. Del resto il parere favorevole del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) è arrivato già da una decina di giorni. Un parere obbligatorio, ma non vincolante. E il Ministero ha avuto tutto il tempo per recepire le criticità evidenziate dal CSPI e adeguare la bozza dell’ordinanza. Per cui è lecito attendersi la pubblicazione del testo definitivo già entro questa settimana. E allora molto probabilmente sarà lunedì 9 maggio la data utile per l’apertura della finestra temporale per la presentazione delle istanze di inserimento/aggiornamento/trasferimento. Farsi trovare pronti è fondamentale. Un errore potrebbe risultare determinante ai fini dell’assegnazione di una supplenza. Ragion per cui non è affatto inutile chiarire quelli che sono i dubbi principali manifestati da molti aspiranti docenti.

 

Quando ci sarà l’aggiornamento delle graduatorie docenti (Graduatorie provinciali per le supplenze – GPS)?

Nell’ambito della conversione in legge del decreto sostegni ter (decreto legge n. 4 del 27 gennaio 2022), il Parlamento ha approvato la norma che autorizza l’aggiornamento delle GPS 2022. Le Graduatorie provinciali per le supplenze – e le correlate Graduatorie d’Istituto (GI) – saranno disciplinate da un’ordinanza ministeriale, a tutt’oggi in attesa di pubblicazione. Incassato il parere favorevole del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), il Ministero ha avuto già circa dieci giorni a disposizione per eventuali modifiche della bozza. Salvo ulteriori colpi di scena, dunque, il testo definitivo dovrebbe essere pubblicato entro questa settimana. Con avvio delle procedure di aggiornamento a partire da lunedì 9 maggio. Le GPS saranno valide per tutto il prossimo biennio. Ovvero per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. Si potrà scegliere una sola provincia. E l’istanza andrà presentata esclusivamente in modalità telematica tramite Istanze Online.  

 

Quanto rimangono aperte le GPS?

Stando a quanto previsto dalla bozza del decreto ministeriale, la finestra temporale per la presentazione delle istanze di inserimento/aggiornamento/trasferimento relative alle GPS dovrebbe durare 20 giorni. Si tratta, ad ogni modo, di un punto particolarmente controverso. Contestato sia dalle organizzazioni sindacali che dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI). Quest’ultimo, infatti, pur avendo fondamentalmente dato parere favorevole al provvedimento, ha indicato proprio questo punto tra le principali criticità del testo. E se è vero che il ritardo nella pubblicazione dell’ordinanza ministeriale è legato proprio al recepimento delle osservazioni del CSPI, non è affatto escluso che possano registrarsi delle novità. Indiscrezioni non confermate suggeriscono, infatti, che il Ministero stia apportando delle modifiche alla bozza. Una di queste potrebbe riguardare proprio la durata della finestra temporale. Che potrebbe passare da 20 a 30 giorni

 

Chi può entrare nelle GPS? Chi può aggiornare le GPS?

Gli aspiranti docenti, a seconda dei casi, possono presentare domanda di:

  • inserimento, per coloro i  quali non erano presenti nelle GPS 2020/2022;
  • aggiornamento, per coloro i quali erano già presenti nelle ultime graduatorie;
  • trasferimento, per coloro i quali erano presenti nelle Graduatorie 2020/2022. In questo caso è possibile aggiornare i titoli e chiedere trasferimento in altra provincia.

Gli aspiranti, che si inseriscono per la prima volta, dovranno dichiarare i titoli posseduti entro la data di scadenza delle domande. Mentre coloro i quali sono già inseriti dovranno dichiarare eventuali titoli conseguiti dopo il 6 Agosto 2020 ed entro il termine ultimo di presentazione delle domande oltre ad eventuali titoli già posseduti, ma non dichiarati in precedenza, aggiungendo eventuale servizio svolto entro l’anno scolastico 2021/2022.

Vediamo, tuttavia, nello specifico quali sono i requisiti di accesso.

 

Per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria:

  • Prima fascia: i docenti già in possesso di un’abilitazione;
  • Seconda fascia: studenti di scienze della formazione primaria giunti al terzo, quarto o quinto anno di corso, avendo raggiunto rispettivamente almeno 150, 200 e 250 CFU entro il termine di presentazione della domanda di inserimento.

 

Relativamente alla Scuola Secondaria di primo e secondo grado:

  • Prima fascia: i docenti già abilitati;
  • Seconda fascia: i candidati in possesso: di laurea magistrale + 24 CFU in discipline psicopedagogiche e metodologie didattiche; abilitazione specifica su altra classe di concorso o per altro grado; oppure precedente inserimento nella specifica classe di concorso nelle GPS del precedente aggiornamento del  2020 (quindi anche senza 24 CFU).

 

In riferimento agli Insegnanti tecnico pratici (ITP):

  • Prima fascia: chi ha già l’abilitazione specifica per la classe di concorso;
  • Seconda fascia: coloro che: si sono inseriti precedentemente (2020) per la specifica classe di concorso; oppure hanno un diploma che permette l’accesso a classi di concorso della tabella B + 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie didattiche; oppure hanno un’abilitazione per altra classe di concorso o altro grado di istruzione.

 

Infine, per i posti di Sostegno:

  • Prima fascia: docenti in possesso del titolo di specializzazione su Sostegno del relativo grado;
  • Seconda fascia: docenti privi del relativo titolo di specializzazione che abbiano maturato tre annualità di insegnamento su sostegno nel relativo grado e siano in possesso dell’abilitazione o titolo di accesso alle GPS di II fascia.

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